Profilo basso e testa alta. Tradotto: umili ma ambiziosi. Con questa colonna sonora si è presentata ufficialmente la Caloni Agnelli pronta al ritorno in serie A dopo 10 anni. Il fascino intramontabile della Sala Galmozzi, nel cuore di Bergamo, a far da cornice per un quadro che si svelerà domani con l’esordio al Palasport contro Civita Castellana.
Una lunga attesa e un’acquolina aumentata ulteriormente dall’entusiasmo e dalle parole dei protagonisti, a partire naturalmente dal presidente Nicola Caloni: “La mentalità è quella giusta, il livello di professionalità è molto alto e la nostra struttura è attrezzata per il passo in avanti verso il professionismo. Se lo meritavano anche i nostri tifosi che, sono convinto, ci seguiranno in maniera ancor più calorosa”. L’altra metà del cielo, a prescindere dalle diciture “obbligate” e legate all’organigramma è Angelo Agnelli che pone l’accento sul progetto triennale fortemente voluto: “Un investimento mirato per cercare di creare qualcosa d’importante. Abbiamo tanti ragazzi giovani, altri che sono con noi da diverso tempo. Questo è un anno zero nel quale cercheremo di affinare la nostra organizzazione, migliorarci, vincere e portare sempre più gente al palasport affinché conosca la pallavolo maschile fatta come la vogliamo”.
Una giustificata impazienza verso il taglio del nastro si percepisce in maniera eloquente anche nelle parole del direttore generale Matteo Pesenti: “Non vediamo l’ora di cominciare, di vedere la classica prima battuta e di vivere sul campo quello che stiamo costruendo nonché quelle emozioni che ci regala questo sport”con il responsabile marketing e relazioni esterne Mauro Mangialardo che, dal canto suo, si sofferma sul significato delle nuove maglie tra passato e presente. Una carezza alla Lega Pallavolo (“ho trovato una struttura magnificamente organizzata”) e un monito (“questa società deve avere obiettivi importanti, sono sicuro che tutto andrà per il meglio”) arrivano invece da parte del vicepresidente e delegato ai rapporti con le istituzioni Enrico Negretti mentre il numero uno del comitato provinciale della Fipav, Osvaldo Milesi, apre letteralmente il suo cuore: “L’Olimpia ha una grande importanza per l’ambito locale: abbiamo bisogno di serie A, di pallavolo ad alto livello e di serie A, e qui c’è tutto”. L’ideale chiusura del cerchio – prima della tradizionale passerella dei giocatori – è firmata coach Gianluca Graziosi: “Stiamo lavorando bene e con Civita vedremo i primi risultati. Ambiziosi, ma con i piedi per terra visto che, essendo il primo anno, incontreremo tantissime difficoltà. Ma sono certo che le supereremo perché i ragazzi non molleranno neppure un pallone”. E il primo tanto atteso pallone sarà in gioco domani, alle 18: l’ora della storia è sempre più vicina.