A volte la verità sta nel mezzo. Così all’inevitabile domanda sulla percentuale di demeriti biancazzurri e meriti della Kemas Lamipel S. Croce alla base dello scivolone di Potenza Picena in Toscana, il tecnico dei biancazzurri Adriano Di Pinto parla di 50 e 50.
Senza accampare scuse per l’assenza di una pedina importante come lo schiacciatore ricettore Francesco D’Amico, influenzato, e per l’utilizzo col contagocce del centrale Graziano Maccarone, convalescente, l’allenatore dei marchigiani sottolinea la forza e la qualità delle giocate effettuate dagli uomini di Totire, praticamente perfetti nel quarto set, il parziale più delicato. Allo stesso modo, il tecnico sottolinea le difficoltà incontrate dai suoi atleti nel fondamentale della ricezione. La girandola di cambi, con innesti fondamentali dello schiacciatore Paolo Di Silvestre e dell’opposto Yuri Romanò nel terzo set, non ha invece prodotto svolte nel quarto gioco. Anzi, la squadra ha dato la sensazione di aver smarrito a tratti la propria caparbietà. Di fronte a talenti come il finalizzatore Wagner e il martello Hage, in serie positiva da 7 gare, tra Campionato e Coppa Italia, qualsiasi pecca rischia di essere ingigantita. Quando una squadra non concede nulla e sul fronte opposto la ricezione si inceppa, anche una compagine indomabile e grintosa come la GoldenPlast Potenza Picena rischia la fine dell’agnello nella tana dei “lupi”. L’arretramento al quinto posto insieme ad Aversa (19 punti), con la consapevolezza di dover passare fermi ai box la terza giornata di ritorno per la pausa prevista dal calendario, impone ai potentini un riscatto casalingo mercoledì 13 dicembre (ore 20.30) nel big match contro Emma Villas Siena all Eurosuole Forum (4a di ritorno).
Coach Adriano Di Pinto: “Sapevamo che sarebbe stata dura, ma sono dispiaciuto. Quando nei primi due set, contro una squadra come S. Croce che concede poco o nulla, riesci a difendere palloni importanti e rigiocabili, devi sfruttare quelle azioni. Noi non siamo riusciti e, oltretutto, abbiamo sbagliato delle battute float. Servizi che non possiamo permetterci di gettare via se vogliamo restare in alto. Eppure nella prima parte di gara siamo stati in partita e come loro si sono rilassati, anche con l’innesto di Romanò e Di Silvestre, bravi a impattare bene la sfida, siamo riusciti a conquistare un parziale importante. Nel set in cui dovevamo dare tutto, loro sono cresciuti in modo esponenziale al servizio riuscendo a evidenziare i nostri problemi in ricezione. Un peccato perché fino a quel momento avevamo retto in quel fondamentale. Bravi loro. Noi dobbiamo fare di più”.
(In foto il tecnico Adriano Di Pinto – Scatto staff)
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