SERIE A TIM: METROPOLI REGINE. ROMA AL COMANDO, MILANO IN TESTA IN SERIE A2 TIM. TABELLINI E COMMENTI DELLA 2a DI RITORNO
Le metropoli balzano al comando nella pallavolo maschile di vertice. La M. Roma vince nettamente a Cuneo e guida in Serie A1 TIM (Sisley Treviso staccata per quoziente set); la Sparkling Milano centra la sua 12esima vittoria consecutiva e si porta al comando in Serie A2 TIM (per quoziente set su Santa Croce).
ANTONVENETA PADOVA – CIMONE MODENA 0-3 (13-25, 24-26, 24-26)
ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 3, Jago 7, Quarti, Esko 1, Andrae 6, Tamburo, Pampel 1, Kromm 15, Piscopo 3. Non entrati Baggio, Tovo. All. Schiavon Luigi.
CIMONE MODENA: Rak 6, Sartoretti 17, Dos Santos Junior 9, Giombini, Messana (L), Giani, Bellini, Endres 6, Casoli 11, Garcia 1. Non entrati Tagliatti, Marques Fonteles. All. Bagnoli Bruno.
ARBITRI: Roberto Boris, Sandro La Micela. NOTE – Spettatori 1800, incasso 5400, durata set: 22′, 27′, 28′; tot: 77′.
PADOVA – Modena infila la terza vittoria consecutiva sconfiggendo 3-0 (25-13; 26-24; 26-24) un’Antonveneta priva per gran parte dell’incontro di Pampel, out per una contrattura dopo i primi punti del set d’apertura. A spegnere ogni speranza di successo per la formazione di casa sono i 37 errori commessi, davvero troppi per poter impensierire i canarini.
Qualche brivido per Modena nelle fasi finali del secondo e terzo set, con la rimonta dell’Antonveneta. Nel secondo parziale dal 21-24 al 24-24: Modena chiude poi con un ace di Sartoretti. Fotocopia nel terzo set (dal 19-23 al 23-23) dove a chiudere l’incontro è ancora un ace dell’MVP Andrea Sartoretti.
Andrea Sartoretti (Modena): “Abbiamo dominato la partita dall’inizio alla fine, anche se abbiamo rischiato due volte di rimetterli in partita. La vittoria è comunque arrivata, questa è la cosa più importate”.
Gigi Schiavon (all. Padova): “Abbiamo sicuramente giocato peggio di loro, troppi gli errori spesso anche banali. Nel secondo set il 62% dei loro punti sono arrivati da nostri errori”.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – M. ROMA VOLLEY 0-3 (23-25, 22-25, 23-25)
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 13, Coscione 1, Rigoni, Lasko 5, Omrcen 13, Vergnaghi (L), Godoy Filho 9, Rabezzana, Curti 1, Abbadi, Garcia Pires Ribeiro 6, Oro 10. All. Prandi Silvano.
M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 6, Henno (L), Tofoli 1, Zaytsev, Molteni 9, Rosalba 5, Hernandez 21, Kooistra 10, Semenzato. Non entrati Gatin, Giretto, Romero. All. Serniotti Roberto.
ARBITRI: Gianni Bartolini, Paolo Lavorenti. NOTE – Spettatori 4400, incasso 17000, durata set: 23′, 26′, 24′; tot: 73′.
CUNEO – Passo falso per la Bre Banca Lannutti che cede nell’incontro casalingo ad una M. Roma Volley spinta da un super Hernandez (Mvp con 21 punti: 3 ace, 16 attacchi, 2 muri) che conquista per 3-0 l’incontro davanti agli increduli 4.383 spettatori, a cui va il merito aver sostenuto fino alla fine i cuneesi.
Ad aprire il match un primo set caratterizzato dai padroni di casa della Bre Banca Lannutti che, principalmente penalizzati dai numerosi errori in battuta (in tot. 9), rincorrono la M. Roma, sostenuta da un muro meglio strutturato e guidata in regia da un Tofoli in serata. Nel secondo parziale non basta l’inserimento del brasiliano Oro per Lasko, i ragazzi di Prandi partiti bene (buon gioco di Coscione) dopo il secondo time out subiscono gli attacchi di Hernandez e, nonostante un recupero di Oro e Igor che portano i cuneesi dal 19-24 al 22-24, poi però la pipe di Giba non supera il muro capitolino e il set va ai ragazzi di Serniotti. Terzo set nelle mani di Roma che, nonostante la buona prova di Oro, non lascia spazio alla Bre Banca Lannutti che capitola sul 23-25.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Sapevamo che sarebbe stata una gara ad alto livello e che avrebbe proposto situazioni difficili, siamo stati lacunosi all’inizio di ogni set e troppo fallosi in battuta: nove errori in servizio nel primo set hanno pesato tantissimo, se si rischia si deve farlo esclusivamente nella parte finale del set. Abbiamo anche pagato alcune situazioni di ricezione e in allenamento torneremo anche su questo come sul muro, di cui dobbiamo aumentare l’efficienza.”
