SERIE A1 TIM, 11a GIORNATA: CUNEO CADE A TREVISO MA RESTA IN TESTA. LOTTA APERTA PER I PRIMI 8 POSTI A DUE GIORNATE DALLA FINE DELL’ANDATA
ITAS DIATEC TRENTINO – ANTONVENETA PADOVA 3-0 (25-19, 25-22, 25-23)
ITAS DIATEC TRENTINO: Heller 9, Hubner 12, Meoni, Mescoli, Nascimento 18, Winiarski 9, Gallotta 6, Bari (L). Non entrati De Paola, Della Lunga, Nemec, Mlyakov. All. Lattari Radames.
ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 1, Jago 8, Esko 2, Andrae 12, Tovo, Tamburo, Pampel 13, Kromm 6, Piscopo 8. Non entrati Baggio, Quarti. All. Schiavon Luigi.
ARBITRI: Paolo Lavorenti, Gianni Bartolini. NOTE – Spettatori 3000, incasso 22000, durata set: 25′, 29′, 28′; tot: 82′.
TRENTO – Trento ottiene tre punti fondamentali nella corsa alla Final Eight della TIM CUP A1, superando un’Antonveneta Padova che ha dimostrato di poter combattere alla pari per almeno due dei tre set giocati. La formazione trentina ha disputato una gara molto efficace nella fase di cambiopalla (Meoni, mvp, come al solito molto lucido nel gestire le sue bocche da fuoco), affidandosi poi principalmente all’ottima vena di Andrè Nascimento per quel che riguardava la fase di break point. Dopo la pausa della partita di Modena, i centrali sono tornati a far male alla squadra avversaria in primo tempo e la lettura a muro dell’Antonveneta anche solo per questo motivo è diventata decisamente più complicata. Padova, primo set a parte, ha cercato di stare a ruota affidandosi ad Andrae e Jago, vista la giornata alterna di Pampel e Kromm ma ciò non è bastato per garantirsi almeno il quarto set. La vittoria da tre punti lancia Heller e compagni al settimo posto e prepara il PalaTrento ad una sfida infuocata il giorno dell’Epifania contro Latina. Vincere in quell’occasione vorrà dire mettere un piede e mezzo nei quarti di finale della Coppa Italia. Per i veneti, viste le contemporanee sconfitte di Verona e Vibo, un ko che non fa male.
Schiavon (all. Padova): “Trento ha disputato una partita molto efficace nella fase di cambiopalla e in questo modo ci ha messo in grossa difficoltà. Primo set a parte siamo sempre stati in partita, ma la differenza l’hanno fatta Heller e Nascimento”.
Lattari (all. Trento): “E’ un buon risultato, era importante vincere per dipendere nei prossimi due turni solo dai nostri risultati. Abbiamo difeso molto bene; la nostra miglior partita in seconda linea”.
SISLEY TREVISO – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 3-1 (23-25, 25-16, 25-19, 25-19)
SISLEY TREVISO: Horstink 2, Fei 21, Vermiglio 3, Papi 6, Farina (L), Kral, Ahmed, Endres 10, Tencati 6, Cisolla 18. Non entrati Novotny, Ricci Petitoni. All. Bagnoli Daniele.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Coscione 1, Rigoni, Lasko 17, Omrcen 7, Vergnaghi (L), Guba Godoi Filho 12, Rabezzana, Curti, Abbadi 9, Garcia Pires Ribeiro 9, Oro 1. Non entrati Botto. All. Prandi Silvano.
ARBITRI: Roberto Boris, Sandro La Micela. NOTE – Spettatori 2600, incasso 14000, durata set: 33′, 23′, 25′, 24′; tot: 105′.
TREVISO – Pubblico numeroso per l’ultima del 2006 della Sisley Volley al Palaverde: d’altra parte, la classicissima contro la Bre Banca Lannutti Cuneo, primatista della classifica, non poteva non chiamare a raccolta gli adepti della pallavolo.
