Il grande rammarico. Esattamente una settimana ed un giorno fa il boato assordante del PalaParenti metteva la parola fine all’avventura nei play off del Fiorese Spa Bassano, che usciva a testa alta dopo tre matches di semifinale, di cui due finiti al tie break, in cui bene o male hanno deciso gli episodi non certo il divario tra le due squadre che in campo proprio non si è visto. Mentre qualche metro più in là andava in scena la grande festa dei Lupi S.Croce e dei suoi tifosi, dalla parte degli sconfitti solo scene da libro cuore: qualche giocatore in lacrime, tutti a raccogliere il caldo applauso dei ragazzi dello Spicchio e soprattutto, in mezzo al campo, l’ultimo abbraccio stagionale di un gruppo capace di un’impresa davvero straordinaria. Mirco Dalla Fina torna con la mente a quei momenti e a freddo analizza la partita: “A fine match ho ricevuto l’abbraccio di tanti giocatori” ricorda l’allenatore giallorosso “e sono sempre cose che fanno piacere e che restano dentro. Sulla partita non ho assolutamente nulla da recriminare: dal punto di vista della mentalità e del gioco siamo stati esemplari, quindi merito a loro di aver cambiato la partita nei set centrali, dove abbiamo sofferto troppo in ricezione, mentre per il resto hanno deciso gli episodi. Peccato perchè ci credevo davvero a questa finale, ma la nostra bella figura l’abbiamo fatta lo stesso e non siamo mai stati inferiori. Semmai il grande rammarico resta per gara 1: quella partita è stata davvero un peccato perderla perchè eravamo sempre avanti, abbiamo giocato bene e loro non erano certo la stessa squadra vista in gara 3. Potevamo davvero ipotecare la finale, ma è andata così, pazienza”.

Le emozioni di due mesi da sogno. L’ultima parte del campionato e l’avventura nei play off hanno però regalato più soddisfazioni ed emozioni che sconfitte e delusioni. Difficilmente da queste parti si dimenticheranno le strepitose vittorie casalinghe sulla Framasil Pineto e sulla Codyeco S.Croce, davanti a quasi 2500 spettatori, per non parlare della gemma stagionale, ovvero della vittoria a Pineto, la classica partita perfetta, una delle migliori mai giocate dal Fiorese. “La vittoria a Pineto resta una chicca” conferma Dalla Fina “e resterà sicuramente nei ricordi come la partita della vita, quella in cui abbiamo dato il meglio di noi: siamo stati davvero perfetti e in casa non abbiamo fatto che proseguire l’opera e chiudere i conti grazie al fantastico apporto del nostro pubblico. Le emozioni che abbiamo provato prima nel centrare l’obiettivo play off, quando tutti ci davano per spacciati, e poi nel giocarli da protagonisti, sono state davvero uniche, non le dimenticherò mai. In post season si respira un clima diverso rispetto al campionato e le partite sono decisamente più spettacolari. Sono contento di esserci arrivato anche perchè abbiamo potuto regalare queste emozioni a tutti coloro che ci seguono e credo che il nostro pubblico abbia apprezzato visto l’affetto straordinario che ci ha circondato negli ultimi tempi. Abbiamo lavorato tanto e il riconoscimento dei nostri tifosi resta una delle soddisfazioni più grandi: non dimenticherò mai l’applauso a fine gara delle due vittorie casalinghe, davvero da brividi”.

Il segreto del gruppo. “Si parla tanto di gruppo” continua Dalla Fina “ma non è affatto facile essere gruppo, soprattutto quando i risultati non arrivano. Il nostro segreto è stato proprio quello di essere riusciti ad unirci per raggiungere l’obiettivo in un momento in cui invece sembrava non esserci unità e tutto girava per il verso sbagliato. Non è facile che questo accada quando i risultati non arrivano e grande merito va ai miei ragazzi: li voglio ringraziare pubblicamente per quanto hanno dato e fatto in questi mesi di lavoro insieme perchè tutti davvero, dal primo all’ultimo, sono stati straordinari. Il mio merito? Credo, senza voler sembrare supponente, che il mio merito più grande sia stato quello di riuscire ad unirli creando un clima favorevole a questa unione d’intenti. Mi sono assunto tutte le responsabilità impedendo così che ricadessero su di loro e questo ha riportato serenità nel gruppo e le cose pian piano sono ripartite”.

Tra passato e futuro. Per Dalla Fina quest’anno si trattava di un gradito ritorno nel sodalizio guidato dal presidente Signor essendo già stato primo allenatore dell’Armet Bassano in B1 nella stagione 2001-2002 e nella successiva, 2002-2003, quella della promozione in A2 che contribuì a conquistare guidando la squadra fino a metà stagione. In estate la chiamata e via di corsa a vivere la sua seconda esperienza sulla panchina del Bassano partendo come secondo alle spalle di Simoni. A quel tempo, quando si dichiarava felicissimo per questo ritorno al passato, difficilmente avrebbe potuto anche solo immaginare un finale di stagione di questo tipo. “Ho preso in mano la squadra a fine gennaio e sinceramente, visto anche il calendario, non credevo fosse possibile centrare i play off. Mi faceva piacere leggere e sentire che qualche giocatore ci credeva, ma devo dire che io nutrivo poche speranze. Ovvio che però in palestra ci vai per dare il meglio, per lavorare al massimo senza mollare mai e per crederci sempre. Su una cosa non ho mai avuto dubbi: eravamo una squadra di grande qualità con giocatori in grado di fare la differenza, bastava solo riuscire ad esprimere tutto il nostro potenziale. La mia soddisfazione personale e professionale è grande, ma non avevo assolutamente niente da dimostrare. Diciamo che l’esperienza di qualche anno fa era stata solo una storia incompiuta e mi ha fatto piacere riprendere i fili interrotti di quella storia. Il mio piacere più grande infatti è stato quello di poter lavorare in palestra, di essere seguito dai ragazzi, di vedere i frutti del mio lavoro e di ricevere il loro abbraccio a fine partita. Queste sono le mie grandi soddisfazioni ed è per queste che amo lavorare in palestra. Il futuro? Non so davvero, è presto e con la società non ne abbiamo ancora parlato. Per quanto mi riguarda è ovvio che vorrei rimanere … in qualsiasi veste, ma vorrei rimanere, qui sto benissimo”.

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Mauro Sabino