La Framasil per la terza volta consecutiva batte la capolista del campionato. Dopo aver sconfitto al Pala Mercatone Uno Crema e Castellana, è la volta di Santa Croce di alzare bandiera bianca dopo una autentica girandola di emozioni. Due set per parte ed un tie-break mozzafiato hanno regalato ad un impianto pieno di un pubblico caldo come sempre un grande spettacolo di pallavolo.

Tanti i protagonisti da citare in casa gialloblu, da Alexander Bergamo, autore di 30 punti, al capitano Mancini, decisivo con il suo servizio al quinto set, passando per i 19 punti di Russo ed i 7 di Beltran, realizzati dall’italo cubano in un set o poco più. E’ stata ancora una volta la vittoria del gruppo e del carattere e soprattutto della voglia di credere sempre nella possibilità di spuntarla, al cospetto di una squadra che paradossalmente ha iniziato a giocare quando si è trovata priva di un uomo come Corsini uscito per un infortunio. Va sottolineata d’altro canto la grinta dei toscani, capaci di rimontare da due set a zero e di sfiorare il colpaccio, come nella partita di campionato dell’andata.

La cronaca. Fracascia non cambia il suo sestetto iniziale rispetto alle ultime uscite, mentre Valdo almeno in avvio preferisce Lirutti a Caldeira. Per il resto tutto come da copione. Il primo set è un monologo gialloblu. Il Pineto, guidato da Russo e Bergamo (otto punti a testa nella frazione), mette alle corde la Codyeco, che non trova efficacia con il servizio e di conseguenza non riesce a spezzare il ritmo delle giocate di Ronaldo in regia. Il parziale finisce 25-18, e nel secondo set la trama non viene cambiata granchè, almeno negli elementi sostanziali, nonostante un calo della ricezione dei padroni di casa ed una crescita complessiva degli ospiti. Bergamo, in serata di grazia, non sbaglia praticamente nulla e la frazione termina sul 25-22.

Nel terzo set due episodi decidono la svolta. Il primo porta la firma di Enzo Valdo, che sostituisce il regista Torre con Falaschi, mentre il secondo viene da uno sfortunato atterraggio di Corsini dopo un muro. Il centrale accusa un problema alla schiena e viene sostituito da Rocchini sull’11-9 per Pineto. Paradossalmente questo colpo di malasorte giova agli ospiti, che iniziano pazientemente a recuperare e si portano avanti al secondo time out tecnico, per il primo vantaggio dell’incontro. Fabbiani inizia a riscaldare il braccio, la ricezione aiuta Falaschi ed il set si chiude sul 22-25.

Nel quarto parziale entra Beltran per Sborgia: Fracascia cerca dal servizio dell’italo cubano la svolta, come nella partita con Bassano, e nonostante l’ottima risposta del centrale all’appello del suo tecnico, S. Croce conquista la frazione e rimanda il verdetto definitivo della gara al tie-break. Fracascia sceglie di partire nel quinto con Mancini e Zago schiacciatori/ricevitori e Beltran insieme a Russo al centro. Mossa indovinata, sia per il grande apporto dei centrali, sia per il ruolo del capitano al servizio, in un momento delicato del match: Mancini con una serie di quattro battute al fulmicotone chiude praticamente la partita, coadiuvato da un Bergamo onnipresente in attacco. Finisce 15-11, esplode il Pala Mercatone ed in mezzo al campo si abbracciano tifosi e giocatori. La Codyeco S. Croce ha dimostrato tutto il suo valore, la Framasil ha fatto pesare un cuore grande così. Per Pineto arrivano due punti e la terza vittoria in campionato in una intensa settimana caratterizzata da tre sfide in otto giorni.

TABELLINO INCONTRO FRAMASIL CUCINE PINETO – CODYECO SANTA CROCE 3-2 (25-18, 25-22, 22-25, 23-25, 15-11)
Durate set:22’, 26’, 28’, 29’, 16’.
Framasil Cucine Pineto: Antequera, Fenili (L), Medori, Leone ne, Mancini 2, Ronaldo 1, Sborgia 7, Beltran 7, Russo 19, Bergamo 30, Zago 13, Baldasseroni 7. All. Fracascia.
Codyeco Santa Croce: Pieri (L), Janic 14, Lirutti 1, Papucci ne, Torre 2, Rocchini 1, Fabbiani 23, Corsini 3, Caldeira 17, Pagni 13, Falaschi 1. All. Valdo
Arbitri: Finocchiaro e Rapisarda della sezione di Udine.
Battute (errori/punti): Framasil Cucine Pineto 20/5, Codyeco Santa Croce 18/7.

(Nella foto di Gianluca Schiazza Ronaldo e Bergamo)