La Sparkling Milano dà vita al “Club Sparkling”, una community di appassionati attivamente coinvolti nella vita della società.
Alla presenza dell’Assessore allo sport Giovanni Terzi e dei massimi vertici delle altre realtà sportive milanesi non calcistiche (Olimpia basket, Vipers hockey, Rugby Milano e Rhinos football) nasce l’idea di un tavolo comune presso l’assessorato allo sport e ai giovani.

Per quasi tre ore si sono alternati sul palco della sala Alessi di Palazzo Marino personalità del mondo dell’economia e dello sport, moderati dal vice direttore di Sky Sport Lorenzo Dallari, per dibattere sul tema “La città fa squadra, il club sociale come nuovo modello di interazione fra sport, istituzioni, economie e cittadini”.
A inaugurare i lavori Andrea Pirola, senior project manager del Gruppo Carat che illustrato perché nel caso del club sociale di possa parlare di un progetto di successo. A seguire Leopoldo Ferrè, project leader della Fondazione Italiana Accenture che ha incentrato il proprio intervento sullo sport e social responsabilità: il progetto Learning@Social Sport. A seguire la testimonianza dell’ex azzurro Andrea Gardini, sui valori che hanno contraddistinto quella generazione di fenomeni capace di vincere tutto a livello internazionale. Subito dopo ha avuto inizio il dibattito fra i vertici delle realtà sportive milanesi non calcistiche che ha avuto un epilogo assolutamente inatteso.

IL CLUB SPARKLING

Il Club Sparkling è un’Associazione sportiva con sede in Milano. Guidato dal Presidente Onorario Claudio Giovanardi, il Club ha come obiettivo principale la promozione dello sport di vertice come modello educativo. Per raggiungere questo scopo, verranno varate attività di fidelizzazione e di interattività tra i soci che azzerano la distanza tra l’atleta e la sua audience privilegiata, il tifoso/appassionato. Inoltre, i soci potranno scegliere il Presidente del Club nelle elezioni di marzo: un Presidente a tutti gli effetti operativo e attivo nella vita del progetto, un rappresentante dei soci in seno alla Sparkling Volley con la carica di Vice-Presidente. In futuro, questa rappresentatività potrà addirittura evolvere nell’elezione di un Presidente unico.
Attraverso vari livelli di membership, i soci potranno condividere un percorso che inizia a settembre e si chiude a giugno, scandito dai tempi del Campionato Nazionale di Volley di A1, ma anche ritmato da un fitto programma di attività che vedranno coinvolti il CSI, la Fipav Lombardia, le Istituzioni, le aziende partner del progetto. Eventi culturali, serate, esibizioni, iniziative speciali. Le convenzioni proposte da ogni tipologia di membership permetteranno al socio di vivere al meglio la propria città, Milano, sia a livello di servizi sia a livello di attività legate al tempo libero.
Parliamo di Club e parliamo anche di loyalty: un programma di incentivazione riservato ai soci che offrirà premi e servizi da un catalogo che si arricchirà di mese in mese. Proprio il programma di loyalty rappresenta il motore di ogni club, quel vettore di business (sottoscrizioni, servizi, acquisti) capace di retrocedere alla società royalties e commissioni. Un modello che possa trasformare la community in una risorsa finanziaria. Ecco perché parliamo di Club ed ecco perché parliamo di un modello alternativo: una risorsa per lo sport, indipendente e finalmente libero di proporsi e di proporre.

“Quello del club sociale è un modello che l’Italia è pronta ad accettare e a vivere – spiega Alessandro Allara, vice-presidente del Club Sparkling – il club permetterà alla società di essere completamente autonoma, senza dipendere da un main sponsor o da un mecenate. La sottoscrizione partirà a luglio e avverrà presso la sede del Csi e presso altre strutture, come potrebbero essere gli sportelli Credem e Atm”.
“Club Sparkling è un’idea innovativa che in futuro darà alla società la possibilità di esistere senza dipendere da uno sponsor, il mio sogno è giocare con una maglia con su scritto solo Milano – commenta Claudio Giovanardi, patron della Sparkling – anzi, per lo sponsor i nostri soci saranno un valore aggiunto. Si tratta di un’idea innovativa e ambiziosa, ma avendo avuto un’intuizione del genere era giusto provarci e non tenerla nel cassetto. Faremo i passi della stessa lunghezza della gamba, se tutti si adopereranno a fare il proprio pezzettino potremo ottenere un grande risultato. E perché in un futuro non tanto remoto – ha chiosato Giovanardi, rivolgendosi ai vertici degli sport “minori” milanesi – non unire le nostre forze e le nostre infrastrutture per dar vita a una sorta di “Ghirada milanese”?.

IL CONFRONTO FRA GLI SPORT MINORI: NASCE L’IDEA DI UN TAVOLO COMUNE DI LAVORO

E, proprio dall’idea lanciata da Claudio Giovanardi, il confronto fra i vertici degli sport non calcistici milanesi ha preso una piega inattesa. Dopo che Edoardo Ceola (amministratore delegato dell’Olimpia Milano), Alvise di Canossa (presidente dei Milano Vipers), Stefano Baia Curoni (vice-presidente dell’A.S. Rugby Milano) e Giuseppe Rizzitiello (direttore generale dei Rhinos Milano) avevano raccontato le difficoltà di fare sport a Milano e i progetti attualmente in corso, Giovanni Terzi, assessore allo sport e ai giovani del Comune di Milano, ha rilanciato l’invito di Claudio Giovanardi proponendo l’apertura di un tavolo comune fra gli sport milanesi presso l’assessorato. “Sono assolutamente sorpreso dallo straordinario consenso che si è venuto a creare fra i vertici di queste società – ha commentato l’assessore – da quando ricopro questa carica assisto solo a società che litigano fra di loro, quindi vedere oggi dei presidenti che guardano nella stessa direzione è una specie di miracolo. Quindi lancio l’idea di dar vita a un tavolo comune di lavoro dove ognuno possa farsi carico dei problemi dell’altro, coinvolgendo anche i vertici di Inter e Milan che andrò a contattare nei prossimi giorni e staremo a vedere che non possa succedere un altro miracolo”. Un’idea accolta con grande entusiasmo da tutti i partecipanti, con Stefano Baia Curoni che ha aggiunto: “Sarà importante lavorare un’eccellenza agonistica, ma anche nell’ottica di un’eccellenza nella responsabilità sociale, cosa spesso dimentica dal calcio”.

Proprio su questo argomento è stato incentrato l’intervento di Massimo Achini, presidente del Csi Milano e vice-presidente della Sparkling Volley: “Il progetto del Club Sparkling avvicinerà il mondo dei campioni a quello dei ragazzi, e tutti e due ne otterranno benefici. In un momento come quello attuale in cui stiamo vivendo una crisi educativa i ragazzi hanno bisogno di valori positivi di cui sentirsi protagonisti. A mio parere si tratta di un modello interessante che potrebbe essere riproposto a livello nazionale”.
A spiegare nel dettaglio il progetto del Club Sparkling sono intervenuti quindi Alessandro Allara, vice-presidente del club, Gaetano Giannetto, presidente di Epipoli spa e Massimilianno Alviggi, responsabile carte di credito Credem.

Alberto Ambrogi
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