La stagione si è appena conclusa con una salvezza tanto sudata quanto meritata per il Pool Libertas Cantù, già al lavoro per la prossima stagione. Dopo qualche giorno di riposo il presidente canturino traccia il proprio bilancio stagionale, che parte da doverosi ringraziamenti: “I ringraziamenti più sinceri a quanti ci hanno sostenuto in una stagione difficile come questa senza un main-sponsor e con dei costi che rispetto alla passata stagione sono ancora cresciuti. Devo poi assolutamente fare i complimenti a tutti per il finale di stagione, un finale che ha reso giustizia a un organico come il nostro che ha sempre avuto delle grosse potenzialità talvolta non espresse. Un grazie anche al pubblico che è cresciuto molto anche quest’anno e che ci ha seguito con costante entusiasmo anche nella serie vincente contro Brescia. Il tifo di gara 5 penso resterà per molto tempo nei nostri ricordi . Mi preme poi ringraziare, oltre a tutti quelli che fanno parte della nostra famiglia Libertas, Matteo Riva che ha dato un vero contributo nel coinvolgimento di sponsor e tifosi”. Cantù, sarà ancora in A2, un ambiente in cui la Libertas mantiene fascino e buon nome: “In questi ultimi giorni non sono mancate le considerazioni di grande affetto da diverse piazze italiane.I giocatori che vengono a Cantù sanno che arrivano in un ambiente serio e tranquillo che ha permesso a tanti giovani di approdare poi in Superlega e persino nella nazionale maggiore italiana, come Luca Spirito”. Cantù sarà ancora in A2 grazie alla forza di volontà del suo fondatore e presidente; la serie A però è molto impegnativa sotto diversi punti di vista: “Pur avendo superato i 35 anni di presidenza ed in un certo senso aver raggiunto penso il massimo per le mie potenzialità mi servirebbe un aiuto di qualche persona che possa reggere con me una categoria così impegnativa. La storia di Cantù è senza ombra di dubbio legata al basket ma un movimento in forte crescita come quello della pallavolo meriterebbe un aiuto”. La voglia del patron è comunque tanta e si sta già lavorando per la prossima stagione, senza perdere di vista quelli che sono i marchi di fabbrica di Cantù: “Dopo cinque stagioni di serie A2, ho ancora nel mio intimo la voglia di rimettermi in gioco ma come sempre ogni cosa però deve essere fatta in un quadro di certezze e di crescita di tutto il nostro ambiente”.