Metabolizzata la matematica certezza della retrocessione in B1, ottenuta a seguito della sconfitta di Spoleto, l’Abasan Bari si prepara agli ultimi tre impegni stagionali con la ferma intenzione di chiudere dignitosamente il campionato, a cominciare dalla gara con il Pineto. “E’ chiaro che la partita contro Ronaldo e compagni conterà più per loro che per noi” – l’opinione di Pino Minafra, capitano della compagine barese – “ma noi non vogliamo certamente fare da vittime sacrificali. All’andata in Abruzzo vincemmo al tie-break, disputando una delle nostre migliori prove. L’ulteriore dimostrazione che senza tutti gli infortuni patiti in questa stagione sfortunata, questa squadra avrebbe potuto tranquillamente dire la sua nella lotta per non retrocedere”. C’è ancora tanta amarezza tra i ragazzi di Pino Lorizio per il mancato raggiungimento della salvezza. “Qualcuno può pensare che quello degli infortuni possa essere un alibi” – prosegue l’atleta di Giovinazzo – “ma onestamente in tanti anni di carriera raramente mi è capitato di assistere a qualcosa di simile. Noi abbiamo sempre dato il massimo di noi stessi, ma nelle condizioni in cui abbiamo dovuto affrontare praticamente tutto il campionato, difficilmente si poteva fare di più”. Eppure non è stata una stagione tutta da buttar via. “Retrocessione a parte” – continua Minafra – “resterà comunque l’esperienza di un anno di serie A vissuto a Bari, per la prima volta nella storia di questo sport, anche se la risposta della città è stata un po’ tiepida. Un’esperienza comunque importante per la dirigenza, per noi giocatori, per il pubblico. In me resterà il ricordo dei momenti brutti, come il periodo precedente al cambio di allenatore, quando la squadra si è trovata senza una vera e propria guida. Ma resterà anche il ricordo dei momenti belli, come le due vittorie consecutive con Cavriago e Milano, quando davvero pensavamo di aver trovato finalmente la quadratura del cerchio”. A fine stagione è tempo di bilanci, ma anche tempo di pensare al futuro. “A 38 anni ho la fortuna di avere ancora un fisico integro” – conclude la bandiera dell’Abasan Bari – “e quindi mi piacerebbe continuare a giocare. Certo anche un compito da team manager con un progetto a lungo termine non lo disdegnerei, chissà, magari proprio qui a Bari. Ma questo vorrebbe dire ammettere di essere diventato vecchio, ed io preferirei rimandare ancora il passaggio dal campo alla scrivania. Mi sento ancora troppo giocatore per poter fare il dirigente”.
Per la gara contro il Pineto Mister Lorizio potrà contare sull’intera rosa, eccezion fatta per Viva, che difficilmente riuscirà a recuperare in tempo, e per Matheus, che da qualche settimana va in panchina per supportare moralmente i suoi compagni, ma senza avere velleità di scendere in campo. Appuntamento per gli appassionati baresi di pallavolo dunque per domenica alle ore 18. Ingresso gratuito per i minori di 18 anni, biglietto ridotto (3 euro) per gli studenti universitari.

Roberto Colella, ufficio stampa Abasan Bari
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