Inizio a strappi con Cuneo che parte forte (6-9, ace fortunoso di Giba) e la Sisley che insegue: 12-12 col muro di Vermiglio su Lasko, sorpasso orogranata 16-14 con due attacchi di Fei e un ace del palleggiatore messinese. Cuneo non ci sta e rimette la freccia grazie ad alcuni salvataggi miracolosi in difesa, conditi dalle affondate di Lasko (19-21), Bagnoli per le ultime curve del set ripropone il terzetto Ahmed-Horstink-Kral per Papi, Vermiglio e Tencati: un ace di Omrcen da il primo set point ai piemontesi (21-24), Horstink con due attacchi senza paura ricuce ma Ahmed dalla linea di battuta spara out per il 23-25.
Sisley Volley di nuovo con i titolari nel secondo parziale, tre servizi al pepe di Cisolla portano gli orogranata al primo stop avanti 8-4, Coscione perde lucidità e Prandi tenta la carta Rabezzana per la regia ma la musica non cambia col primo tempo di Tencati per il 12-8 e la diagonale di Cisolla per il 15-10.
Brebanca in apnea nella fase difensiva e i padroni di casa possono prendere il largo sul 22-13 con un Cisolla in grande spolvero: a rimettere la gara in parità una battuta out di Giba per il 25-14.
Ancora Sisley Volley in abbrivio di terzo parziale (8-4), merito di una ritrovata efficienza a muro: Tencati stampa sulla faccia di Riad il punto del 9 a 6, poi il primo tempo di Gustavo e l’ace di Cisolla fanno volare gli orogranata 16-10. La Brebanca gioca molle, lo dimostra la battuta di Riad sparata direttamente in tribuna (20-12): Lasko predica nel deserto e per i padroni di casa la strada verso il 2-1 è spianata, a indicarla è Gustavo con il primo tempo del 25-19. Partita segnata?
Giba non è di questo avviso e aiuta i piemontesi a ridestarsi nel quarto set: 6-9 col muro di Riad su Cisolla, ma la risposta della Sisley Volley, affidata a Fei, non tarda ad arrivare. Proprio l’opposto azzurro sigla con una diagonale stretta la parità a quota 9, Cisolla mette una palla impossibile sui 3 metri, il muro di Gustavo sulla pipe del connazionale Giba, il primo tempo di Tencati ed è 16-11 per gli orogranata.
Il finale è un crescendo rossiniano per la Sisley Volley, grazie alle bordate di Fei e Cisolla (sua la pipe del 18-12). Chiusura affidata ancora al Ciso che in diagonale suggella il 25-19 per il 3 a 1 finale.
Daniele Bagnoli (all. Treviso): “E’ stata una vittoria importante soprattutto per il morale della squadra, visto che venivamo da una settimana difficile e la pressione stasera era tutta dalla nostra parte. Ne è sortita una gara tecnicamente non eccelsa, ma prendere i 3 punti era fondamentale e l’atteggiamento della squadra specie dopo il primo set, con una reazione di carattere, mi è piaciuto. E’ chiaro che dobbiamo ancora fare dei passi in avanti, ma aspettiamo anche di trovare la giusta condizione. Questi sono punti davvero pesanti ottenuti contro la prima della classe, ci permettono di andare a Modena senza l’acqua alla gola.”
Alberto Cisolla (Treviso): “La Sisley c’è e la partita di questa sera l’ha dimostrato: questo è un periodo di alti e bassi dal punto di vista del rendimento, dobbiamo imparare a convivere con questa situazione e provare a non mollare mai dal punto di vista della concentrazione, come accaduto contro la Brebanca. Poi, il pubblico ci ha dato una mano a riprendere confidenza con la partita dopo il primo set”.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Prestazione estremamente negativa da parte nostra; forse i nostri demeriti vanno al di là dei meriti della Sisley Volley. Dopo un primo set in cui avevamo battuto bene, mettendo in difficoltà la ricezione avversaria, abbiamo mollato proprio in difesa e non ci siamo più ritrovati. Adesso concentriamoci sui prossimi due impegni, la trasferta di Coppa e soprattutto la partita in casa contro la Lube”.
