I blues sono rientrati nella notte di ieri dalla lunga trasferta di Isernia.
La bruciante sconfitta rimediata contro il sestetto di Chiovini non trova attenuanti di sorta, se non nell’ovvio bilanciamento tra meriti degli avversari e demeriti propri.
Chiediamo al d.g. Michele Rota una riflessione sul momento no dei ragazzi di Monti.
“Non è semplice spiegare il difficile momento in cui la squadra si trova, perchè tanti fattori hanno concorso e tuttora concorrono a determinare questa situazione, ma facendo scorrere i numeri emergono dati preoccupanti difficili da ignorare”
Ad esempio?
“Ad esempio, l’ultima vittoria in trasferta risale al primo Novembre 2006, quando battemmo l’Abasan Bari a domicilio per 3-1.
Dopo quella gara tutte le trasferte successive si sono rivelate proibitive: sconfitte da zero punti a Castellana Grotte, Spoleto,Taviano ed Isernia e sconfitte da un punto a Pineto, Loreto e Modugno: sette trasferte, sette sconfitte.
Nessuno mette in dubbio che perdere ad Isernia come a Spoleto o Taviano ci possa stare, dato che si gioca contro squadre di valore, sebbene messi peggio di noi in classifica: ma il dato preoccupante è come si è perso: un conto è perdere con un triplo 25-23, un altro conto è perdere 3-0 con parziali che non superano in media il 20.
Ultimamente stiamo in campo in media 1 ora e qualche minuto, e questo non è certo un buon segno, perchè è indice di mancanza di combattività e perdita di autostima.
Avremo comunque modo di fare il punto della situazione con i ragazzi e l’allenatore e trovare unità di intenti per venire fuori da questa situazione: si dovrà trovare il bandolo della matassa in tempi rapidi: i ragazzi sanno che nessuno scenderà dal cielo a regalare punti e che solo chi va in campo può cambiare le cose, impegnandosi al 120%.
Ci attendono due scontri diretti contro Cavriago e Bari, entrambi in casa, intervallati dalla pausa per la Final Four di Roseto: queste due gare saranno determinanti per capire quale potrà essere il nostro immediato cammino in campionato.
Abbiamo ancora buone chances, e credo che nessuno voglia rinunciarci a priori”.