Gli manca il sonno, ma ha una soluzione. Vincenzo Di Pinto, il neo tecnico biancorosso, ha le idee chiare su come uscire dalla brutta situazione in cui naviga la RPA-LuigiBacchi.it. A sole ventiquattro ore dal suo insediamento queste le sue prime impressioni: “L’approccio con la squadra è stato positivo – commenta il tecnico pugliese, il “mago di Turi” (dalla sua città di nascita) come lo chiamano nell’ambiente -. Non sono l’uomo dei miracoli, abbiamo poco tempo ma prima di tutto partiamo dai problemi che manifestano i ragazzi. Dopo tante sconfitte ci si appiattisce nelle motivazioni e invece dobbiamo riappropriarci di noi stessi, riconquistare autostima”.
E Di Pinto, al suo 28esimo campionato (una carriera passata tra Gioia del Colle e Taranto, con due stagioni importanti a Macerata), ha già individuato la principale figura da cui ripartire, l’alzatore. “C’è un detto che ricordo sempre: la salvezza con il palleggiatore, lo scudetto con gli schiacciatori e Sintini è un grande palleggiatore. Il mio compito sarà quello di stimolarlo, lui ha un carattere forte e deve prendersi più rischi. Perchè cercare la precisione spesso diventa un vantaggio per il muro avversario e noi dobbiamo essere meno prevedibili. Ma non ho parlato solo con lui, in quadra c’è un bel clima per ripartire. Anche la società mi ha agevolato in tutto, con Sciurpa c’è feeling e so che il presidente ha preso con lucidità certe decisioni”.
Perugia ha iniziato un nuovo capitolo della sua storia e domenica a Montichiari ne sapremo tutti un po’ di più.
Eleonora Cozzari
Addetto stampa
Perugia Volley
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