MAGGIORA LATINA – COPRA BERNI PIACENZA 2-3 (20-25, 27-25, 25-21, 20-25, 13-15)
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Bendandi, Fortunato 9, Mattera 4, Vissotto Neves 19, Mattioli 14, Grbic 11, Zanuto Iorio 5, Cipollari, Bjelica 18. Non entrati Cricca, Damaro. All. Gulinelli Flavio.
COPRA BERNI PIACENZA: Marshall 21, Botti 6, Grbic 3, Santos Dutra (L), Zlatanov 15, Simeonov 18, Cozzi 4, Cruz Goncalves, Bovolenta 6. Non entrati Dunnes, Koch, Manià. All. Dall’olio Francesco.
ARBITRI: Fabrizio Saltalippi, Vito Sante Achille. NOTE – Spettatori 1800, incasso 9300, durata set: 27′, 27′, 30′, 24′, 18′; tot: 126′.
LATINA – La città ha risposto e i 12 uomini di Gulinelli chiudono il 2006 regalando un punto al proprio pubblico. Un palazzetto pieno come sempre ha accolto la Maggiora Latina con applausi ed entusiasmo, una squadra che si impegna anche nel sociale e nella solidarietà. Oggi infatti, prima del fischio d’inizio della partita, è stato consegnato dal DG Rondoni e dal promotore del progetto “Doniamo acqua a chi non ce l’ha”, Maurizio Latelli, un assegno al rappresentante AMREF. La somma è finalizzata alla costruzione del pozzo in Africa “Top Volley Latina”.
Ottima la partenza della Maggiora Latina, con capitan Grbic in campo, che si porta sul 6 – 2 sulla Copra Piacenza con determinazione e voglia di dimenticare la buia prestazione di Roma. La concentrazione dura poco e qualche errore di troppo ne evidenzia i limiti di tenuta. Il Piacenza ne approfitta e si porta sul 12 pari per chiudere al time out in vantaggio 12 a 14. Latina non riesce più a costruire il gioco e Guilinelli è costretto a cambiare Mattera, Vissotto e Zanuto ma la buona prestazione di Mattioli (al termine votato MVP) e Bendandi non permette il recupero del set ormai deciso. Piacenza si aggiudica il 1° set 20 a 25.
Secondo set con Piacenza sempre in vantaggio e Latina che continua a commettere troppi errori. Marshall e Simeonov bucano continuamente il muro nemico. Allo strapotere iniziale degli uomini di Dall’Olio si oppongono i soli Mattioli e Grbic… Ma non basta. A metà set, Latina reagisce portandosi sul 13 pari. Piacenza non molla in attacco e a muro. Discontinua Latina, attenta e precisa Piacenza che si riporta 20 a 23. Ma un grande e ritrovato Mattioli, con la sapiente regia di Bendandi, fanno esaltare il pubblico di casa. Parità 25 a 25, e con Vissotto si chiude il secondo set sul punteggio 27 a 25 per Maggiora Latina.
L’inizio del terzo set è all’insegna del ritrovato Bjelica che porta la Maggiora in vantaggio sul primo parziale 8 a 7. Set in sostanziale equilibrio e gli errori li commette anche Piacenza che lascia 2 lunghezze di vantaggio a Latina. Set tirato e nessuno vuole mollare, punto su punto Latina, con Mattera più incisivo, si porta sul 22 a 20. Il 23° punto è un bel muro di Fortunato su attacco di Simeonov e la battuta punto di Mattera porta Latina sul 24 a 20. Piacenza non si ritrova più e il 25° punto set è chiuso da un altro bel muro di Vissotto.
4° set con Dall’Olio evidentemente preoccupato. Latina in vantaggio 8 a 7 al primo time out. Il Palabianchini non è un campo facile per nessuno e Piacenza se ne sta rendendo conto. e si porta meritatamente in vantaggio 15 a 20. Latina sembra ancora in grado di reagire ma Vissotto commette qualche errore di troppo e Piacenza allunga 17 a 22. Un errore in battuta di Botti permette il recupero della Maggiora Latina che si porta a 3 lunghezze di distacco ma non riesce ad impedire che Piacenza si aggiudichi il set 20 a 25.
