Kemas Lamipel Santa Croce: Acquarone 2, Wagner 30, Bargi 11, Ferraro 3, Colli 2, Snippe 14, Taliani (libero), Baciocco, Miselli, Crò, Grassano 7, Andreini (libero), Tamburo n.e. All. Totire
Conad Reggio Emilia: Fabroni 6, Bellei G. 29, Benaglia 8, Quarta 12, Ippolito 11, Bellini 9, Torchia (libero), Silva, Sesto n.e, Chadtchyn n.e, Bellei A. n.e, Pavesi n.e. All. Mastrangelo
Successione set: 17-25 in 23′, 17-25 in 27′, 25-22 in 29′, 25-20 in 29′, 15-13 in 20′.
Battute sbagliate Kemas Lamipel 22, Aces 9, Muri 6
Battute sbagliate Conad 17, Aces 12, Muri 9
Spettatori: 500
Sotto per due set a zero e per 10-15 nel terzo parziale, con molto più di un piede già nel baratro della sconfitta e con il PalaParenti ammutolito, capitan Snippe si è caricato la Kemas Lamipel sulle spalle e dalla linea dei 9 metri ha deciso che questa partita doveva essere iniziata a giocare. E’ questo lo spartiacque di una gara incredibile, una partita fino a quel momento veramente mal interpretata da dei “Lupi” abulici, spenti e fallosissimi soprattutto al servizio. Di contro la Conad Reggio Emilia imperversava con le grandi giocate di Fabroni, le bordate di Giacomo Bellei e le murate dell’ex Benaglia. Due set senza storia, con la Kemas sempre tenuta a distanze siderali e mai assolutamente capace di poter impensierire gli ospiti (17-25 e 17-25 in primi due set della sfida). E quando tutto sembrava portare allo scontato epilogo, con la Conad Reggio Emilia sul velluto anche nel terzo parziale (4-8, 10-15), ecco la scintilla che finalmente da il via alla contesa, facendo riaccendere il sopito entusiasmo del PalaParenti. Snippe piazza dei servizi potenti e precisi, creando le prime incertezze nella fino a quel punto granitica ricezione ospite, già priva del libero Morgese anche se sostituito alla grandissima da Torchia. La verve di Snippe risveglia anche Wagner e la Kemas Lamipel mette il naso avanti 16-15, prima di allungare sul 21-17 e chiudere il parziale sul 25-22. Dal quarto set si assiste finalmente ad una partita di volley e i “Lupi”, pur con qualche pausa ancora di troppo, prendano in mano l’inerzia della gara: Grassano (subentrato a Colli) da equilibrio, Bargi torna ad essere mortifero dal centro, Ferraro inizia a sporcare a muro e soprattutto Wagner martella senza pietà, spazzando via tutte le sicurezze degli emiliani (6-8, 16-11, 21-17) che pensavano di avere già la vittoria netta in tasca. Il tecnico Mastrangelo predica calma e si gioca anche la carta Silva al posto di Bellini, ma i “Lupi” portano la gara al tie-break sospinti anche da una efficacissima Curva Parenti. Nel set decisivo sono gli ospiti a scattare meglio (2-5), ma Wagner non ci sta e sia in servizio che in attacco trova le chiavi per scardinare le ultime resistenze degli ospiti (10-7). Il finale è caldissimo, arriva anche un rosso a Fabroni per proteste ma Reggio Emilia non molla, tanto da costringere i “Lupi” alla vittoria con il minimo scarto (15-13), arrivata al termine di una gara rocambolesca e dalle mille emozioni che la Kemas Lamipel è stata a pochissimo da perdere nella maniera più netta ma che, invece, ha fruttato due preziosi punti per la classifica. Lo score recita 30 punti con il 62% in attacco per Wagner, ma onore al merito di capitan Snippe che ha saputo dare la scossa giusta al momento giusto per risollevare le sorti di una serata molto complicata. Per gli ospiti straordinaria prova di Giacomo Belli, 29 punti con alta percentuale di attacco, 3 aces e 5 muri. Bella serata per il pubblico del PalaParenti che ha sofferto molto ma alla fine ha gioito insieme ai proprio beniamini per una vittoria tanto bella e sudata quanto importante.
Andrea Costanzo – Ufficio stampa
Nella foto di Veronica Gentile Wagner scardina il muro di Reggio Emilia