“Ci divertiremo ancora”. Il filo conduttore della presentazione della nuova Caloni Agnelli è tutto qui. La rivelazione della scorsa stagione, tanto da arrivare ad un soffio dalla finale per la Superlega, sogna di ripetersi e poi migliorare.
Quel “miglioramento” globale che per Bergamo passa dalla società e giunge ad un roster assai competitivo che ripartirà da Igor Jovanovic e dal nuovo capitano Sjoerd Hoogendoorn, dalle bande Dolfo e Pierotti, dai centrali Valsecchi e Cargioli e dal tandem di liberi Innocenti-Franzoni, ma anche da una serie di alternative di primo livello che garantiscono freschezza e qualità. In un quartiere generale di Pentole Agnelli a Lallio davvero gremito, si è percepito nella maniera più genuina tutto il rinnovato entusiasmo per la stagione che partirà il 24 settembre con la sfida al Palasport contro Lagonegro.
“Stiamo continuando la nostra crescita – attacca il presidente Nicola Caloni -, siamo partiti con il piede giusto nell’intenzione di poter contare su una squadra capace di abbinare bel gioco e risultati. Abbiamo apportato qualche correttivo ed è importante notare come, in questa prima fase, si siano subito notati impegno, partecipazione e serietà”. Non poteva che essere sulla stessa linea, l’altra metà del cielo rossoblù, che -come da prassi – unisce la giusta serenità all’ambizione: “Ripartiamo – sottolinea Angelo Agnelli – con la voglia di divertirci e con l’obiettivo di portare ancora tantissimi tifosi al palasport. La squadra ci fa ben sperare e il binomio con la nostra gente, che spesso è stato il valore aggiunto la scorsa stagione, deve diventare ancor più saldo”. Ad aprire le danze tuttavia ci aveva pensato Nuccio Longhi, presidente onorario dell’Olimpia, ma soprattutto un pezzo di storia dello sport cittadino che non ha voluto far mancare il proprio supporto: “Bergamo è una città per la pallavolo – rileva -, lo si è capito ancora una volta lo scorso anno vista la grandissima affluenza di tifosi, entusiasti per il grandissimo campionato. Siamo stati abituati bene dunque ci attendiamo ancora qualcosa di importante”. Tra le tante novità in casa Caloni Agnelli tuttavia spicca la figura-cardine nell’organigramma, il direttore generale Amedeo Amadeo: “Il fascino dell’Olimpia, il richiamo di due imprenditori guidati dalla passione come Caloni ed Agnelli e il sapore unico di una sfida nella quale si vuole raggiungere il massimo obiettivo: questi tre elementi mi hanno convinto ad abbracciare questa realtà. Sono rimasto stupefatto dalla professionalità, l’impegno e la forza d’animo dello staff e dei ragazzi: tutto ha radici profonde, che si ritrovano nell’oratorio di Borgo Palazzo, laddove questa società è nata. Un grazie a tutti ed in particolare ai volontari, essenziali con la loro opera e la costante presenza”. A proposito di campioni e di traguardi raggiunti, ciliegina sulla torta del rendez-vous, il numero uno del Coni Provinciale Lara Magoni, ex sciatrice e medaglia d’argento ai Mondiali di sci di Sestriere ’97: “Davanti agli sportivi – osserva – mi alzo sempre in piedi, è una forma di rispetto. Voglio ringraziare Caloni ed Agnelli per il loro coraggio d’investire costantemente nello sport ed in particolare nel settore giovanile (rappresentata nell’occasione dalla formazione neo promossa in serie C ndr) che oggi si traduce nel consorzio One Team. Lo scorso anno siete stati meravigliosi, l’augurio è quello di andare ancora più in alto”. La parola-chiave però la dirà il campo e l’unità d’intenti è facilmente percepibile anche dai concetti espressi da coach Graziosi (“L’approccio alle gare dovrà cambiare. Siamo stati bravissimi a costruirci una reputazione importante, adesso contro di noi battaglieranno tutti con il coltello tra i denti. Magari non arriveremo in Superlega, ma lavoreremo ogni giorno per raggiungere il massimo”) e dal nuovo capitano Hoogendoorn (“sarà un campionato più difficile, le avversarie ci conoscono e noi dovremo alzare ulteriormente il nostro livello”).
Tante voci per un solo coro, per vivere un nuovo percorso intenso e che veda nuovamente Bergamo protagonista nella seconda serie nazionale. Con la testa bassa, ma con lo sguardo sempre puntato verso l’alto.