5° set da lotteria, ambiente infuocato, pubblico che incita la propria squadra a ritrovare se stessa. Piacenza ordinata e pungente. Latina non molla e gioca fino al 10 pari senza cedere, punto su punto. All’errore in attacco di Vissotto risponde l’errore di Marshall che si riscatta subito dopo portando Piacenza 10 a 12. Bjelica , due attacchi punto per il 12 pari. Errore in battuta di Mattioli, errore in attacco di Grbic e il set viene chiuso da Piacenza 13 a 15.
Luigi Goldner (Dirigente Latina): “Ho visto una squadra grintosa e determinata, con qualche calo di concentrazione. Peccato, abbiamo sfiorato il colpaccio. Terminiamo questo 2006 comunque con un punto conquistato con una squadra molto forte”.
Francesco Dall’Olio (All. Piacenza): “Abbiamo avuto qualche difficoltà nella battuta. Latina ha giocato una buona partita ma i miei ragazzi hanno dimostrato più continuità di gioco. Due punti sono per noi fondamentali per la classifica”.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-1 (25-20, 25-17, 20-25, 25-19)
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 10, Popp 11, De La Fuente, Veres 7, Jeroncic 8, Forni, Rinaldi (L), Suxho Donald 7, Perazzolo 3, Gavotto 13, Meszaros 16. Non entrati Tiberti. All. Velasco Julio.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Ravellino Manuele 15, Shittu 7, Fantin 1, Vieira De Oliveira 3, Ferraro (L), Polidori 3, Diaz Mayorca 6, Dehne, Bravo 11, Barone 2, Divis, Cicola 10. All. De Rocco Stelio.
ARBITRI: Stefano Cesare, Giampiero Perri. NOTE – Spettatori 2500, incasso 6400, durata set: 25′, 21′, 25′, 27′; tot: 98′.
MONTICHIARI – L’Acqua Paradiso riscatta la brutta sconfitta della scorsa giornata a Cuneo, vincendo per 3-1 contro Vibo Valentia, che ha sofferto più del dovuto soprattutto in ricezione.
Montichiari scende in campo con la formazione già collaudata nelle scorse due giornate di campionato.
Il primo set parte all’insegna dell’equilibrio fra le squadre fino al primo time out tecnico finito sul 8-6 per Montichiari. La squadra di casa inizia a prendere le distanze dall’avversaria e grazie alle velenose battute di Meszaros (2 ace nel 1°set, 1 nel 2°) giunge indisturbata sul 16-8. Vibo cerca di reagire, cambiando la linea di attacco inserendo in campo Cicola e Diaz. Il gioco calabrese migliora, ma la ricezione continua a soffrire (27% di perf.) grazie alla buona battuta monteclarense. Montichiari chiude il primo set sul 25-20.
Il secondo set ricalca il primo: inizio punto su punto fino sul 14-12, poi Vibo inizia a soffrire per le battute di Montichiari ed è costretta a giocare un gioco prevedibile. La squadra di Velasco ne approfitta (6 muri) e conquista il set sul 25-17.
Nel terzo set Vibo insegue la squadra di casa fino al 13-13 e conquista il 2° time out tecnico sul 14-16. La Tonno Callipo governa la partita e prende un vantaggio di 5 punti su Montichiari, grazie anche a tre “mani-fuori” consecutivi di uno scatenato Cicola. Montichiari cerca di accorciare le distanze, ma Vibo è inarrestabile e chiude il terzo set sul 20-25.
Il quarto set si apre con i colori giallo-rossi fino sul 1-5, quando Velasco chiama il time-out e catechizza i suoi, che rientrano in campo con un’altra mentalità. Infatti, dopo aver raggiunto gli avversari sul 7 pari, conquistano il primo time out tecnico sul 8-7, si mantengono davanti gli avversari e sul finale si scatenano, chiudendo il set sul 25-19.
Migliore in campo dell’Acqua Paradiso, Domotor Meszaros.
Stelio De Rocco (All. Vibo Valentia): “Abbiamo avuto una prestazione altalenante, non siamo riusciti a reagire nel modo giusto già dal primo set. Nel terzo set siamo riusciti a concentrarci e si è vista la differenza. Dobbiamo cercare di trovare sempre quell’equilibrio che ci permette di giocare così.”
Andrea Sala (Montichiari): “È stata una partita non facile. È andata bene per i primi due set poi siamo calati molto ed è uscita Vibo. Siamo riusciti, però, a riprenderci il quarto set, quindi tutto sommato è andata bene”.
PRISMA TARANTO – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-0 (25-19, 25-17, 25-19)
PRISMA TARANTO: Vicini (L), Patriarca 11, Castellano, Nuti Marco, Vulin 9, Felizardo 9, Granvorka 12, Rodrigues 21. Non entrati Ricciardello, Pavan, De Palma, Sequeira. All. Di Pinto Vincenzo.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Raymaekers 3, Paparoni, Bartoletti, Dennis 9, Santana 4, Trimarchi, Sintini, Monopoli, Geric 5, Corsano (L), Miljkovic Ivan 15, Herpe 3. All. De Giorgi Ferdinando.
ARBITRI: Giorgio Gnani, Omero Satanassi. NOTE – Spettatori 1900, durata set: 26′, 22′, 26′; tot: 74′.
TARANTO – La Prisma firma il suo terzo 3-0 consecutivo e mette nei guai i campioni d’Italia della Lube Banca Marche Macerata, che si arrende all’efficienza in servizio dei tarantini, balzati al settimo posto in classifica.
La partenza della Prisma è contratta: Miljkovic e Geric costruiscono il primo break (1-4) per la Lube, ma il black out dei locali dura poco perché la ricezione di Taranto riprende a recuperare palloni e Nuti può contare su un Anderson che invano Rodrigao tenta di fermare a muro: la Prisma recupera e passa avanti 6-5 per poi allungare 11-7 con un muro di Vulin che sbarra la strada a Dennis. Un gap che la Prisma tiene fino al secondo time-out tecnico sul 16-11, grazie a Patriarca, ma sopratutto a Granvorka che attacca col 100%, e ad un servizio che fa soffrire i campioni d’Italia. De Giorgi prova a richiamare i suoi sul 20-13, ma c’è poco da fare: allora va fuori Sintini per Monopoli (mentre Di Pinto concede una parentesi a Castellano), ma ormai il primo set è sui binari tarantini.
Nel secondo parziale viene fuori Macerata: cresce Dennis, che aveva chiuso il primo set col 30% d’attacco, e un muro di Rodrigao vale il primo vantaggio marchigiano: 7-8. La contesa è equilibrata e avvincente: Taranto punta molto sul servizio dei suoi uomini migliori, Macerata ha un ritrovato Dennis. Ma il muro della Prisma cresce (16-13) e De Giorgi toglie Sintini e Herpe per Monopoli e Paparoni. La mossa non sortisce effetti perché gli ionici hanno un Anderson scatenato (15 punti finora): tre punti consecutivi, punteggio sul 22-16 e anche il secondo set è ampiamente nelle mani del team di Di Pinto.
Si riparte e Taranto resta padrona del campo: avvio fulminate, 3-0 per i rossoblù con De Giorgi che tiene in campo Monopoli. La Lube recupera con Miljkovic e Herpe, restando attaccata all’avversario che chiude avanti 8-6 sul primo time-out tecnico ma che poi scatta 16-12 sul secondo. Le alchimie di De Giorgi (entra anche Raymaekers) servono poco perché di fatto c’è una sola squadra in campo: è la Prisma che spinta dal suo pubblico e dalla straordinaria serata di Anderson, batte la Lube e conquista il terzo successo di fila.
Di Pinto (all. Taranto): “Si è chiuso uno splendido anno per la Prisma Taranto, caratterizzato dalla promozione in A1 e da queste ultime tre vittorie”.
De Giorgi (all. Macerata): “Loro hanno giocato molto bene in tutti i fondamentali. Noi evidentemente non eravamo in condizione né fisica né mentale per tenere testa a questo Taranto”.
MARMI LANZA VERONA – CIMONE MODENA 1-3 (25-22, 20-25, 20-25, 19-25)
MARMI LANZA VERONA: Biribanti 6, Boninfante, Muraguti Yared 2, Birarelli 5, Bernardi 10, Bartman 7, Sorcinelli (L), Gato 18, Howard 10. Non entrati Rigatelli, Grassi, Pes. All. Lorenzetti Angelo.
