PRISMA TARANTO-M ROMA VOLLEY 1-3
Taranto: Vicini (L), Ricciardello, De Palma ne, Valdir, Patriarca 5, Castellano 5, Nuti 4, Vulin 10, Felizardo 10, Granvorka 12, Eden, Anderson 20. All. Vincenzo Di Pinto.
Roma: Mastrangelo 11, Henno (L), Savani 19, Tofoli 3, Zaytsev 1, Molteni 9, Rosalba ne, Hernandez 13, Kooistra 12, Giretto ne, Semenzato, Romero ne. All. Roberto Serniotti.
ARBITRI: Omero Satanassi di Ravenna, Giorgio Gnani di Ferrara.
NOTE: parziali 21-25, 25-20, 20-25, 23-25. Durata set: 25’, 27’, 25’, 28’ per un totale un’ora e 47 minuti. Taranto: attacco 52%, muri vincenti 12, ace 3, battute sbagliate 16, ricezione positiva 82% (perfetta 70%). Roma: attacco 57%, muri vincenti 8, ace 4, battute sbagliate 12, ricezione positiva 79% (perfetta 65%). Spettatori 2000. Mvp della gara Cristian Savani (M Roma Volley).
Gara-2 dei quarti di finale playoff è l’ultima gara di una stagione straordinaria per Taranto. Roma invece viola un PalaFiom tutto esaurito e vola in semifinale dove incontrerà la Sisley Treviso.
Prima della gara Anderson riceve il Trofeo Gazzetta, il premio organizzato dalla Gazzetta dello Sport; a consegnarglielo il giornalista della “rosa”, Mario Salvini, e l’amministratore delegato della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi.
Il brasiliano recupera dall’infortunio al ginocchio sinistro, mentre il tecnico di Roma Serniotti opta per Kooistra a formare la coppia di centrali con Mastrangelo. La partenza è tarantina, con il 3-1 in cui va a segno due volte Vulin; la replica è di Mastrangelo (3-3), con un muro su Granvorka. Roma è sul 6-8 del primo time-out tecnico. Si sbaglia molto al servizio, in campo c’è equilibrio e viene fuori un punto a punto in cui si fanno notare Anderson da una parte e Savani dall’altra. Un attacco di Hernandez, murato da Felizardo, porta la Prisma sul 16-14. Roma però recupera subito (16-16) e dal 18-18 vola sul 18-21 con tre bordate al servizio di Hernandez. Il vantaggio è decisivo, perché Roma lo gestisce sino al termine del set.
Si torna in campo e sembra di rivivere il primo parziale: buona partenza dei locali, ma viene fuori Hernandez che dal 5-3 conduce i suoi sul 5-6. Si prosegue però sempre punto a punto, con Taranto (palla appoggiata di Nuti) sull’8-7. Il vantaggio della Prisma cresce sino al 12-8 (muro di Vulin), ma ancora una volta Roma rientra grazie al suo uomo migliore: 15-14 seguito dal 16-14 di Granvorka. Taranto gestisce il cambio palla e Roma non riesce più a rientrare, nonostante Serniotti richiami i suoi e tenti anche la carta Semenzato.
Terzo set con Roma che inizia al meglio: il 5-8 è firmato da un muro di Kooistra su Granvorka. Ma il francese e Felizardo piazzano due muri che, con la complicità di una battuta sbagliata di Hernandez, valgono il pareggio sull’11-11. Roma è però nuovamente avanti (14-16) al secondo time-out tecnico. Gli ospiti non si fermano (mentre Di Pinto toglie Patriarca per Castellano e Anderson per Valdir) e segnano un break di 6-0 che li porta sul 14-21. Taranto ci riprova, avvicinandosi sul 20-22 con un’ammonizione a Molteni che protesta per un tocco del muro ionico che gli arbitri non vedono. Ma il set è già saldamente nelle mani dei laziali.
Nuovo equilibrio in avvio di seconda frazione. Il primo vero break è dei romani, che si portano sul 12-14 firmato da Kooistra. Il vantaggio cresce sul 12-16 (attacco di Molteni) del tie-break tecnico e sul 14-19. Ma la Prisma non ci sta a mollare così presto e dà il via ad una rimonta che si concretizza sul 22-22 con un muro di Vulin su Hernandez. E’ l’ultima parità, perché Roma fa valore una maggiore freschezza mentale.
Di Pinto (all. Taranto): “Eravamo in una difficile situazione psicofisica, ma abbiamo giocato bene fino al terzo set. Al quarto abbiamo sfiorato il miracolo, ma ormai eravamo stanchi. Resta una stagione indimenticabile”.
Serniotti (all. Roma): “E’ stata dura ma abbiamo fatto una buona partita. Contro Taranto soffriamo sempre, ogni set sembra chiuso e invece viene sempre riaperto”.
Angelo Loreto
Responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley