Ravenna-Piacenza 3-0
(25-16, 25-17, 25-21)
BUNGE RAVENNA: Lyneel 7, Bossi 5, Spirito 2, Van Garderen 10, Ricci 11, Torres 14, Goi (L); Marchini. Ne: Calarco, Kaminski, Leoni, Raffaelli, Grozdanov. All.: Soli.
LPR PIACENZA: Clevenot 5, Yosifov, Hernandez 14, Parodi 2, Alletti 4, Hierrezuelo 5, Manià (L); Di Martino 1, Papi 1, Tzioumakas, Cottarelli. Ne: Marshall, Zlatanov (L), Tencati. All.: Giuliani.
ARBITRI: Piana di Modena e Tanasi di Siracusa.
NOTE – Ravenna: bs 10, bv 4, errori 12, muri 5; Piacenza: bs 13, bv 2, errori 13, muri 4. Spettatori: 3000 (incasso 9700 euro). Durata set: 23’, 25’, 27’ (tot. 75’). Mvp: Ricci.
Una meravigliosa Bunge strapazza la LPR, abbattendola in soli tre set davanti ai tremila spettatori del Pala De André, che hanno riempito di entusiasmo e calore il palazzetto, rispondendo così nel modo migliore alle promozioni del Porto Robur Costa. In pratica non c’è mai storia, con i ravennati che conducono dall’inizio alla fine la gara (Sapir match sponsor), vincendo in maniera agevole tutte e tre le frazioni disputate grazie alle giocate dell’mvp Ricci, alla lucida regia di Spirito e agli attacchi dei sempre positivi Van Garderen e Torres. Con questi tre punti la squadra di Soli raggiunge all’ottavo posto in classifica Vibo Valentia, ko in casa con Verona, con la compagnia però poco piacevole di Latina, vittorioso a Padova.
Sestetti titolari Il coach Soli recupera Spirito e lo schiera al palleggio in diagonale con Torres. Rientra anche capitan Lyneel, in banda con Van Garderen, mentre al centro giocano Bossi e Ricci (libero Goi). La Lpr Piacenza di Giuliani si presenta in campo con Hierrezuelo in regia, Hernandez opposto, Parodi e Clevenot schiacciatori, Alletti e Yosifov centrali, Manià in seconda linea. In panchina Papi, Marshall e l’ex Zlatanov, quest’ultimo a referto come libero.
Primo set Il primo strappo è della Bunge, che va sul 6-3 grazie a un errore di Clevenot, poi il ‘doppio’ al palleggio di Bossi avvicina Piacenza: 6-5. Sul suo turno al servizio Torres spinge i suoi al break di 4-0, con lo stesso portoricano che firma tre punti per il 10-6. La reazione degli emiliani è immediata e passa dalle mani di Hernandez e Clevenot: 10-8 e time out Soli. Van Garderen e Torres portano a cinque le lunghezze di distanza (13-8), Ricci addirittura a sei, con Giuliani che ferma il match: 17-11. Hernandez, colpito al volto da una schiacciata, viene sostituito da Tzioumakas. Clevenot pesta la linea per il 18-11 dei giallorossi e al suo posto entra l’inossidabile Papi. L’ace di Ricci vale il +8 della Bunge (21-13), che chiude senza affanni con Lyneel, bravo a mettere a terra la palla del 23-14 e quella, direttamente in battuta, del 25-16.
Secondo set Il primo piccolo break arriva con il diagonale out di Hernandez (8-6), ma Piacenza pareggia il conto a causa della schiacciata lunga di Van Garderen (10-10) ed effettua il sorpasso con l’ace di Hierrezuelo: 12-13. Il muro di Lyneel ribalta la situazione (14-13) e poi gli errori di Parodi e Hierrezuelo scavano un solco importante: 18-15 e time out Giuliani. Ricci non sbaglia la palla break del 20-16 e poi c’è solo la Bunge in campo, con Torres, Spirito (battuta vincente) e Ricci: 23-16. Torres decide un lungo scambio piegando il muro e Van Garderen al primo set ball realizza l’ace del 25-17.
Terzo set La Bunge prosegue sull’onda dell’entusiasmo e va subito sul 4-0 a firma di Van Garderen, per continuare il suo show con Torres: 8-1 e time out Giuliani. La LPR rosicchia quattro punti sul turno in battuta di Hernandez (8-5), Soli ferma il match e Ricci e il portoricano rispediscono Ravenna sul +7: 12-5. Il primo tempo di Bossi avvicina gli emiliani (14-9), che poi regalano con un fallo di seconda linea il 16-9. Lyneel mette tutti a tacere con il tocco del 20-13, ma Clevenot riduce a tre il gap dei biancorossi con un ace e un attacco dalla seconda linea: 20-17 e time out Soli. Il muro di Papi e un pasticcio generale portano a -1 gli ospiti (21-20), ma ci pensa Lyneel a spezzare l’incantesimo (22-20), poi è Bossi con due attacchi di fila a mettere la parola fine al match, tra l’entusiasmo dei tremila del Pala De André: 25-21.
Dichiarazioni del dopo gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Dobbiamo goderci questa vittoria, ma è tutt’altro che finita e bisogna restare sul pezzo. Siamo stati solidi e umili, sbagliando pochissimo, in particolare in ricezione, anche quando arrivavano delle bordate al servizio. Nelle ultime tre settimane, pausa compresa, abbiamo individuato la strada giusta, grazie soprattutto a un grande lavoro atletico molto faticoso. Faremo tesoro di questa prestazione, iniziando a pensare già alla prossima gara di sabato a Milano, che sarà fondamentale e molto difficile”.
Alberto Giuliani (allenatore LPR Piacenza): “Abbiamo giocato male in tutti i fondamentali, dal servizio fino all’attacco, passando per la ricezione e il muro. Quindi non si può parlare di fattore tecnico, in quanto non siamo riusciti a mettere in pratica nulla di quanto ci eravamo prefissati. Di sicuro non ci sta aiutando il calendario, con tutti questi incontri ravvicinati, ma questo non deve rappresentare un alibi in quanto la mia squadra è composta da professionisti. Ravenna non mi ha sorpreso e oggi non ci ha concesso nulla: a mio avviso merita di stare più in alto in classifica”.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini