Grande puntata della trasmissione arancioblù “Paradiso Volley” ieri sera su Teletutto, protagonista lo staff tecnico dell’Acqua Paradiso Gabeca con in prima linea Julio Velasco e GianLorenzo Blengini.
Tema principale della serata il tanto atteso traguardo dell’ingresso nella Final Eight, che a Montichiari manca da tempo e che potrebbe essere raggiunto domenica.
L’ultimo ostacolo si chiama Itas Diatec Trentino.
Gli uomini di Velasco dovranno scendere in campo senza fare calcoli, ma con un unico obiettivo: la vittoria. “Voglio che i miei giocatori scendano in campo in ogni partita con quello che io chiamo “lo spirito corsaro”, con il coltello tra i denti – afferma Velasco – perché in un campionato come il nostro non esiste una partita dal risultato scontato. Voglio vedere in campo in ogni istante una forte carica agonistica, perché questa dipende dalla volontà dei giocatori, che devono trovare nel carattere il punto di partenza fondamentale di ogni prestazione.”
I precedenti con Trento non ci favoriscono affatto: su tredici incontri disputati ne abbiamo vinti solamente cinque. Inoltre nello scorso campionato, non siamo riusciti nemmeno a conquistare un set contro l’Itas rimediando due sconfitte per 3 a 0 sia a Trento che al PalaGeorge.
“Trento è una grande squadra e domenica per vincere dovremo giocare al nostro meglio. Non sto a fare calcoli sulla classifica, dobbiamo vincere, nient’altro! – puntualizza Julio – Inoltre sarebbe un grande errore pensare alla partita di domenica in vista solo della Final Eight. Dobbiamo giocare, vincere e conquistare punti per raggiungere il nostro obiettivo stagionale principale, cioè i Play Off!”
Da Taranto il tecnico monteclarense è tornato con un punto in tasca ma soprattutto con la convinzione che i suoi ragazzi sono in crescita, soprattutto nella mentalità ed è proprio la mentalità da “grande squadra” che Velasco vuol trasmettere loro. Nonostante la sconfitta Julio si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi perché “Abbiamo fatto dei progressi, soprattutto nella gestione dei momenti di difficoltà della squadra.” spiega il tecnico argentino “abbiamo lottato sempre e comunque. Dobbiamo imparare a giocare anche sotto pressione e quando il nostro avversario gioca meglio di noi. Inoltre ho visto il gruppo molto unito e questo può essere solo che positivo per una squadra.”
Alberto Pellini
Francesca Treccani
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