Montichiari subisce la seconda sconfitta casalinga della stagione ed è la prima volta che, in casa, non conquista almeno un punto. Fortunatamente non è una sconfitta decisiva per il raggiungimento del primo obiettivo stagionale dell’Acqua Paradiso: la Final Eight. Certo è che lo spirito corsaro chiesto da Velasco alla sua squadra si è fatto vedere troppo tardi.
Montichiari soffre la pressione psicologia del dover far risultato e si fa intimorire dalla carica di Trento e dei suoi numerosi tifosi. La partita inizia decisamente sottotono per i padroni di casa e, quando Trento si porta sul 3-5, Velasco chiede subito un time out per cercare di registrare i suoi.
Il primo set si conclude sul 20-25 a favore dei trentini, che chiudono con un parziale di positività in attacco del 71%.
Nel secondo set Montichiari continua a soffrire in difesa ed è messa in notevole difficoltà dalle velenose battute dell’Itas. L’Acqua Paradiso non riesce a reagire e, dall’inizio dell’incontro, non è ancora passata in vantaggio sugli avversari.
Nel terzo set Montichiari conquista entrambi i time out tecnici, prima sull’8-6, poi sul 16-14. Nel tentativo di riprendere in mano il set, Lattari gioca la carta Della Lunga, che entra in campo con una vistosa fasciatura all’avambraccio destro.
Il finale di set è teso, ma Montichiari riesce a chiudere il terzo parziale sul 25-22.
Il quarto è ancora un set difficile per Montichiari, non riesce a trovare il giusto equilibrio di gioco e Trento ne approfitta conquistando quest’ultimo set per 23-25 e anche i tre punti in palio.

Stefan Hubner, n° 5 dell’Itas Diatec Trentino e migliore giocatore in campo: “Questi per noi sono tre punti fondamentali. Ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo fatto il nostro dovere! A questo punto non ci resta che sperare che anche gli altri risultati della giornata siano a nostro favore! Quella di oggi è stata una bellissima partita, con grandi giocate da entrambe le squadre”.

Julio Velasco, allenatore dell’Acqua Paradiso Montichiari: “Sono arrabbiatissimo. L’avversario era forte, ma noi non c’eravamo, soprattutto nei primi due set! Abbiamo conquistato la Final Eight, ma questo non mi consola. La squadra deve accettare le proprie responsabilità per l’atteggiamento: possiamo giocare più o meno bene, ma non possiamo entrare in campo con questa mentalità. La squadra deve imparare ad avere delle responsabilità e a gestirne la tensione. L’atteggiamento di questa squadra deve cambiare!”

Tra le fila del parterre a tifare arancio-blu quest’oggi anche Walter Nudo, che ci confessa: “Ero nei paraggi con alcuni amici e mi hanno portato al PalaGeorge. È stata una partita davvero emozionante. Mi è piaciuto molto essere qui a tifare arancio-blu e se mi troverò ancora in zona, ritornerò a vedere questa grande pallavolo e porterò anche i miei figli,perché la pallavolo è uno sport a dimensione di famiglia!”

Alberto Pellini
Francesca Treccani
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