Cavriago espugna il Palazzetto dello Sport di Carbonara e conquista due punti fondamentali per la sua classifica, ma l’Abasan Bari si morde le mani per non aver saputo sfruttare la grande occasione di rientrare pienamente in corsa nella lotta per non retrocedere, nella giornata in cui tutte le dirette concorrenti sono rimaste a bocca asciutta. Così come era successo nella trasferta di Cagliari fatale alla squadra barese è stato il tie-break, ma questa volta ai ragazzi di Pino Lorizio al momento del dunque è mancato quel killer instinct che consente di portare a casa il risultato quando l’avversario è in difficoltà.
Eppure la gara si era messa bene per i biancorossi, scesi in campo nella formazione titolare con Astolfi al palleggio, Tomanoczy sulla diagonale, Valente e Joao Paulo al centro, Enoch e Battilotti di banda e Viva nel ruolo di libero. Sestetto annunciato anche per gli emiliani di Mister Bonitta, con Giumelli in cabina di regia, Kirchein opposto, Luppi e Bassoli centrali, Cantagalli e Rodrigo Gil schiacciatori, Peli libero.
Piuttosto fallosi, gli ospiti facevano grandissima fatica ad entrare in partita, specialmente in alcuni loro uomini chiave. Lesta ad approfittarne l’Abasan Bari allungava sin dalle prime battute del set d’apertura (9-5) limitandosi poi a gestire il vantaggio accumulato. Sul 24-16 Cantagalli in battuta dimostrava perché in passato gli fu attribuito l’appellativo di “Bazooka”, mettendo insieme una serie di servizi che mettevano in crisi la retroguardia barese. Al quinto tentativo ci pensava Tomanoczy a chiudere il set. Il secondo parziale sembrava replicare l’andamento del primo con Enoch e compagni a costruirsi un break importante (12-8). Ma sul più bello qualcosa si inceppava nel meccanismo perfetto della squadra di casa, non più efficace in attacco e distratta in ricezione. Erano ancora una volta i servizi di Cantagalli a fare la differenza consentendo ai reggiani di portarsi avanti di quattro lunghezze nella fase centrale del set (15-19). I biancorossi cercavano di reagire, ma senza grande successo e per Cavriago, trascinato da un ottimo Rodrigo Gil era gioco facile riportare la partita in equilibrio. Nella terza frazione si assisteva ad una rabbiosa partenza della squadra di casa: Enoch ritornava ad essere particolarmente efficace, Tomanoczy martellava senza pietà la difesa ospite, Battilotti e Viva ricevevano con percentuali altissime. Il 25-19 con cui i baresi portavano a casa il parziale era l’inevitabile risultato di un dominio esercitato dall’inizio alla fine del set. Nella quarta frazione l’equilibrio veniva spezzato nella parte centrale, quando nel box di battuta si esibiva l’opposto cavriaghino Kirchein, fino a quel momento autore di una prova grigia. Dal 13-13, l’atleta brasiliano portava la sua squadra sul 13-18, scavando un solco che minava le certezze dei ragazzi di Lorizio. I biancorossi cedevano di schianto consentendo agli ospiti di arrivare al tie-break. Il set decisivo si caratterizzava per il grande nervosismo di entrambi i sestetti: d’altra parte l’importanza della posta in palio era enorme. Baresi avanti fino al 9-7, poi un attacco di un Kirchein ritrovato e un ace di Gil, rimettevano le cose in parità. Nel momento decisivo i biancorossi perdevano la bussola ed al terzo match-point, Kirchein metteva il sigillo sulla vittoria degli ospiti.
“Siamo incappati in una serata storta” – il commento di Pino Lorizio, tecnico della squadra barese – “il fatto che giochiamo male contro le dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere e ci esaltiamo contro le squadre più forti ci deve far riflettere. Abbiamo sbagliato l’approccio al secondo set, in cui abbiamo lasciato cadere a terra palle facili, abbiamo regalato la quarta frazione. Dal punto di vista dell’impegno non posso dire nulla ai miei ragazzi, ma è necessario fare un salto di qualità sul piano dell’atteggiamento”. Molto rammaricato anche Pino Minafra, l’intramontabile capitano della formazione biancorossa. “Evidentemente abbiamo sentito troppo l’importanza del match, non c’è altra spiegazione per giustificare gli errori colossali che abbiamo commesso nel finale di gara. Ora bisognerà raccogliere punti anche su campi sulla carta impossibili, come potrebbe essere quello di Milano che ci attende domenica prossima” – continua lo schiacciatore di Giovinazzo – “ma abbiamo il dovere di crederci finchè la matematica ce lo consente”.
ABASAN BARI-EDILESSE CAVRIAGO 2 -3 (25-20; 20-25; 25-19; 16-25; 15-17 )
ABASAN BARI: Joao Paulo 9, Astolfi 5, Enoch 16, Valente 15, Viva (L), Gallotta n.e., Capra n.e., Coscione n.e., Minafra, Battilotti 8, Tomanoczy 17. All. Lorizio
EDILESSE CAVRIAGO: Luppi 11, Giumelli 4, Stagni 4, Armeti, Speringo, Rodrigo Gil 21, Cantagalli 12, Carletti, Bonini, Kirchein 21, Peli. All. Bonitta.
Arbitri: Fabio Gini di Cagliari e Antonio Longo di Grosseto
Spettatori: 250
Bari: battute sbagliate 16, battute punto 1, muri punto 13
Cavriago: battute sbagliate 15, battute punto 5, muri punto 9
Durata set: 23’, 27’, 23’, 21’, 18’
Roberto Colella, ufficio stampa Abasan Bari
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