Dopo il match casalingo contro la Diatec Trentino degli argenti olimpici Giannelli, Lanza, Antonov e Colaci, la Biosì Indexa Sora torna al lavoro per preparare un’altra gara complicata almeno quanto quella disputata domenica. Al varco sarà attesa dal Perugia dello zar Ivan Zaytsev e dunque bisogna rimettersi presto in moto ripartendo dai buoni spunti messi sul parquet del PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro gli altoatesini e cercando di gestire meglio alcune fasi di gioco cui inevitabilmente ci si ritrova faccia a faccia quando si deve battagliare con le big delle SuperLega.
Lo spiega bene coach Bruno Bagnoli che al termine della seconda giornata di regular season dichiara:
“E’ stata una partita indubbiamente difficile. Siamo stati bravi nel primo set a giocare punto a punto mentre loro battevano in maniera normale, spinti anche da un pubblico stupendo. Poi nel secondo e nel terzo set loro hanno accelerato al servizio mettendo a segno 10 ace che ci hanno mandato in difficoltà. Gotsev ha fatto una bella partita, Rosso ha attaccato bene il pallone, stiamo integrando sempre meglio il nostro opposto, anche se manca un po’ all’appello Kalinin. Adesso dobbiamo alzare il livello di gioco. Nel terzo set abbiamo sbagliato cose molto facili che, in un contesto di allenamento, raramente sbagliamo. In queste situazioni però, con questa velocità di palla, abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti. Mi riferisco soprattutto a delle palle molto facili che ci avrebbero consentito di giocare fino al punto a punto. In ogni caso sapevamo che sarebbe stato un inizio molto difficile, ma ieri abbiamo fatto un buon set e dobbiamo ripartire da lì ed essere bravi in settimana a cercare di migliorarci. Poter accogliere 4 medaglie di argento delle olimpiadi è una cosa straordinaria e penso che il pubblico abbiamo potuto apprezzare delle giocate di tutto livello, nella fattispecie quelle fatte da Giannelli che sono state veramente incredibili. Sicuramente abbiamo giovani interessanti che dovranno crescere con l’allenamento e con l’adattamento a questo livello di gioco”.
Dello stesso avviso capitan Rosso:
“E’ stata la gara che ci aspettavamo – spiega il posto 4 cuneese. Trento non ha bisogno di presentazioni mentre noi per ottenere un buon risultato avevamo bisogno di una prestazione ottima, e così non è stato. Abbiamo fatto una buona gara, è vero, soprattutto all’inizio ma con una squadra del genere ci vogliono pazienza e costanza di rendimento, altrimenti le occasioni sono poche ed è difficile batterli. Loro, dopo, si sono sciolti e quando sono avanti col punteggio giocano con ancora più facilità. Queste partite però, ci servono per capire a cosa dobbiamo ambire, dopo di che sta a noi migliorare. Abbiamo grande potenzialità a livello di squadra, anche se paghiamo un poco l’inesperienza e la nostra giovane età media. A volte, infatti, ci incastriamo in certe occasioni; dobbiamo crescere e avere una visione a lungo termine su tutto il campionato migliorando alcuni aspetti semplici che dipendono solo da noi. Gli avversari in questo momento sono fortissimi, ma arriveranno sicuramente anche i più abbordabili, contro i quali dobbiamo riuscire a fare risultato. Devo fare i complimenti al pubblico per l’afflusso e il grande sostegno: ci sentiamo la squadra di questa città, di Sora, e ne siamo orgogliosi”.
Per i bianconeri conclude il veterano Marco Santucci:
“Il risultato era pronosticabile – afferma il libero molisano – ma noi ce l’abbiamo messa tutta, soprattutto nel primo set. Negli altri due siamo un po’ calati, ma è una cosa che a una squadra come la nostra non deve accadere. Dobbiamo imparare quindi, a lottare palla su palla per non chiudere i game con così tanto svantaggio. Io ho cercato di vivere la SuperLega nel modo più tranquillo possibile e me la sto godendo giorno per giorno, perché mettersi a confronto con questi campioni è per me uno stimolo, nonostante la mia età. Da 6 anni sono a Sora, ma oggi ho avuto un brivido diverso varcando la soglia del palazzetto. Penso che dobbiamo crescere un po’ in tutti i campi, dalla ricezione che mi vede impegnato personalmente, alla distribuzione, e in tutti i fondamentali. E’ vero che i miei compagni sono tutti ragazzi giovani e sono sicuro che riusciremo a migliorarci e portare a casa qualche soddisfazione”.
Dal versante trentino giunge la replica dell’allenatore Angelo Lorenzetti e del suo assistant:
“Era importante raccogliere questo risultato per tanti motivi dice la guida tecnica. Stasera abbiamo utilizzato una formazione diversa da quella che si è vista in campo nelle ultime partite perché c’era la necessità di ottenere risposte importanti da alcuni giocatori anche in previsione del Mondiale per Club, in cui giocheremo tante partite nel giro di pochi giorni. Abbiamo e avremo bisogno di tutti ed è era quindi necessario permettere agli attaccanti di costruire un’intesa migliore col palleggiatore in un match metteva in palio una posta significativa. Siamo riusciti a gestire bene questa opportunità e anche nel momento più difficile, come il finale di primo set, non abbiamo perso la lucidità. Sono contento, possiamo guardare avanti con fiducia”.
“E’ stata una bella partita – continua coach Dario Simoni. Il nostro servizio e il nostro muro hanno fatto la differenza, ma a mio parere Sora si è battuta bene mettendoci anche in difficoltà soprattutto nel primo set. Il lavoro sul cambio palla sul quale stiamo puntando molto comincia a dare dei discreti frutti. Abbiamo ancora qualche problemino ma stiamo forzando sempre di più il gioco e i risultati cominciano a vedersi. Sono molto contento per i giocatori che di solito non hanno avuto molto spazio ma che sono riusciti a scendere in campo oggi, per esempio Antonov e Nelli, oppure Simon, rientrato dopo l’esperienza delle qualificazioni europee. Comunque siamo pronti per la partita contro Padova e poi per la Coppa del Mondo per Club”.