Vincenzo Fanizza, 38 anni di Francavilla Fontana, un curriculum professionale di tutto rispetto con tanti tornei vinti, selezionatore regionale della Puglia e con una valida scelta fatta nella vita: dedicarsi completamente ai giovani. Ha cominciato ad allenare nel 1989, nel suo palmares sei finali nazionali, il secondo posto al Trofeo delle Regioni di quest’anno a Chianciano Terme e diverse promozioni in serie C, sempre con formazioni giovanili. E’ a lui che il presidente Miccolis ha affidato il compito di coordinare tutto il settore giovanile della Materdomini Volley, oltre alla guida tecnica dell’under 18 di lega e della Serie C.
D.Quali soddisfazioni regala allenare ragazzi?
Le soddisfazioni non si possono descrivere in una sola risposta: certo la soddisfazione più grande è quella di vedere maturare i ragazzi sia sotto l’ aspetto tecnico che umano.
D.Cosa rappresenta per te la pallavolo?
Dire che è un hobby lo vedo riduttivo, dire che è un lavoro altrettanto “E’ LA MIA PASSIONE”.
D.Conta più l’ordine o la fantasia nella preparazione della squadra? E perché?
Decisamente per me conta di più l’ ordine in una squadra. Perché per poter costruire un settore giovanile di alto livello, è importante avere una preparazione non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche, e soprattutto, quello comportamentale dell’ atleta; anche per quanto riguarda i dettagli come per esempio l’alimentazione, la disciplina, il rispetto dei compagni di squadra ecc…
D.Meglio perdere onestamente o vincere ingannando?
Da quando ho iniziato ad allenare ho sempre inculcato agli atleti il rispetto dell’ avversario e delle regole, non a caso ripeto spesso ai miei atleti la frase :”Bisogna saper vincere e saper perdere…” Perciò escludo a priori la vittoria con l’ inganno.
D.Quanto influisce sui risultati che si ottengono sul campo la formazione professionale dell’allenatore?
Io ho sempre pensato che a livello giovanile la squadra rispecchia l’allenatore e viceversa, quindi penso che per ottenere dei risultati importanti la formazione professionale di un allenatore sia fondamentale.
D.Come definiresti un allenatore del settore giovanile? Quali valori deve trasmettere ai giovani?
Sicuramente un allenatore prima di essere tale deve essere un buon educatore, perché diventa una figura importante nella crescita morale del ragazzo che trova nella squadra una seconda “famiglia”.
Bisogna dire che nel mondo di oggi trasmettere dei valori non è semplice, perciò penso che dettare delle regole dal primo giorno che si entra in palestra e far capire che ci sono valori per me molto importanti, tipo: non offendere i compagni di squadra, non alzare la mani e tante altre cose che non sto qui ad elencare; sia determinante per poter creare un ottimo gruppo e poter ottenere quindi ottimi risultati.
D.Un consiglio a chi “da grande” vuole fare l’allenatore?
Mantenere sempre la stessa umiltà anche quando si ottengono grossi risultati.
D.Parliamo del tuo presente e del tuo futuro. Cosa ti ha spinto ad accettare l’incarico di coordinatore tecnico a Castellana Grotte?
Non è facile rifiutare una piazza come Castellana Grotte per chiunque mastichi pallavolo di un certo livello. In base all’ esperienza fatta questa estate con la selezione regionale e riuscendo a ottenere un risultato molto ambìto come il secondo posto mi sono da tempo chiesto se ci fosse una società che riuscisse a riunire questi giovani talenti in un’ unica squadra. Questa opportunità mi è stata offerta dal presidente Michele Miccolis che, in perfetta intesa con altri esponenti della pallavolo che conta, ha deciso di condividere questo mio “sogno” e dargli una vita. E’ stato proprio allora che ho accettato di assumermi la responsabilità di un incarico così importante; se vogliamo possiamo dire che proprio questi sono stati gli albori di questo progetto che sono sicuro è destinato ad offrire molte sorprese.
D.Dopo tre mesi di lavoro traccia un primo bilancio del Progetto.
Sicuramente tre mesi sono pochi per tracciare un primo bilancio del progetto, però se consideriamo l’ età degli atleti che stiamo prendendo in considerazione e l’importanza dei campionati in cui stanno militando, non si può altro che spendere parole di elogio per questo gruppo che coadiuvato dallo staff tecnico (Mario Cisternino, Cosimo Sportillo, Gaspare Spina e Piero Sternativo), non può far altro che raggiungere obiettivi importanti.
D.Credi di vedere di vedere un giorno qualcuno dei tuoi giovani con la maglia della squadra maggiore?
Ne sono certo. Alcuni di questi atleti faranno sicuramente parte del gruppo della squadra maggiore; in fondo è proprio questo l’obiettivo finale del progetto, cioè far crescere i nostri giovani per portarli poi a giocare ad alti livelli.
D.Programmazione futura con le varie formazioni?
In questo progetto mi sono stati affidati due differenti gruppi, divisi ovviamente in base alla fascia di età (U18-U16). Con ognuno di essi ci siamo prefissati degli obiettivi che purtroppo per questione di scaramanzia non posso dirvi (per chi fa sport a certi livelli sa quanto è importante la scaramanzia). Un obiettivo in programma è senz’altro fare bene nei tornei in cui prenderanno parte i nostri giovani. Il 27 e 28 dicembre è in programma proprio qui a Castellana un quadrangolare che ci vedrà impegnati come Under 16 insieme ad Isernia, Laurìa e Foggia. Sarà un occasione importante per verificare i nostri progressi e vedere all’opera alcune giovani speranze del volley del centro sud. Inoltre il 4 e 5 gennaio prossimi parteciperemo con l’under 17 ad un importantissimo torneo internazionale che si svolgerà a Loreto con tutte le migliori formazioni italiane di categoria, come Modena, Trento, Macerata e Cuneo. Una vetrina dove vogliamo fare bene.
Ufficio Stampa
Pier Paolo Lorizio
3478422675
3920091525
ufficiostampa@materdominivolley.it
Si ringrazia Catia Bonfiglio.