Roberto Serniotti (all. Roma): “Oggi ho fato faticato ad entrare in partita, questa è casa mia, c’è un sacco di gente che mi conosce e per questo sono entrato in campo all’ultimo momento. In campo ho fatto poco, hanno fatto tutto loro da dentro. E’ stata un’ottima giornata, quando giochi così prendi sicurezza man mano, tutti i miei giocatori hanno fatto una grande partita, Hernandez si è certamente distinto anche se in settimana aveva accusato qualche problema. Peccato che non fosse una di quelle gare che ti permettono di vincere qualcosa! Adesso l’impegno sarà cercare di mantenere questa condizione”.
MAGGIORA LATINA – RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 0-3 (17-25, 12-25, 18-25)
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Bendandi, Fortunato 3, Mattera 4, Vissotto Neves 10, Mattioli 3, Grbic 4, Zanuto Iorio 3, Cipollari, Bjelica 4. Non entrati Cricca, Damaro. All. Gulinelli Flavio.
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Lebl 11, Bucaioni, Vujevic 7, Sottile 3, Di Franco 6, Pippi (L), Swiderski 12, Stokr 14, Sanko, Perez. Non entrati Saraceni, Lipparini. All. Zanini Emanuele.
ARBITRI: Luca Sobrero, Fabrizio Padoan. NOTE – Spettatori 1800, incasso 9300, durata set: 24′, 20′, 23′; tot: 67′.
LATINA – Palabianchini gremito in ogni ordine di posti per assistere ad una sfida decisiva per il proseguo del Campionato per entrambe le contendenti. E Latina regala al suo pubblico una delle peggiori prestazioni e una netta sconfitta 0 a 3.
Entrambe le formazioni partono contratte nel primo set. Latina fa fatica ad entrare in partita e i tre ace di Vujevic la mandano letteralmente in tilt. Perugia non sbaglia in attacco, Latina invece con problemi in ricezione fa concludere il primo time out 11 -16. La RPA sembra inarrestabile e si aggiudica il set che termina 17 a 25.
Perugia parte subito in vantaggio 3 a 8.Gulinelli mette in campo Mattioli al posto di uno spento Grbic. Ma la situazione è la stessa del primo set, oggi Latina ha problemi in ricezione e attacco. Gulinelli le prova tutte entrano Cipollari e Bendandi sul 10-21 per tentare quello che ormai è impossibile. Mai visto giocare la Maggiora così. Perugia si aggiudica il secondo set. 12-25.
Nel terzo set Gulinelli mette dentro Mattioli al posto di Zanuto e Capitan Grbic rientra, ma Perugia sfoggia un attacco e una difesa impeccabile. Anche il palleggiatore della RPA Sottile fa punti in attacco e Perugia vola a 16 punti con Latina a 10 al time out. Un Latina quanto mai spento e demotivato cede il passo al Perugia che si aggiudica set e partita.18- 25. L’MVP è Stokr.
Flavio Gulinelli (all. Latina): “Dobbiamo fare ammenda. Abbiamo giocato male ora dobbiamo pensare a lavorare e mettere alle spalle questa sconfitta. Mi impegnerò con tutto me stesso per far ritrovare ai ragazzi grinta e stimoli che oggi non ho visto”.
Emanuele Zanini (all Perugia): “Oggi ho visto aggressività e voglia di vincere nei miei ragazzi. Dobbiamo insistere ed avere continuità di gioco anche nelle prossime gare”.
Martin Lebl (Perugia): “Penso che si è vista la miglior squadra, abbiamo dato tutto e abbiamo giocato una pallavolo ad alti livelli. Latina non è mai entrata in partita e noi invece siamo rimasti sempre con la testa in campo. Speriamo di essere sulla buona strada”.
ITAS DIATEC TRENTINO – MARMI LANZA VERONA 3-0 (25-19, 25-23, 25-16)
ITAS DIATEC TRENTINO: Heller 4, Hubner 12, Meoni 1, Mescoli, Nascimento 11, Nemec, Winiarski 16, Gallotta 5, Bari (L). Non entrati De Paola, Segnalini, Mlyakov. All. Lattari Radames.
MARMI LANZA VERONA: Biribanti 12, Boninfante, Muraguti Yared 2, Birarelli, Maruotti 5, Veres 9, Sorcinelli (L), Howard 9, Bontje 3, Bartman 1. Non entrati Rigatelli, Grassi. All. Lorenzetti Angelo.
ARBITRI: Giuseppe Caldarola, Stefano Ippoliti. NOTE – Spettatori 3400, incasso 24000, durata set: 25′, 28′, 23′; tot: 76′.
