– Alessandro, intanto facciamo chiarezza sul tuo nome di battesimo: Alessandro o Ugo?

Il mio nome di battesimo è Alessandro. Il soprannome risale a molte anni fa, quando ho iniziato a giocare a pallavolo: un compagno di squadra, uno tra i più “anziani” del gruppo, mi disse che avevo il cognome come l’attore, Ugo Pagliai. Da allora fui ribattezzato e mi porto dietro il soprannome Ugo da tutti questi anni.”

– Quindi rispondi se chiamato con entrambi i nomi?

Assolutamente si

 
– Da quanti anni hai giocato nei Lupi come atleta e da quanti anni sei allenatore in questa società?

“Sono originario di Prato: i primi anni in A2 li ho giocati nella Centromatic Prato, poi sono venuto a giocare a Santa Croce in A2, nella stagione 1992-93. Qui ho disputato altri quattro campionati in B1. Da allenatore, ho iniziato a Pistoia nella Blu Pub, dove abbiamo disputato la B2, la B1, fino a misurarci nei play-off per la promozione in A2.
Dopo altre esperienze da tecnico, in società toscane, di cui l’ultima a Massa, sono stato chiamato nel 2007 dai “Lupi” per ricoprire il ruolo di direttore sportivo nel campionato di A2 2007-08.
Ho svolto questo ruolo per cinque campionati nella serie cadetta, lavorando con questi allentori: Burattini, Valdo, Dalù, Blengini e Cannestracci.
Successivamente, nella stagione 2012-13, ho ricevuto dal club il primo incarico da allenatore, alla guida dei “Lupi” in B1.
In quella stagione, con Matteo Morando quale mio vice, abbiamo vinto la Coppa Italia di B1 ed il campionato, subendo una sola sconfitta.
Tuttavia dovemmo rinunciare alla serie A2 per motivi societari. Ho allenato quindi ancora in B1 fino al 2015, lanciando i giovani, rivestendo – allo stesso tempo – anche il ruolo di direttore sportivo. Poi, nella sagione 2015-16 tornai a svolgere il ruolo di d.s., con coach Bracci sulla panchina biancorossa. L’anno scorso, la nuova società ha acquisito il titolo di A2 dal Parella Torino, con Bertini in panchina, per cui questo è il secondo anno quale vice allentore e team manager in A2. Il mio cuore è biancorosso”.

– Qual è il tuo ruolo da secondo allenatore e qual è la tua giornata tipo al PalaParenti?

Oltre a dare una mano a Michele Totire come suo vice, mi occupo della squadra pure da team manager, curando l’organizzazione delle trasferte, i contratti degli atleti, gli appartamenti dei ragazzi e tutte le questioni logistiche legate a loro, oltre a tenere i rapporti con la Lega e la Federazione. La giornata quindi è piuttosto piena: la mattina lavoro presso un’azienda vicino Montecatini Terme. Dal primo pomeriggio sono al palazzetto dello sport e rimango tutto il giorno.”

 

– Come ti trovi nel gestire questa squadra e cosa pensi dei ragazzi?

Quest’anno riteniamo – parlo al plurale considerando anche Totire e Morando, con cui costantemente ci confrontiamo – di aver creato insieme alla Società un clima ottimale per lavorare bene; i ragazzi danno il massimo e siamo molto soddisfatti.”

 

– Lavorare a fianco di Michele Totire com’è e cosa significa?

“Quando la Società l’anno scorso doveva scegliere il nuovo allenatore, sono stato uno dei suoi primi estimatori. Lo conoscevo e stimavo da molti anni, come tecnico e come persona, seppure da avversario. Avendolo a Santa Croce, ho solo avuto la conferma di quello che pensavo. E’ un professionista molto serio, un tecnico competente, con le idee chiare. Spero che soprattutto i ragazzi più giovani, colgano l’occasione di trarne il meglio, perché Totire ha le capacità di trasmettere ottimi insegnamenti.”

 

– Domani, a Brescia, inizia la pool promozione, quali sono le tue riflessioni su questa nuova fase?

In questa pool incontreremo squadre competitive, le prime del Girone Blu. Prepareremo ogni partita al meglio, concentrati su una gara alla volta senza fare calcoli o previsioni. Ora siamo concentrati su Brescia e solo su questa partita.”

 

Valentina Panicucci in collaborazione con Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce

Nella foto di Veronica Gentile: il vice allenatore Pagliai.