CIMONE MODENA: Tagliatti 7, Marques Fonteles, Sartoretti 3, Dos Santos Junior 15, Giombini 15, Messana (L), Bellini, Endres 15, Casoli 13, Garcia 1. Non entrati Sangiorgio, Giani. All. Bagnoli Bruno.
ARBITRI: Nicola Castagna, Matteo Cipolla. NOTE – Spettatori 2100, incasso 15000, durata set: 24′, 27′, 25′, 20′; tot: 96′.
VERONA – Vittoria netta per la Cimone Modena sul campo della Marmi Lanza Verona che dopo un primo set vinto con convinzione, non riesce a tenere testa alla formazione guidata dall’ex Bagnoli. Modena torna a casa con tre punti mentre Gato e compagni rimangono in solitaria nell’ultimo posto della graduatoria.
Bagnoli, sulla panchina di Modena, deve fare a meno di Rak (problema alla schiena) e Sartoretti, out dopo il primo set per un problema al polpaccio destro. Lorenzetti, dall’altra parte, deve rinunciare a Bontje, sostituito da Birarelli.
Nel primo set Verona gioca punto su punto con gli ospiti. Bernardi e compagni danno l’impressione di poter contenere gli attacchi di Murilo e compagni. I ragazzi di Lorenzetti riescono a recuperare due punti di svantaggio prima del secondo time out tecnico (13-15) pareggiando i conti sul 19 a 19. Gato firma il vantaggio scaligero (20-19) poi Howard sigla il più due (22-20). Verona mantiene il vantaggio e il cubano Gato schiaccia la palla del 25 a 22.
La Marmi Lanza sembra viva più che mai. Ma nel secondo set la rotta viene invertita. Al primo time out tecnico i gialloblù di Bagnoli conducono di un punto (7-8) prima di allungare sul punteggio di 8 a 12. Verona cerca il recupero (14-15) ma contro l’attacco modenese, Gato e compagni faticano più del previsto. La Cimone allunga nel finale di set che si aggiudica senza problemi per 20 a 25.
Stesso risultato finale anche nel terzo set con i modenesi subito avanti. Già al primo time out tecnico il vantaggio si fa consistente (4-8); accorcia le distanze Gato con due schiacciate consecutive (9-10) ma le alzate di Ricardo, votato a fine match miglior giocatore in campo, fanno la differenza. Bartman entra al posto di Biribanti, ma la sostanza non cambia. Alla fine, è nuovamente 20 a 25.
Il quarto set legittima il vantaggio conquistato fin qui da Modena. Verona non ce la fa a tenere il ritmo della formazione ospite che gestisce bene il proprio gioco lasciando poco spazio ai tentativi di recupero scaligeri. Il set si chiude sul 19 a 25 e i tre punti che prendono la strada di Modena.
Marlon (Verona): “Nel primo set abbiamo giocato bene e giocando alla pari siamo riusciti a tenere testa a Modena. Nei successivi tre set abbiamo subito più del dovuto nelle prime azioni; la differenza è stata qui con la nostra squadra che non è mai riuscita a rimontare gli svantaggi accumulati”.
Giombini (Modena): “Noi abbiamo fatto una buona partita, lasciando poco spazio alle rimonte di Verona. Quella di Lorenzetti è una squadra che ha evidenziato alcuni problemi che di conseguenza si sono riflessi sul campo”.
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA – M. ROMA VOLLEY 1-3 (22-25, 20-25, 25-22, 23-25)
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Lebl 6, Bucaioni 1, Vujevic Goran 17, Sottile 1, Saraceni 1, Di Franco 5, Pippi (L), Swiderski 15, Stokr 19. Non entrati Lipparini, Braga, Perez. All. Zanini Emanuele.
M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 13, Henno (L), Savani 15, Tofoli Paolo 2, Zaytsev, Molteni 10, Rosalba, Hernandez 22, Kooistra 11, Semenzato 1. Non entrati Gatin, Romero. All. Serniotti Roberto.