TRENTO – L’Itas Diatec Trentino torna al successo casalingo dopo un mese di astinenza, superando una Marmi Lanza Verona apparsa solo la fotocopia sbiadita della formazione che era stata in grado di imporre il 3-0 al PalaOlimpia alla allora capolista Cuneo. La squadra di Lorenzetti, con Biribanti nuovamente in campo nel ruolo di opposto e Maruotti schierato questa volta “veramente” in banda, ha faticato in ricezione e a muro non è stata in grado di leggere adeguatamente il gioco impostato da Meoni. Tutto questo perché Trento, pur con qualche amnesia quando si è trovata avanti con vantaggi piuttosto importanti, ha lavorato bene con la battuta (6 ace diretti), ha ricevuto in maniera più che positiva (77% di positività, con il 58% di perfezione) e ha avuto in Winiarski (62% in attacco, 87% in rice, 2 ace e un muro; mvp della gara) ed Huebner (5 muri e l’86% in primo tempo) due terminali offensivi quanto mai efficaci.
Dall’altra parte Lorenzetti ha provato durante il corso della gara a ridisegnare la propria formazione con l’inserimento via via di Boninfante, Bartman e Birarelli, ma ciò non è bastato per raccogliere nemmeno un parziale. La classifica piange ancora per entrambe le squadre. Verona è ancora in zona retrocessione e Trento, con la vittoria di Perugia a Latina, resta ancora distante due lunghezze dalla zona playoff.
Radamès Lattari (all. Trento): “Sono tre punti importantissimi perché ci ridanno un po’ di morale e fiducia nei nostri mezzi dopo la sconfitta di Taranto. Era importante ripartire subito con una bella prestazione e ci siamo riusciti contro una delle squadre più in forma del campionato. Oggi la nostra battuta e Winiarski in generale sono state le nostre armi in più”.
Angelo Lorenzetti (all. Verona): “La nostra squadra ha ancora degli equilibri precari e difficilmente riusciremo a trovarli da qui alla fine del campionato. Abbiamo pagato i nostri evidenti problemi in ricezione, dove Sorcinelli deve sempre svolgere un super lavoro per coprire più campo possibile. L’unico rammarico è aver regalato il secondo set a Trento, con troppi errori in battuta e quell’attacco out di Howard nel momento decisivo”.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA – ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 1-3 (28-26, 22-25, 21-25, 21-25)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Raymaekers 4, Paparoni 13, Bartoletti 1, Dennis 9, Santana 6, Trimarchi, Sintini 2, Monopoli, Geric 2, Corsano (L), Miljkovic 18, Herpe 2. All. De Giorgi Ferdinando.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 14, Popp 14, De La Fuente, Jeroncic 9, Forni, Rinaldi (L), Suxho 5, Perazzolo, Gavotto 21, Meszaros 12, Bernardi. Non entrati Tiberti. All. Velasco Julio.
ARBITRI: Massimo Menghini, Simone Santi. NOTE – Spettatori 1900, incasso 8600, durata set: 28′, 25′, 24′, 27′; tot: 104′.
MACERATA – Sul 20-19 in favore dei campioni d’Italia, l’esordio di Mister Secolo con la maglia dell’Acqua Paradiso. Un giro in seconda linea per Lorenzo Bernardi, al posto di Popp; proprio come capiterà nel finale di gara, quando il buon Lollo, a freddo, con la sua ricezione perfetta piazzerà la palla sopra la testa di Suxho, per l’attacco che affonda definitivamente Macerata. Sconfitta pesante, per gli uomini di De Giorgi, maturata paradossalmente dopo un primo set che aveva messo in vetrina una squadra arrabbiata e decisa più che mai a portare a casa tre punti importanti per l’inseguimento ai play off. Parziale, il primo, chiuso ai vantaggi con un fallo a rete contestatissimo da Velasco e soci, ma sacrosanto. Dal secondo set in poi, un vero e proprio show di Montichiari: che ha saputo fare della tranquillità la sua forza, in ricezione (81% con il 56% di perfette) come a muro (15-3 per gli ospiti), e anche in attacco, dove i centrali sono risultati davvero devastanti. Nel terzo set, il libero Corsano ha lasciato il campo per un problema alla schiena. Al suo posto Trimarchi. Andrea Sala, 14 punti nello score, viene votato Mvp.
Julio Velasco (all. Montichiari): “Siamo un squadra che deve saper approfittare dei momenti in cui le formazioni che sulla carta ci sono nettamente superiori nell’aspetto tecnico, non capitano nella migliore giornata. Oggi ci siamo riusciti, merito di un gioco lineare e soprattutto della tranquillità e la fiducia nei nostri mezzi, che ci ha concesso di eccellere in tutti i fondamentali”.
Ivan Miljkovic (Macerata): “Commettiamo tanti errori, questo ci innervosisce compromettendo l’intero andamento di una partita. Serve una svolta, siamo la stessa squadra che ha vinto il tricolore, dobbiamo credere di più in noi stessi e tirarci fuori da questa situazione”.
Classifica Serie A1 TIM
M. Roma Volley 32, Sisley Treviso 32, Bre Banca Lannutti Cuneo 31, Cimone Modena 30, Copra Berni Piacenza 28, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 26, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 25, Prisma Taranto 23, Itas Diatec Trentino 23, Maggiora Latina 20, Lube Banca Marche Macerata 18, Antonveneta Padova 11, Marmi Lanza Verona 7, Tonno Callipo Vibo Valentia 6.
1 Incontro in meno: Copra Berni Piacenza, Prisma Taranto