SALENTO D’AMARE TAVIANO – FIORESE SPA BASSANO 3-2 (25-18, 23-25, 24-26, 25-21, 17-15)
SALENTO D’AMARE TAVIANO: Liefke 26, Tomassetti 9, De Giorgi 1, Passaro 0, Lorenzi ne, Zanette 13, De Pandis (L), Carafa ne, Belardi 9, Ereu 26, Dante 1. All. Masciarelli.
FIORESE SPA BASSANO: Moro 16, Gonzalez 9, Osellame ne, Quiroga 0, Dal Molin 12, Guarise 11, Sabo 0, Desiderio 20, Guidolin (L), Borsatto 0, Dalla Libera 6. All. Dalla Fina
Battute errate/vincenti: 18-6; 19-7.
Impresa solo sfiorata per il Fiorese che nello scontro diretto con Taviano si arrende solo al 5° set sul filo di lana dopo aver avuto la possibilità di chiudere il match a suo favore. Alla fine i bassanesi tornano a casa con un punto che, a guardare il bicchiere mezzo pieno, resta comunque un buon bottino, tanto più se si considera che quello di Taviano è un campo su cui molte squadre hanno lasciato la posta in palio, basti pensare che con quella di ieri i salentini sono giunti alla sesta vittoria consecutiva tra le mura amiche del PalaIngrosso. Mister Dalla Fina alla vigilia aveva detto che l’imperativo categorico, per continuare a credere nei play off, era quello di non tornare a mani vuote: in questo senso il punticino di ieri sera consente ai giallorossi di mantenere a portata di tiro il 7° posto, ora distante 3 lunghezze e occupato sempre dal Taviano. In casa Fiorese però non si nasconde il rammarico per quella che, a guardare la cronaca del match, sa tanto di vittoria mancata: i giallorossi sono stati avanti 1-2 con i set, ma soprattutto nel 5° hanno subito un recupero quando erano avanti 11-13 ed hanno fallito un match point sul 13-14. Nel concitato finale il Fiorese non è riuscito a contrattaccare dopo aver difeso per ben due volte (sull’11-13 e sul 13-14) e ha subito un pesante errore arbitrale sul 12-13 (attacco di Moro toccato in difesa e chiamato fuori). Taviano invece ha ribaltato la situazione con due sterpitose difese su attacchi di Desiderio e Moro.
I confortanti segnali di crescita comunque restano e lo stesso Dalla Fina si è detto soddisfatto di quanto fatto vedere dai suoi ragazzi: “Resta la delusione e l’arrabbiatura per non aver portato a casa la vittoria, perchè ce la meritavamo tutta e ce la siamo fatta sfuggire per la solita mancanza di lucidità nel momento decisivo. E’ stata una battaglia come ci aspettavamo e tutto sommato, risultato a parte, sono molto soddisfatto del gioco della squadra perchè abbiamo lottato sempre e ce la siamo giocata dall’inizio alla fine: poi qualche errore, qualche decisione arbitrale e la determinazione degli avversari ci hanno impedito di portare a casa un risultato che avremmo ampiamente meritato. Il punto è importante perchè ci lascia agganciati al treno play off, però una vittoria, che pure non avrebbe cambiato moltissimo la classifica, sarebbe stata importante soprattutto per il morale. In questo momento va così, abbiamo ancora qualche problemino da risolvere e paghiamo lo scotto psicologico di venire da un brutto momento e se giochi con un po’ di ansia nei momenti decisivi rischi di sbagliare. Comunque i ragazzi mi sono piaciuti e se giocheremo sempre con questa determinazione potremo ancora dire la nostra”.
Dati alla mano il Fiorese non ha ricevuto benissimo: i servizi di De Giorgi e compagni hanno costretto i giallorossi a fermarsi al 33% di perfezione e al 55% di positività (Taviano al 57%). In attacco le due squadre si sono attestate al rispettivamente al 53% e al 57%, mentre a muro Taviano ha battuto Bassano 14 a 11. Da menzionare i 5 punti in battuta di Gonzalez, che in totale ne fa ancora una volta 9, e la solita prova da incorniciare di Dal Molin, in campo tutta la partita e capace di attaccare addirittura col 100% (11 punti e 1 muro per lui). Top scorer tra i giallorossi Daniele Desiderio che con 20 punti è stato ancora una volta il trascinatore dei suoi.
Da oggi si entra nella settimana che porta allo scontro con la capolista Milano, giunta ormai alla 14° vittoria consecutiva. Si gioca domenica 25 alle ore 18.00 al PalaBassano. Sarà missione impossibile.
(nella foto: un muro di Daniele Desiderio. Foto Brunello)
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Mauro Sabino
