Un Hoogendoorn mirabolante trascina, da vero capitano, la sua Olimpia in gara 1 dei quarti di finale play off UnipolSai contro Brescia.
Un derby che, come nel match di regular season giocato al Palasport, ha visto Bergamo annullare totalmente un avversario sovrastato in lungo e in largo. Largo come il punteggio, anzi larghissimo e perfetta sintesi della performance rossoblù, in campo con il lutto al braccio per commemorare Ciccio Mangili, storico palleggiatore degli anni Settanta. Ospiti annichiliti da un servizio che ha fatto la differenza e che ha avuto proprio in Hoogendoorn il principale splendido interprete di un fondamentale messo sul taraflex in maniera letale: ben 6 gli ace dell’oppostone che ha messo a referto 22 punti con il 54%. Ma quando Bergamo stravince lo fa sempre da squadra: con il brillante rientro di Dolfo, con l’efficacia dei centrali Valsecchi e Cargioli (3 muri a testa), con la sicurezza di Pierotti, le difese di Innocenti e le distribuzioni da applausi di Jovanovic. Lo start è bruciante, quasi da allenamento di lusso. Ma di lusso, in realtà è l’approccio della Caloni Agnelli che si porta subito 14-4 con la combinazione letale tra block e servizio, facilitata da un gap in attacco (52% contro 19%), che inchioda la situazione in modo ancor più netto. E pensare che la Graziosi Band alla ripartenza fa ancora meglio, con la percentuale d’attacco che sale al 55% a cui fa da contraltare la sterilità offensiva dalla parte opposta della rete: 2 i punti di Bellei (22%), 1 soltanto per Cisolla al 20%. Hoogendoorn invece continua in versione “asfaltatore”, ne piazza 8 e Bergamo dal 4-6 timbra un break 8-0 che rompe gli argini con due acuti consecutivi di Dolfo e due, dalla linea dei nove metri, di Sjoerd. Cargioli mette le mani sul 17-8 e sul 20-8 mentre il 2-0 è opera, manco a dirlo dell’olandese, con un ace. Il braccio del tulipano è bollente, il feeling con il servizio è clamoroso tanto che è ancora lui ad assestare il colpo che piega definitivamente la pur inconsistente resistenza dei ragazzi di Zambonardi, apparsi senza bussola (9-5 che si trasforma in 11-5). Un sussulto vale il 13-11, ma la lucidità orobica mantiene ben saldo il + 3 che comincia dal 15-12 (block di Cargioli) e non cambia più, fino a quando Dolfo realizza il punto del successo.
Per l’Olimpia ora l’imperativo è restare con i piedi ben saldi a terra, azzerare e mettere a fuoco gara 2: domenica alle 18 al San Filippo di Brescia ci sarà a disposizione il primo match-point per la semifinale.
Bergamo – Brescia 3-0 (25-15, 25-10, 25-22)
Caloni Agnelli: Jovanovic 0, Pierotti 9, Cargioli 6, Hoogendoorn 22, Dolfo 8, Valsecchi 8, Innocenti (L), Longo 0. N.E. Tomasoni, Albergati, Carminati, Cioffi, Franzoni. All. Graziosi.
Centrale del Latte McDonald’s: Tiberti 0, Mazzon 6, Esposito 7, Bellei 8, Cisolla 4, Codarin 10, Fusco (L), Sommavilla (L), Margutti 0. N.E. Tasholli, Riccardi, Sorlini, Statuto. All. Zambonardi.