Scrivono bene i ragazzi dello Spicchio Giallorosso sullo striscione esposto a inizio gara “Ragazzi, vogliamo cuore e AttriButi” evidenziando la A e la B con l’intento di trasmettere ai giocatori in campo un messaggio ben chiaro: per tenere la serie A ed evitare la B bisogna dare qualcosa di più. Molto di più. Bisogna dare tutto. Detto fatto. Il Fiorese Spa Bassano, con Dalla Fina in panchina al posto di Valdo, reagisce alla grande e va a prendersi quella vittoria che mancava dalla prima giornata. Va a prendersela giocando una partita praticamente perfetta sotto ogni punto di vista, al punto che nel 3-0 finale la Materdomini non riuscirà mai a superare quota 20 punti. E pensare che qualcuno alla vigilia avrebbe messo la firma per un punto, se non addirittura per una prestazione dignitosa che desse dei semplici segnali di risveglio. Invece no: i giallorossi vanno oltre le più rosee previsioni, rispondono con rabbia e con orgoglio alle seppur giuste critiche piovutegli addosso in queste settimane, scendono in campo con una determinazione tale da non lasciare spazio di manovra agli avversari, i quali dal canto loro, non sono gli ultimi arrivati, anzi, dispongono di giocatori del calibro e dell’esperienza di Monteiro e Pascual. E però i pugliesi, forse sorpresi, certamente frastornati, dalla compattezza e dall’aggressività dei bassanesi, non riescono a rialzare la testa perchè il Fiorese ha una marcia in più e ancora una volta alla fine la differenza la fanno le motivazioni. Bassano ne ha di più e la partita non ha storia.

Molti tra gli uomini di Dalla Fina appaiono trasformati: quella reazione che in società tutti si aspettavano e che lo stesso Valdo aveva dichiarato di aver intravisto nelle ultime uscite è finalmente arrivata. Gitto è sempre presente e prezioso, Olteanu ritrova la verve delle prime giornate, Ronaldo, assistito come si deve, si può finalmente concedere di illuminare la scena mandando in tilt il muro ospite, Dalla Libera trascina i suoi e picchia da ogni dove, Guarise batte benissimo e piazza alcune veloci da urlo, Pagotto è indiavolato e difende tutto quello che gli passa accanto. Tutti sono utili alla causa anche chi entra dalla panchina come Marietto Pianese, con le sue battute velenose, e come il giovane Castellani, che sin qui aveva fatto solo qualche punto in trasferta e che ieri al suo primo punto davanti ai suoi tifosi è corso quasi incredulo a ricevere l’abbraccio forte e interminabile dei suoi compagni. Infine c’è Stephen Shittu, reduce da alcune settimane difficili e da qualche prestazione non all’altezza della sua fama. Psicologicamente per lui non è facile tornare in campo dopo la partita con Loreto in cui ci mancava poco che venisse fischiato e su di lui sono concentrate le attenzioni di tutti. Il n.1 giallorosso parte con una brutta battuta a mezza rete e qualcuno già mormora per quello che invece sarà solo un incidente di percorso di una partita strepitosa: 18 punti, il 60% di positività in attacco, appena due muri subiti e due errori, tante palle scottanti e tremendamente difficili messe a terra senza battere ciglio con la potenza e precisione dei bei tempi. Qualcuno alla fine ha detto: “The King is back!” e per il Fiorese è una bellissima notizia anche solo aver rivisto lo Shittu che qui nessuno ha mai dimenticato.

Non sono diventati tutti fenomeni, difficilmente si vinceranno ancora partite in questo modo, ci sarà sicuramente ancora da lottare, da soffrire, da sudare in un campionato che finirà solo all’ultimo punto dell’ultima giornata. Ma, emozioni del match di ieri sera a parte, conforta e rende sereni vedere che la squadra c’è, che il gruppo ha risposto, che le potenzialità per fare bene ci sono tutte. Basta solo trovare il modo per esprimerle. Conforta sapere che di sicuro questa squadra lotterà fino alla fine, cosa su cui giovedì sera, dopo la sconfitta con Loreto, si poteva nutrire più di qualche legittimo dubbio. Infine un’annotazione sul pubblico: i tanti appelli lanciati in queste settimane sembravano essere caduti nel vuoto e giovedì scorso sul PalaBassano era sceso il gelo. Ieri sera qualcosa è cambiato anche sugli spalti e non solo perchè la squadra giocava bene, tant’è vero che un certo calore si è respirato sin dalle fasi del riscaldamento. Da questa sede si è spesso criticato per pungolare, adesso sentitamente si ringrazia, nella speranza però che non si tratti di un episodio isolato o legato alla contingenza della vittoria. Giocatori, società, tifosi: si fa strada solo se si rema tutti dalla stessa parte, soprattutto nelle avversità. Avanti così dunque, con cuore e attributi.

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Mauro Sabino