Alla fina la Famigliulo Corigliano ce l’ha fatta a realizzare il grande sogno ed è balzata con prepotenza in Serie A1. Lo voleva la squadra, lo voleva il tecnico Alberto Giuliani con tutto il suo staff, lo desiderava la dirigenza e ci sperava con cuore una città intera, oltre che una regione. Così è stato! I ragazzi capitanati da Antonio Corvetta non se lo sono fatti ripetere due volte e, in sole due gare, hanno piegato in Finale Playoff la resistenza di un’ostica Codyeco Santa Croce per compiere “il grande passo”.
Volendo raccontare quel che è successo lunedì sera 21 maggio al Pala Parenti di Santa Croce verrebbe da dire che è stato un continuo di emozioni e di trepidazione, dalla rimonta del Corigliano nel 1° set (sconsigliata ai deboli di cuore!) fino al ritorno dei “Lupi” nel 3° e 4° parziale. Poi il tiebreak, un po’ per episodi e un po’ per la maggior determinazione dei calabresi, è finito in favore della Famigliulo con merito.
Ma andiamo per ordine, perchè prima di parlare della cronaca del match, c’è da segnalare l’infelice serata dei signori arbitri Balboni e Cerquoni. I due direttori di gara ne combinano di tutti i colori: a fine gara sono almeno una ventina gli episodi “incriminati” (rivedere la registrazione di Sky per credere), con sviste “terribili” che potevano condizionare l’andamento della Finale. Per fortuna gli errori sono stati distribuiti più o meno in maniera equa e questo ha finito per non condizionare l’andamento del match. Ma ha creato spesso nervosismo, in campo e fuori.
Prima di arrivare alla pallavolo giocata, da segnalare la presenza sugli spalti di quasi 200 supporters della Famigliulo: un cinquantina sono arrivati in pullman dalla Calabria armati fino ai denti con striscioni, tamburi e bandiere; gli altri hanno raggiunto Santa Croce in macchina sia dalla Calabria che dalle province toscane; a questi si sono aggiunti altri provenienti da Padova, Bassano, Bologna e persino da Cagliari. In particolare, il gruppo arrivato da Corigliano non ha mai smesso di incitare i ragazzi di Giuliani e, spesso, la “voce” dei circa 200 coriglianesi è salita più alta dei restani 2000 che occupavano gli spalti del Pala Parenti.
Veniamo alla gara. A parte i sestetti iniziali, che sono sempre gli stessi già visti mille volte sia tra i toscani che negli avversari calabresi, stavolta bisogna sottolineare come la chiave della partita stia proprio nel 1° set. E’ qui, infatti, che la Famigliulo compie il capolavoro del match, rinvenendo da un passivo di -8 (15 a 7 per i Lupi) con un parziale devastante di 2 a 9 che, da 20-14 per la Codyeco, porta la Famigliulo sul 22-23. L’inizio del match, però, è nettamente in favore dei padroni di casa che, spinti dal calore del pubblico amico, sembrano più in palla del Corigliano. I calabresi vanno addirittura sotto per 11-4 e sembrano giocare col freno a mano tirato. Prima del 2° tempo tecnico coach Giuliani mette dentro anche Domizioli e Andel per Corvetta e Parodi, che rifiatano e rientrano poco dopo. Il coach di San Severino indovina la chiave tattica, al punto che la Famigliulo, complice un grande muro e un ottima difesa (Giovi è in serata), rinviene fino a dimezzare le distanze (21-17) e poi compie il miracolo come già descritto con Tomasello mattatore a muro (2 volte su Janic). Il siciliano è determinante anche sul 24-24, quando mura Lirutti, poi Parodi chiude i conti con un ace dei suoi. Il 2° set vive sullo slancio del precedente per gli ospiti, con la Codyeco ancora frastornata per la rimonta subita. Nel parziale vige tuttavia l’equilibrio, spezzato sul 14-14 dalla Famigliulo, che stavolta non insegue ma scappa in avanti con un break di Kovacevic (14-16). De Marchi, da una parte, sale in cattedra decisamente, assistito da una Corvetta in grande spolvero; dall’altra manca l’apporto di Fabbiani, abbastanza impreciso. Dietro, Giovi le piglia tutte, mentre a rete Baldaccini fa impazzire i centrali di casa, con l’ottimo Pagni che tenta di tenere in piedi i suoi: logico epilogo del set è infatti il 22-25 con cui la Famigliulo fa 2 a 0, nel delirio dei suoi tifosi in tribuna e a Corigliano (in 7000 mila erano radunati in piazza). Nel 3° set inizia la rimonta dei “Lupi”, aiutata da un vistoso calo della Famigliulo. Giuliani prova a cambiare in regia con Domizioli ma la Famigliulo resta nel parziale solo fino al pari 8 (lungolinea Parodi), poi la Codyeco allunga e con un ace di Fabbiani va sul 15-10. Corigliano smette di crederci e Pagni fa 20-13 dal centro. Nel finale entra anche Andel ma è inutile perché Santa Croce chiude largo 25-17. Nel 4° set, tra erroracci degli arbitri e conseguente nervosismo in casa Famigliulo, la Codyeco va avanti 10-16 (Fabbiani pallonetto da posto 2). Sul 19-12 Giuliani chiama timeout ma non cambia molto. Si arriva così sul 22-16 messo giù da Baldaccini, ma poi Santa Croce porta il conto dei set in parità vincendo il parziale ancora per 25-17. Il Pala Parenti ora ci crede, i toscani vogliono gara 3. Il tiebreak seguente è da brividi: Corigliano è bravo, però, a tenere mentalmente e, sul vambio campo, conduce +3. I calabresi sono determinatissimi, al punto che gli attacchi della Famigliulo sono rabbiosi e le difese spettacolari. Sul 9-12 per la Famigliulo, i calabresi sugli spalti iniziano a crederci davvero. Sensazione che diventa quasi realtà sul 11-14, quando sul Pala Parenti cala il gelo e si odono solo le urla dei calabresi. L’ultimo punto del match nasce da un errore in attacco di Fabbiani che regala set, incontro e Serie A1 al Corigliano.
Da quel momento in poi è stata solo festa! Lacrime, abbracci e urla di gioia hanno fatto da epilogo ad un’annata di sacrifici e di soddisfazioni. La festa è poi proseguita negli spogliatoi e, in ultimo, nell’hotel che ha ospitato la comitiva rossonera in Toscana, mentre a Corigliano impazzava per le strade la gioia di oltre 5000 mila persone in delirio. Al rientro in Calabria, nella tarda mattinana di martedì, ad attendere gli “eroi” di Giuliani c’era una folla impressionante: la sfilata di auto in festa è partita già all’uscita di Sibari dell’Autostrada A3, fino all’approdo nel piazzale dell’Agip di Corigliano Scalo, dove i neo promossi in A1 sono stati accolti dal calore di tantissimi supporters lì radunatisi.
Una stagione da incorniciare, quella della Famigliulo, approdata nell’olimpo della Serie A1 grazie al lavoro di una società seria, di uno staff tecnico preparato e di un gruppo di atleti con la “G” maiuscola che hanno dimostrato di essere professionisti seri e uomini di valore.
[Nella foto: Corvetta osannato al suo rientro in Calabria – Ph F. V. Salatino]

Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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