Domenica prossima Santa Croce non troverà nel roster di Taviano, come in occasione della gara di andata, il nome di Antonio Legittimo, nè quello di Apostolos Armenakis, ma avranno di fronte la formazione-tipo, molto diversa da quella che rispetto al match disputato allora nel Salento presentava i giallorossi nella più completa fase di emergenza. Domenica sfideranno Santa Croce anche i vari Thomas Ereu, Fabio Belardi e Daniele Tomassetti, ovvero gli atleti giallorossi che per un motivo o per un altro a quell’incontro della fase ascendente non poterono prendere parte. Il primo perchè impegnato con la nazionale venezuelana ai mondiali nipponici, gli altri due perchè appena una settimana prima a Spoleto avevano avuto a che fare con infortuni di una certa gravità. Insomma era un Taviano incerottato e che si affidava proprio al quarantunenne Antonio Legittimo, centrale che ha scritto la storia di Taviano in terza serie ed ormai da tempo fuori dal giro del volley giocato, per tamponare una falla evidente che decimava per sfortuna e contingenza la squadra salentina. Si giocò sotto gli occhi mediatici della diretta televisiva di Sky Sport, ma Taviano seppe essere più forte di tutto.

Oggi invece, o meglio domenica prossima, a Santa Croce si presenta una formazione in risalita, che ha scalato posizioni importanti in classifica, e che sarà decisa in terra di Toscana a giocarsi tutte le carte a disposizione per continuare nella sua spedita marcia di consolidamento delle posizioni che offrono il passaporto per la disputa dei play off.
Anche Santa Croce, comunque non è la squadra dell’andata. Allora era terza in graduatoria, attardata di cinque lunghezze dalla prima Crema, oggi invece guida la cadetteria, dall’alto dei suoi 43 punti, quanti ne ha sommati l’altra co-capolista Sparkling Milano.
Ricordando il risultato del match d’andata, a spuntarla furono gli ospiti, vincenti al tie-break. Quel punto ottenuto dai salentini allenati da Roberto Masciarelli valse quanto una vittoria, capaci come furono De Giorgi e compagni di recuperare (quasi) un match che li vedeva sotto per due set a zero.

UFFICIO STAMPA
Daniele Greco
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