Occhio a chiamarli “giovani”. Insidiosa trasferta per la Biscottificio Marini Delta Volley, che nell’anticipo di sabato 16 novembre (ore 20.30, diretta streaming su legavolley.tv) sfiderà l’UniTrento, quarta forza del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. A dispetto della carta d’identità (in rosa ci sono solo atleti nati dal 1999 in poi), un avversario temibilissimo sul cammino della capolista, chiamata ad un’ulteriore prova di forza dopo aver risolto il rompicapo Fano la scorsa settimana.
Non inganni l’età, dicevamo, perché Trento ha dimostrato di essere già una solidissima realtà del campionato. Tre vittorie e una sola sconfitta (peraltro al tie-break) nel ruolino di marcia della banda guidata da Francesco Conci, che si è permessa qualche “sgarbo” eccellente, andando ad espugnare il campo di Prata all’esordio, per esempio, ma anche togliendo l’imbattibilità a San Donà nell’ultimo turno. La visita della prima della classe fa ovviamente gola ad un gruppo di aspiranti campioni, tra cui spiccano alcune individualità.
Inevitabile citare i tre atleti freschi di titolo di Campioni del Mondo Under 19, conquistato a fine agosto in Tunisia: Alessandro Michieletto, che, oltre a fare sfracelli in A3, sta dando una mano ai “fratelli maggiori” dell’Itas Trentino in Superlega; Alberto Pol, già avversario del Delta lo scorso anno in Serie B quando vestiva la casacca di Treviso; Giulio Magalini, nell’ultima stagione al Club Italia in A2.
Qualità a fiumi, dunque, sul versante avversario. La Marini Delta dovrà sfoderare tutta la sua esperienza per uscire indenne dal Sanbàpolis di Trento “Ci aspetta una partita difficilissima – conferma il regista nerofucsia Martin Kindgard –, affrontiamo una squadra di giovani sì, ma tutti di grande talento e già capaci di esprimere pallavolo di alto livello. In particolare, dovremo prestare attenzione al loro muro e al loro servizio. Per fare punti e continuare la nostra striscia positiva sarà fondamentale gestire il ritmo della gara, capire quando è il momento di spingere sull’acceleratore e quando bisogna rallentare”.
Porto Viro è reduce dalla battaglia con Fano, un match in cui la squadra ha dimostrato di avere le cosiddette sette vite:“È stata la gara più ‘scomoda’ tra quelle che abbiamo disputato finora – racconta Kindgard – Loro erano molto preparati, siamo stati bravi a cambiare il nostro gioco in corsa e a limitare gli errori, rimanendo freddi nei momenti clou della partita. Sapevamo che sarebbe stata una lunga battaglia e credo che ancora una volta abbiamo dimostrato di avere grande carattere. La nostra arma migliore è proprio questa: abbiamo qualità e sappiamo rimanere lucidi negli scambi decisivi. Non conta se perdi due set, l’importante è vincere gli altri tre per portare a casa la vittoria”.
Ma il primato in classifica può essere un “peso” per la Marini Delta? “Non c’è nessuna pressione quando sei primo, anzi, ti senti gasato, carico e disposto a tutto per non perdere quella posizione – risponde deciso Kindgard – Penso sia più facile giocare pensando che ogni partita vale come una finale, perché sai che un punto guadagnato o perso può fare veramente la differenza. Noi vogliamo vincere sempre e il modo in cui stiamo ottenendo i risultati non fa altro che accrescere la forza del gruppo. Chi ha visto le partite lo sa: a parte avere delle buone individualità, siamo una squadra con tanto carattere, che si esprime al meglio nei momenti importanti”.
Felice del primato, felice della sua nuova vita in Polesine Kindgard, che racconta così i suoi primi mesi in nerofucsia: “A Porto Viro sto da Dio, mi piacciono le città piccole, in cui posso spostarmi in bicicletta e conoscere la gente per strada. Qui ho la possibilità di fare anche altre cose oltre alla pallavolo, è tutto vicino, a misura d’uomo, e anche la mia famiglia si trova benissimo. E poi quando continuano ad arrivare le vittorie, si vive molto meglio. Cerchiamo di continuare così e poi vedremo dove possiamo arrivare”.