Viaggia con una media di poco superiore ai 20 punti per partita, e con le 459 palle vincenti messe a terra nelle 22 giornate di campionato finora disputate (per due domeniche è rimasto fermo per infortunio), è sul podio nella lista dei migliori bomber dell’A2. Lui è Gabriel Chocholak, opposto di Taviano, una delle bocche di fuoco maggiormente ispirate domenica scorsa (e non solo domenica scorsa, naturalmente) nella vincente sfida interna contro Bassano. Il gigante slovacco contro la Fiorese in quattro set ha firmato 29 punti, facendo registrare personalmente una delle migliori prestazioni stagionali, alla pari di quella fornita alla prima di ritorno contro il Loreto (in cinque set), seconda solo all’exploit delle 32 palle vincenti centrare nel derby con il Castellana nella penultima di andata (in quattro set). Cifre queste che però a Gabriel interessano ben poco, perché al primo posto, nei suoi pensieri, c’è solo il bene della squadra. “Mi soddisfa più pensare che domenica ci siamo subito rialzati dall’inattesa battuta d’arresto accusata nel turno precedente – dice infatti lo slovacco di Taviano – Io gioco sempre per la maglia e per i miei compagni. Certamente sono contento del successo personale, ma questo lo metto in secondo piano. L’importante è essere sempre utile per la squadra”. Il campione di modestia Gabriel Chocholak non si scompone neanche quando gli ricordiamo quelle due giornate in cui è stato costretto ai box per infortunio nelle gare di andata contro lo stesso Bassano ed il Santa Croce. Magari avendole giocate non avrebbe compromesso la possibilità di scalare ancora la graduatoria riservata ai migliori bomber, dove attualmente è al terzo posto. “Ripeto. Queste classifiche le guardo relativamente – dice Chocholak – io guardo soprattutto quella della squadra”.
A proposito di classifica, Taviano con la vittoria di Bassano ha compiuto un bel passo avanti… “Era importante incamerare i tre punti domenica scorsa, anche perché si sono dimostrati determinanti non solo per scavalcare alcune posizioni nella graduatoria, ma anche per prepararci con più ottimismo in vista delle ultime giornate del torneo. Ma il bello deve ancora venire”. Dopo il match interno col Santa Croce (subito dopo la sosta di domenica prossima per onorare la scadenza delle finali molisane della TIM Cup) e la successiva trasferta a Cagliari, Taviano è atteso ad un rush finale da brivido: Isernia al PalaIngrosso, Catania e Castellana consecutivamente fuori, e Vibo, in casa nell’ultima di campionato. “Niente male – ammette lo slovacco – Dobbiamo assolutamente cercare di fare bottino pieno nelle partite casalinghe, e provare ad ottenere il massimo possibile da quelle in trasferta. Ma sono fiducioso perché Taviano ha dalla sua un’altra arma, non meno importante rispetto a quella del gioco e della condizione tecnica. Nel Salento si lavora con molta tranquillità. C’è il giusto mix in un ambiente pulito e sereno che ti fa vivere bene anche al di là dell’aspetto meramente professionale. La società è seria, insomma c’è tanta preparazione e voglia di fare bene in tutti. E questo è un vantaggio che alla fine assume un peso specifico rilevante, ovviamente in positivo, sulle prestazioni della squadra”.

Nella foto Gabriel Chocholak

Stilcasa Salento d’amare Taviano
DANIELE GRECO
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