Nell’ultimo match casalingo di regular season, la Biosì Indexa Sora è costretta ad arrendersi alla Bunge Ravenna allenata da due ex bianconeri illustri, il primo coach Fabio Soli e il suo secondo Giuseppe Patricarca. E’ 0-3 tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli” dove i volsci hanno potuto fare poco contro la compagine romagnola in forma strepitosa, tra le cui fila si sono soprattutto distinti due bombardieri come Torres e Van Garderen. Grande accoglienza per entrambi ed è proprio mister Soli ad esprimere la sua gratitudine verso una terra che lo ha amato per due anni, che ancora lo ringrazia per la cavalcata dello scorso anno in cadetteria e che non ne dimenticherà mai il lavoro svolto:
“Per me Sora è un posto speciale – spiega la guida tecnica ospite. Come ho già detto qui ho vissuto momenti fantastici con persone che ho nel cuore e che mi hanno fatto sentire a casa. In questo mondo non ne ho molta di gente così, ma parecchia è qui. Sono contento della prestazione che sono riuscito a mettere in campo perché i ragazzi sono stati molto precisi, e secondo me è il degno modo per rendere rispetto ad una piazza alla quale tengo molto. Ce n’è solo un’altra alla quale tengo così tanto, ed è Modena, e quest’anno sono riuscito a fare due belle partite in entrambi i palazzetti. Non posso che ringraziare Sora ed i miei ragazzi per lo spettacolo di sta sera. Noi siamo in un buon momento di forma dopo uno di crisi giunto dopo la vittoria di Modena, quando ci siamo chiusi nel gruppo lavorando tantissimo. I ragazzi sono arrivati alla fine della settimana stremati e preoccupati, ma ci è servito. Merito al mio staff perché credo nel lavoro che ripaga e difatti i risultati si stanno vedendo. Noi abbiamo il sogno dei Play-off e ce la mettiamo tutta. Oggi abbiamo fatto un passo molto grande, nell’ultima di campionato, poi, contro Vibo ci giocheremo tutto. Per noi ora c’è solo Vibo, fino ad oggi c’era solo Sora. La situazione è l’immediato e non voglio che i miei ragazzi pensino ad altro. Il calendario è un po’ peccaminoso perché giocare ogni 3 giorni è dura. Noi veniamo da una trasferta dura a Milano e venire a Sora non è semplice. Devo ringraziare i ragazzi che non hanno avuto una giornata di riposo ma ci stanno regalando qualcosa di importante. Essere un piccolo frammento della realtà Sorana per me è un orgoglio. Vedere un palazzetto con così tanta gente in un mercoledì sera dove gioca la Juventus non è da tutti, soprattutto quando, ad opporsi alla squadra padrona di casa c’è una formazione di media classifica come Ravenna e non Civitanova o Perugia che portano pubblico. Vedere il tifo che continua anche a fine partita è fantastico. Secondo me la città se lo merita, spero che riesca a costruire qualcosa di molto più importante, soprattutto guardando i 20 punti in classifica che non so in quanti, all’inizio dell’anno, le avrebbero detto. Sora però sta dando del filo da torcere a tutti quanti, dimostrando di non essere la Cenerentola del campionato. Complimenti alla società ed a tutti i ragazzi che si stanno impegnando tantissimo, ma anche a tutti i ragazzi che ho avuto lo scorso anno. Sono molto felice ed orgoglioso di aver incrociato il loro cammino ed aver fatto parte della loro storia”.
Per i casalinghi è il capitano, Mattia Rosso, a commentare la gara:
“Ci tenevamo a fare meglio nell’ultima in casa di campionato ma bisogna riconoscere i meriti di Ravenna che ha fatto una partita davvero precisa. Noi abbiamo dimostrato ancora una volta che in campo ci siamo, ma facciamo fatica quando disputiamo partite ravvicinate. Quando giochiamo ogni tre giorni si vede che non abbiamo forze fisiche e mentali per stare in campo bene tutti i set. Qualcosina, però, abbiamo fatto, a sprazzi si è visto un bel gioco, non ci resta che ricaricare le batterie e poi cercare di portare a casa la vittoria contro Padova. Sicuramente siamo cresciuti come squadra, anche per quanto riguarda i ragazzi che generalmente giocano meno ma che ora ci stanno dando una grossa mano. I risultati sono altalenanti ma siamo migliorati molto nel modo di stare in campo. Adesso andremo in casa della Kioene per l’ultima di campionato, sperando di guadagnare un risultato positivo e poi vediamo quali saranno gli abbinamenti. Sicuramente però vogliamo giocarcela e dare il tutto per tutto cercando di andare il più avanti possibile. Mi ha fatto molto piacere rivedere Fabio perché è collegato ad un’annata indimenticabile come quella della passata stagione. Come al solito, però, in campo è un avversario come un altro, non ci sono amici”.
Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora