Contro la Premier Hotels Crema la SEC Isernia fa il pieno di affermazioni. Quella in campo con un secco 3 a 0 che non lascia spazio a recriminazioni: una SEC determinata, convinta dei propri mezzi e tutta votata all’attacco ha chiuso la pratica Crema in poco più di un’ora. Quella sugli spalti; erano in circa 1100 quelli che hanno raccolto l’invito della società a supportare i biancoazzurri, che nella speciale prevendita hanno staccato ben 400 biglietti, il cui ricavato ha costituito il loro premio partita. Quelle della doppia sfida: Mattia Rosso fa nettamente meglio dell’ex compagno di squadra a Busca, Matteo Martino, che soffre e non poco gli sfottò e la pressione del pubblico locale. Anche SuperMario Scappaticcio mette nel suo bottino una prestazione da incorniciare: un secondo tocco, quattro muri e giocate di gran classe, belle da vedere ed efficaci per i suoi attaccanti. Dall’altra parte della rete, Davide Saitta fa quello che può con una ricezione traballante e con gli uomini più attesi incapaci di mettere palla a terra anche se messi in condizione di attaccare senza muro.

Gli uomini di Monti in realtà partono bene, trascinati dal campano Canzanella, ma si sciolgono di fronte alla concretezza della SEC che trova nel finlandese Shumov l’uomo capace di avviare il sorpasso e l’avanzata pentra: è un suo ace (13-9) a sancire l’allungo decisivo. I padroni di casa giocano sfrontati anche quando pare che gli avversari possano raggiungerli, con il cubano Argilagos (regolarmente in campo nonostante i due giorni di permesso per la nascita del secondogenito Brian) a far la voce grossa per il 21-16. Monti corre ai ripari inserendo il neo acquisto Tejeda per un Cazzaniga non al meglio; il venezuelano si presenta al pubblico italiano con un muro su Axè e una bella diagonale (21-19), ma dopo l’attacco vincente lo stesso neo entrato e Canzanella sprecano due palle decisive, favorendo i pentri che con Axè incassano il primo set.

Crema rientra in campo con Cazzaniga, ma al pari di quanto accaduto nel primo parziale è Canzanella il più efficace fra i blues. Il remake però prosegue: Isernia più quadrata e concreta e Crema a subire e incapace di reagire. L’essenza del match sta tutta nella prepotente parallela dell’opposto isernino, Rosso, chiamato in causa dopo una ricezione da cineteca del libero Gatto su un servizio altrettanto bello di Martino. Il conseguente 12-9 è il trampolino di lancio per l’assolo molisano; due muri consecutivi di Kosti Shumov (24-16), rispettivamente su Egeste e Martino, (il nazionale finlandese firmerà 6 dei 14 block totali per la SEC) sono l’apoteosi di una prestazione collettiva perfetta.

La terza frazione pare più equilibrata, anzi, sono gli ospiti – scesi in campo con il sestetto che ha chiuso il set precedente (Jankovic per Canzanella e Tejeda per Cazzaniga) – ad arrivare per prima alla sospensione obbligatoria (6-8). Da posto due e da posto quattro la SEC martella senza sosta e senza sbavature e al secondo time –out tecnico la situazione si è già ribaltata (16-14). Al rientro in campo “Tigre” Argilagos fa una diagonale, un mani out e un ace, intervallati da un fallo ospite e da un errore al servizio di Tejeda. Risultato? Un 20-16 che non lascia scampo ai lombardi. La “fotografia” di Rosso – al quale il pubblico biancoazzurro ha riservato striscioni e l’intera coreografia – all’altra promessa azzurra Martino (che festeggia con una prestazione non all’altezza della sua fama il suo ventesimo compleanno) dà il là alla standing ovation del PalaFraraccio. La Premier Hotels è rassegnata, segno tangibile ne sono il fallo di rotazione e un attacco sparato in tribuna. Monti chiama il tempo, ma Costantini e poi il beniamino di casa Rosso sanciscono il termine della contesa.

Grande prova di autorità per la SEC Isernia esattamente come la voleva coach Chiovini: spregiudicata, rispettosa dell’avversario, non timorosa e tanto meno arrendevole.
A Isernia si festeggia, ma solo oggi, da domani si pensa già al Pineto.

Anna Palermo
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