Al termine del primo allenamento in biancoazzurro di Vincenzo Mastrangelo abbiamo indagato sulle motivazione di una scelta così coraggiosa: subentrare a sei giornate dal termine e con una semifinale di Coppa Italia da giocare fra tre giorni.
“Più che coraggiosa – dice il tecnico di Gioia del Colle – direi che si tratta di una scelta ambiziosa: è dall’anno scorso che volevo rientrare in A2 dopo l’esperienza negativa di Modugno e l’esperienza favolosa del primo anno con Gioia del Colle, è chiaro che mi era rimasta questa opera incompiuta. Onestamente domenica sera dopo la partita a Gioia, che ho perso 3 a 0, dove da primi siamo arrivati secondi, la società ha preso una decisione, dal suo punto di vista ineccepibile, e ho visto di nuovo la A2 allontanarsi perché puntavo tantissimo a riconquistarla sul campo. Domenica sera ho dato un’occhiata alla classifica della A per vedere che cosa era successo, ho visto Isernia 0-3, ma sinceramente con 39 punti non pensavo che potesse venir fuori una situazione simile anche perché Isernia è la rivelazione totale del campionato. Quando ieri pomeriggio sono iniziate le telefonate è chiaro che ho detto non posso perdere questo treno: abbiamo la possibilità di far bene, sono convinto che questa squadra possa far bene, come ha fatto fino a due settimane fa, ha toppato una partita e ci sta in un anno. Questa è una bella occasione, va presa al volo e con tanto entusiasmo, vale a dire ciò che serviva a me dopo il momento di difficoltà che ho avuto lì a Gioia
Qual è la prima cosa che ha detto ai ragazzi?
Che non sono venuto a svernare per due mesi, sono qua per vincere, cosa non lo so, ma iniziamo da sabato ad arrivare quantomeno in finale. So che è un’impresa perché giochiamo con Verona che è la squadra più forte del campionato, insieme a Vibo, e quindi sarà durissima, però giochiamo in casa e abbiamo la possibilità di sfruttare il fattore campo. Sarà durissima, però, sono convinto di far bene, i ragazzi sono un gruppo favoloso, il valore aggiunto di questa squadra è il gruppo. Tutti mi stanno chiedendo di lavorare sulle problematiche individuali che hanno o che pensano di avere e ciò la dice lunga sulla la voglia di lavorare e di venir fuori da una piccola situazione di crisi. Avere una disponibilità del genere è determinante per noi allenatori.
Il direttore generale Fraraccio ieri ha dichiarato”Mastranelo è l’uomo giusto al momento giusto”, cosa ne pensa?
“Credo che sia un po’ presto per dirlo, ma spero che ci abbia preso; sicuramente si è ricordato del campionato favoloso che abbiamo fatto a Gioia del Colle a due punti dal vincere il campionato. Ciò che posso dire è che sono molto tranquillo e cerco di dare tranquillità alla squadra accollandomi lo stress che porta l’agonismo durante una partita e durante la settimana. E’ chiaro che ci sono dei gruppi in cui questo modo funziona e altri in cui non funziona e c’è bisogno del bastone, a me non piace, ma sto imparando ad usarlo, perché il buon senso non sempre è la medicina giusta, ora mi tocca capire se con questo gruppo il buon senso è la medicina giusta o meno.
Anna Palermo
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