Mentre la Famigliulo Corigliano gioca la partita perfetta: aggressiva al servizio, pungente in attacco, attenta in seconda linea, la Petrecca Isernia Volley non entra mai in gara e fa segnare percentuali imbarazzanti soprattutto nel fondamentale di ricezione, ecco i motivi del secco 3 a 0 rimediamo al PalaBrillia di Corigliano Calabro.
Con molta probabilità qualcuno dei biancoazzurri era già sazio della salvezza raggiunta e non ha trovato le giuste motivazioni per inseguire il sogno play off; questo è quello che si è visto da bordo campo, ma è anche vero che dall’altra parte delle rete gli uomini di Giuliani non hanno sbagliato nulla supportati dal calorosissimo pubblico locale. I cambiamenti di espressione sui volti di Costantini (foto GRECO) e Scappaticcio assurgono a sintesi dell’intero match: dapprima grintosi, poi arrabbiati per qualche compagno non sufficientemente aggressivo e determinato nell’atteggiamento e, infine, rassegnati per non essere riusciti a trasmettere la loro voglia di far bene al resto del sestetto.

Al termine della gara capitan Scappaticcio facendosi portavoce dello stato d’animo di tutti ha affermato: “Voglio chiedere scusa, a nome di tutta la squadra, alla società per la prova indecorosa che abbiamo offerto e ringraziare i tifosi che nel sabato Santo hanno affrontato una lunga trasferta per sostenerci”. “Spero che la brutta prestazione in Calabria – continua il regista pentro – non cancelli quanto di buono questa squadra è riuscita a fare nonostante tutte le vicissitudini e le difficoltà di questa stagione. Mi auguro, altresì, che domenica al palazzetto ci sia tanta gente per l’abbraccio finale”.

Tornando alla cronaca della gara, la Petrecca resta in campo fino al 6-5 della prima frazione quando va a servire Parodi che fa un break che porta la sua squadra sul 10-5. L’Isernia sparisce e sul 12-6 coach Chiovini prova a dare una sveglia ai suoi: “Stiamo ricevendo male” inizia così il suo time out e, infatti, al termine del parziale la percentuale di perfezione in questo fondamentale è imbarazzante: 5%. La situazione non migliora e il 25-19 finale fa segnare un distacco di sei lunghezze pari agli ace incassati dal sestetto pentro.

De Marchi e Parodi martellano senza tregua, Kovacevic fa quello che vuole, mentre la seconda linea pentra continua a barcollare sia in fase di ricezione che di difesa costringendo Scappaticcio prima e Cortellazzi dopo a girovagare per il campo, ne consegue che gli attaccanti non si trovano mai nelle migliori condizioni per svolgere il loro dovere favorendo muro e difesa avversari. Sul 21-13 dopo due errori in attacco del carioca Axè, Chiovini gli preferisce Gribov, ma il distacco e troppo ampio per essere colmato.

Nella terza frazione restano in campo sia Cortellazzi che Gribov, ma la musica non cambia: Corigliano batte bene e la Petrecca subisce. Ormai la rassegnazione è diventata padrona della metà campo ospite e solo Argilagos e Rosso – quest’ultimo unico dei biancoazzurri in doppia cifra – sembrano trovare ancora la forza di crederci, ma di fronte alla perfezione di Corvetta e soci è davvero poca cosa.

Una prestazione che va dimenticata in fretta, perché ha ragione il regista pentro quando afferma che “non si può dimenticare quanto fatto di buono”: la Petrecca Isernia ha raggiunto l’obiettivo dichiarato a inizio stagione, una salvezza che le consente di presentarsi per la quarta stagione consecutiva ai nastri di partenza della Serie A2.

Anna Palermo
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