Il day after più amaro per Perugia che ha visto volar via ieri sera al PalaBarton il sogno del secondo scudetto. Ma lo sport è questo, vincere o perdere sono una componente imprescindibile così come saper accettare il verdetto del campo
È il giorno del rammarico, quello del “poteva essere”, quello dove poter ripensare a mente fredda alla sconfitta di gara 5 di ieri con lo scudetto volato via sul più bello.
“Prima di tutto complimenti alla Lube”, dice Max Colaci, uno che ci mette sempre la faccia. “Nello sport bisogna dare sempre merito ai vincitori e se hanno vinto è perché sono stati più bravi di noi. Cosa ci è mancato? Forse volevamo chiuderla subito e poi strada facendo ci siamo innervositi. Mi è capitato in carriera di vincere partite sotto 0-2 e di perderle avanti 2-0. Onore a loro, peccato per noi. Che stagione è stata la nostra? È difficile dirlo ora. Abbiamo vinto la Coppa Italia e quello è stato sicuramente il momento più alto. Siamo partiti un po’ così, poi abbiamo trovato buoni equilibri e fatto una buona parte centrale di stagione. Alla fine siamo andati vicino a vincere il titolo, ma nello sport andare vicino conta zero, conta alzare le coppe e festeggiare”.
“Complimenti ai nostri avversari”, si unisce Marko Podrascanin. “Dopo otto set che avevamo vinto di fila in questa serie finale in casa, loro hanno fatto qualcosa in più soprattutto con la battuta. Mi rasta il rammarico per il quarto set, ma sono orgoglioso della mia squadra perché siamo stati sempre un bel gruppo. E voglio ringraziare la città ed i tifosi di Perugia perché sono stati sempre con noi nei momenti difficili oltre che in quelli di gioia come a Bologna quando abbiamo vinto la Coppa Italia. Peccato perché potevamo fare meglio contro Kazan e meglio anche in gara 5 di finale avanti 2-0, ma va detto che loro sono cresciuti tantissimo dal terzo set. Tutto questo fa parte della vita e dello sport. L’anno scorso abbiamo vinto noi ed abbiamo festeggiato perché è la sensazione più bella per noi atleti che diamo tutto otto mesi in palestra. Ovviamente questa gara 5 rappresenta l’altra parte della medaglia”.
Onesti e mai banali Colaci e Podrascanin. Onesti nel riconoscere i meriti dell’avversario, cosa che nello sport non deve mai mancare. Non banali nell’ammettere che a Perugia alla fine qualcosa è mancato.
Per le riflessioni ci sarà tempo e modo, oggi è il giorno giusto, nonostante l’amarezza della sconfitta, per tributare lo stesso un grande applauso a tutti i giocatori ed a tutto lo staff e l’entourage che ruota attorno alla squadra per il grande lavoro fatto da agosto fino ad oggi. È chiaro che il risultato nello sport tende a cambiare le prospettive, ma è altrettanto sicuro che tutti, dal primo all’ultimo, hanno dato il massimo sempre ogni giorno in palestra regalando grandi emozioni alla gente di Perugia.
UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA