Si avvicina l’ora X per la Delta Group Porto Viro. Sabato 8 ottobre alle ore 20.30 i nerofucsia faranno il loro esordio nel campionato di Serie A2 Credem Banca sul campo della Tinet Prata di Pordenone. Subito un avversario scomodo, i Passerotti friulani – neopromossi in categoria – hanno già dato filo da torcere a Porto Viro in preseason e si sono ulteriormente “rinforzati” nelle ultime settimane con il ritorno dei suoi due campioni d’Europa U20, il palleggiatore Mattia Boninfante (figlio di Dante, tecnico dei friulani) e lo schiacciatore Luca Porro.
Anche la Delta Group, però, sabato potrà schierare i suoi Azzurri d’oro, Riccardo Iervolino in campo e coach Matteo Battocchio in panchina. Proprio il tecnico torinese ha presentato la sfida del PalaPrata in conferenza stampa: “È una gara delicata non solo perché è la prima, ma perché giochiamo contro una squadra molto forte. Credo che Prata sarà una delle rivelazioni del campionato, sono temili in battuta, hanno un sistema di copertura efficace, difendono e sono bravi a costruirsi occasioni in rigiocata anche sulle spalle sporche. Insomma, è una formazione che si esprime ad alto livello in ogni parte del campo e ci metterà alla corda dal punto di vista dell’intensità. Mi aspetto una partita complicata e con tante difficoltà, per provare a fare punti e smuovere subito la classifica sarà fondamentale ricevere bene, ma soprattutto dobbiamo essere forti nello spirito, essere uomini forti prima ancora che giocatori forti”.
Per Battocchio sarà una “prima” diversa dalle altre: “Sono arrivato qui solo da pochi giorni, sto facendo tutto un po’ di corsa e non c’è ancora stato modo di lasciarsi andare alle emozioni, che per me sono una componente fondamentale. Ma sono sicuro che l’adrenalina salirà nelle prossime ore. Che Delta Group ho trovato al mio ritorno? In preparazione sono stato in contatto costante con i miei collaboratori, sono estremamente soddisfatto del lavoro che ha fatto lo staff. Ora come ora, stiamo recuperando tutti giocatori e vedo la squadra crescere in allenamento. I ragazzi ci stanno mettendo intensità, voglia, attaccamento alla maglia e condividono l’idea di percorso che stiamo portando avanti. Non mi accontento però, so che possiamo fare ancora qualcosa di più. Abbiamo delle attenuanti ma non dobbiamo fermarci a guardarle, a pensare a ciò che non è, dobbiamo fare quello che possiamo fare”.
In chiusura, una carrellata sugli exploit delle Nazionali azzurre e in particolare del gruppo U20 che Battocchio ha portato sul tetto d’Europa: “Abbiamo ottenuto un risultato straordinario e gran parte del merito va dato ai ragazzi, per quello che hanno messo in campo e che hanno trovato dentro di loro. A livello generale, la Federazione sta facendo un grande lavoro, il Direttore Tecnico Velasco ha dato a tutti gli staff delle linee guida molto precise sulla metodologia di allenamento sia a livello tecnico che fisico, con l’obiettivo di trasformare i ragazzi usciti dal settore giovanile in giocatori ‘autonomi’. Nel nostro Paese c’è la tendenza a guardare troppo i difetti, ma i talenti in Italia ci sono e ora hanno lo spazio giusto per crescere,. Il segreto di questi successi è uno e uno soltanto: tanto lavoro. Solo con il lavoro puoi ottenere risultati e ambire a traguardi importanti. Ed è una mentalità che stiamo cercando di avere anche qui a Porto Viro”.