Si è avvicinato al mondo della pallavolo poco più che ragazzino, adesso è un uomo, è un’eccellenza della sua città ed è una certezza professionale per l’Argos Volley Sora: lui è Stefano Frasca, scoutman al suo quinto anno di esperienza ufficiale. Giunge così la conferma nel ruolo di un sorano doc, una delle tante vittorie che la società di patron Giannetti ha portato a termine, credendo nel talento di un giovanissimo volsco, dandogli la possibilità di imparare la difficile “arte” della scoutizzazione – per circa due anni, infatti, Stefano ha affiancato umilmente l’allora scoutman Francesco Oleni – e poi consentendogli il debutto in cadetteria nel 2013. Frasca ha rispettato ogni più rosea aspettativa, guadagnandosi stima e rispetto da tutto l’ambiente e diventando così una sicurezza per i suoi compagni di viaggio dello staff tecnico, l’uomo su cui fare affidamento ad occhi chiusi per dati e statistiche. Stefano ha conservato il suo posto lavorando con zelo anche in SuperLega e dopo l’esordio nella massima categoria della passata stagione, continuerà anche per questa a produrre dati e cifre indispensabili ai fini di allenamenti e preparazione gare.
“Sono molto soddisfatto e contento di questa riconferma perché è la dimostrazione tangibile della fiducia che la società ripone in me – spiega il giovane scoutman. Quello fatto fino ad oggi, insieme, è stato un percorso piuttosto lungo, costellato di gratificazioni e possibilità di puntare a crescere sempre meglio. Sono entrato nella famiglia Argos appena ragazzino, e vista la mia giovane età, questo ruolo rappresentava una bella responsabilità, davvero molto importante. Mi sono dunque messo a lavoro, testa bassa, impegno e con tanta caparbietà; ho capito che potevo farne un mestiere, il mio, perché non avevo niente di meno agli altri scoutman. La fiducia si guadagna lavorando tutti i giorni e bene, e la dimostrazione di essermela piano piano guadagnata è anche il feedback degli allenatori, sempre positivo. Non c’è stato un coach, infatti, con cui non mi sono trovato bene, quindi di conseguenza il lavoro è filato sempre abbastanza liscio. C’è un bel rapporto anche con la proprietà, con cui si è instaurata una relazione di amicizia, fondata soprattutto sul rispetto e sulla stima reciproci. Il mio lavoro non cambia come modalità di esecuzione tra la SuperLega e la serie A2, è invece la mole ad essere notevolmente aumentata, e questo è uno stimolo aggiuntivo a fare bene, a dimostrare di saper sostenere un carico maggiore sempre con serenità. Per la prossima stagione non posso che aspettarmi belle cose. La squadra è stata migliorata in generale e per questo voglio fare i complimenti alla proprietà, la quale ha profuso moltissimo impegno nel portare qui, a Sora, atleti che abbiamo fortemente voluto e che osservavamo da tempo. Quello del mercato è stato un ottimo lavoro collettivo, con lo staff tecnico che individuava dei soggetti adatti a sposare bene il progetto societario, che rispecchiano le nostre esigenze, e con il vertice del club che si è adoperato per portarli a Sora. Abbiamo dato vita ad una compagine di giovani, ma con la giusta esperienza, in quanto hanno un buon bagaglio alle spalle e sono sicuro che con il duro lavoro riusciranno a fare bene per loro, per i tifosi e per la società che lo merita tanto perché, da sempre, allestisce roster competitivi, all’altezza della categoria. Quest’anno abbiamo con noi anche coach Barbiero che è arrivato a Sora pieno di energia. Ripone molta fiducia in noi, ha apprezzato il nostro lavoro e chi ha coinvolto particolarmente. Non possiamo che esserne contenti perché se in uno staff regnano affiatamento e collaborazione si raggiungono certamente grandi risultati”.
Cristina Lucarelli – Biosì Sora