Nella settimana che porta alla delicata sfida di Forlì, c’è ancora tempo e modo per tornare con la mente alla bella vittoria di sabato scorso con Catania. Il dolce ricordo di quel successo, ottenuto davanti al proprio pubblico in una delle partite più sentite della stagione, è ancora vivo e non potrebbe essere altrimenti visto soprattutto il modo in cui è arrivato: il Fiorese ha artigliato la vittoria con rabbia ogni volta che sembrava stesse per scappare dalle mani, ha lottato palla su palla recuperando in ogni set il cospicuo svantaggio accumulato e ogni volta ha chiuso alla grande in volata. Emozionante, bella, indimenticabile come tutte le vittorie di rincorsa e stavolta con qualche ingrediente in più.
La conferma viene da Eros Guarise, uno dei migliori in campo del sabato prepasquale, sicuramente uno dei più carichi sotto il profilo mentale: “Era una partita che aspettavamo dall’estate scorsa” assicura il centralone di Rosà “ma non per chissà quale sete di rivincita sui nostri vecchi compagni, bensì per zittire tutti coloro che da quel momento del volley mercato ci avevano dato per spacciati solo perchè avevamo perso dei pezzi importanti dell’organico. Chi è rimasto e i nuovi arrivati avevano per forza qualcosa da dimostrare: ne è venuta fuori una reazione d’orgoglio e di rabbia, perchè siamo convinti di essere una squadra forte e di buon livello. Ma non è stato solo questo. Anche con Vibo, per esempio, abbiamo giocato così e non c’era nessun ex dall’altra parte della rete. La verità è che siamo ormai a quota sei vittorie negli ultimi otto incontri e che stiamo dando tutto per tirarci fuori da questa posizione e per agganciare il treno play off. Sabato eravamo in una posizione di classifica pericolosa ed era fondamentale vincere per allontanarsi di nuovo dalla zona retrocessione, per cui un bel motivo per fare bene c’era anche al di là del fatto che dall’altra parte c’era Catania”.
Cinque partite alla fine con la consapevolezza di dover giocare cinque finali, ma anche con la convinzione nei propri mezzi che non è mai venuta meno, nemmeno nei momenti più difficili. “Abbiamo sempre creduto in noi stessi e nelle nostre qualità, perciò il gruppo è sempre stato unito, anche nei momenti peggiori, anzi ci siamo uniti ancor di più nelle difficoltà e adesso siamo di granito. La classifica che abbiamo ce la meritiamo perchè nel corso dell’anno abbiamo fatto troppi alti e bassi, ma resta il fatto che secondo me non rispecchia il nostro vero valore. Per questo sono sicuro che se giochiamo così, con questa forza, con questa determinazione, possiamo fare punti a Forlì e mettere in difficoltà anche Verona, perchè al PalaBassano è dura per tutti, anche per la capolista. Intanto cominciamo da Forlì: se facciamo punti lì possiamo fare un bel salto in avanti, altrimenti saremo ancora lì a lottare con le altre. Sarà difficile perchè loro sono una bella squadra, ma sono sicuro che molto dipenderà da noi. E poi non vogliamo assolutamente deludere i tifosi che ci seguiranno in trasferta: sono grandi e, come recitava lo striscione, ci sono sempre vicini, per cui si meritano un bel regalo. Continuiamo così fino alla fine e poi vedremo”.
(nella foto: Eros Guarise. Foto Vaccari)
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Mauro Sabino