ARBITRI: Luciano Gaspari, Massimo Cinti. NOTE – Spettatori 2300, incasso 7300, durata set: 25′, 22′, 24′, 30′; tot: 101′.
PERUGIA – Quinta sconfitta consecutiva, ennesima sfida degli ex lasciata agli ex, la RPA-LuigiBacchi.it avrà diverse richieste da inoltrare al nuovo anno. Di sicuro stavolta non è bastato neanche reagire. Roma, partita volando grazie agli errori di Perugia è stata ridimensionata quando i biancorossi hanno iniziato la rimonta. Ma niente da fare nemmeno stavolta. Hernandez e company hanno portato a casa bottino pieno grazie al 3-1 messo a segno in exstremis. E ora l’obiettivo Coppa Italia sarà una vera missione.
Primo set a Roma, che sfrutta una migliore incisività dei suoi attaccanti. Bene Mastrangelo, Savani e la vecchia conoscenza Osvaldo Hernandez (alla fine sarà il miglior realizzatore). Perugia invece è altalenante e paga i punti mancati di Swiderski: 22-25.
Si torna in campo, ma il risultato non cambia. Roma gioca la sua partita (Savani si permette 8 punti) mentre la RPA-LuigiBacchi.it sbaglia tanto, dietro come davanti, nonostante l’innesto di Saraceni per Swiderski. In più perde per strada Stokr e Vujevic, ridotti in percentuali non degne. Mentre Roma in attacco chiude con il 62% e si porta a casa anche il secondo parziale, 20-25. A questo punto Zanini fa quello che il regolamento permette ma che raramente si vede fare. Chiama tutti i suoi giocatori e li porta nello spogliatoio. E i tre minuti a disposizione Perugia li passa da sola, a cercare di cambiare la partita. Indubbiamente compromessa.
I risultati si vedono subito. 4-1 per Lebl e compagni che amministrano il vantaggio e stavolta sul finale chiudono le palle che scottano riaprendo la partita. Il peso di Stokr si fa sentire, Vujevic e Swiderski (67% in attacco) sono determinanti e niente è impossibile.
Il quarto set è una lotta, che Vujevic combatte alla grande, trascinando i compagni. E nonostante l’ace di Molteni che porta avanti Roma 18-15, Perugia reagisce pareggiando i conti. Colpo su colpo fino al 22 pari. Poi due errori di Perugia, ancora una volta sul finale, risultano fatali e a chiudere ci pensa Hernandez, che però da quest’anno gioca a Roma. 25-23 e 3-1.
MVP: Paolo Tofoli
Emanuele Zanini (all. Perugia): “Siamo partiti agonisticamente tardi e nei momenti decisivi commettiamo ancora tanti errori”
Cristian Savani (Roma): “I primi due set siamo stati superiori, poi è stata dura. Ma vincere è un passo importante verso l’ingresso in Coppa Italia”.
Classifica Serie A1 TIM
Bre Banca Lannutti Cuneo 26, Copra Berni Piacenza 24, Cimone Modena 21, Sisley Treviso 21, M. Roma Volley 20, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 20, Prisma Taranto 17, Itas Diatec Trentino 17, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 16, Maggiora Latina 16, Lube Banca Marche Macerata 14, Antonveneta Padova 11, Tonno Callipo Vibo Valentia 6, Marmi Lanza Verona 2.
PROSSIMO TURNO (Serie A1 TIM 12ª giornata andata)
Sabato 6 gennaio ore 18.00
Itas Diatec Trentino – Maggiora Latina
Tonno Callipo Vibo Valentia – M. Roma Volley ORE 18.10 DIRETTA SKY SPORT 2
Domenica 7 gennaio ore 18.00
Bre Banca Lannutti Cuneo – Lube Banca Marche Macerata ORE 18.05 DIRETTA SKY SPORT 2
Antonveneta Padova – Copra Berni Piacenza
Prisma Taranto – Acqua Paradiso Gabeca Montichiari
Cimone Modena – Sisley Treviso
Lunedì 8 gennaio ore 20.30
RPA-LuigiBacchi.it Perugia – Marmi Lanza Verona DIRETTA SKY SPORT 2