Il giorno dopo la straordinaria vittoria contro la capolista Cantù, c’è grande entusiasmo in casa Conad. E soprattutto la consapevolezza di essere una squadra in grado di lottare per le posizioni di vertice. Il primo posto dista ora solamente due punti. E rispetto a due settimane fa quando il Volley Tricolore occupava le ultime posizioni, è anche tempo di rivincite. Tenendo ben presente comunque che non si è ancora nemmeno a metà dell’opera.
 
Coach James Costi è soddisfatto della vittoria: “E’ stata una partita molto sofferta, dove nel primo set abbiamo fatto molta fatica in ricezione, mentre dopo abbiamo giocato bene e siamo sempre stati avanti nei parziali. La chiave di svolta è stato il terzo set quando eravamo sotto di molto (20-13), poi è finita 28-26 per noi. Con una rimonta del genere, psicologicamente abbiamo capito di poterla portare a casa. Si è fatto male Ludo e così ho inserito Rossatti cambiando in palleggio Beccaro e inserendo Soli. Loro hanno dato un’ulteriore svolta sia come determinazione, cattiveria e voglia di vincere sia come qualità del gioco. Rossatti ha murato e attaccato benissimo, Pietro è stato bravissimo e preciso nella distribuzione del gioco. Un set vinto insperato. Appena abbiamo sentito il sapore del sangue, per Cantù non c’è stato nulla da fare. Sono molto contento. Ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto un po’ fatica, ma la reazione è stata grandiosa e questo mi lascia ben sperare. Domenica a Reggio arriva Civita? Dicono che sia una squadra molto forte, ma sembra che lo siamo anche noi… L’infortunio di Dolfo? Faremo accertamenti, sembra non sia nulla di tragico. Abbiamo un po’ di sfortuna con le caviglie visto che si è fatto male anche Luka in ugual modo… Però questa è una squadra di cuore e abbiamo vinto anche per Ludo. I ragazzi alla fine del match come primo pensiero hanno avuto quello di chiedere come stesse…”.
 
Esprime felicità anche il direttore sportivo Giorgio Barbareschi: “Era una partita molto difficile, soprattutto dopo l’infortunio di Ludovico. C’è stata una grande risposta emotiva e tecnica: rimettere in piedi una gara in trasferta partiti sotto nel punteggio non è facile per nulla. E’ sintomo di grande forza di squadra uscire da questa difficoltà, quella che faticava ad emergere nelle prime partite anche se ero sicuro avesse in tutti i suoi effettivi. Sono orgoglioso di come hanno reagito, su un campo difficile e contro una squadra molto forte. Abbiamo guadagnato tre punti pesanti per la classifica e il morale. Dolfo? È un infortunio alla caviglia, durante un contrasto sotto rete, simile a quello di Suljagic, valuteremo in settimana con lo staff medico. Speriamo non sia nulla di grave anche perché Ludo è molto importante per noi, altrimenti valorizzeremo la rosa assolutamente competitiva come hanno dimostrato oggi gli ingressi di Rossatti, l’alternanza di Soli a Beccaro, quella tra Norbedo e Miselli. Abbiamo la fortuna e la qualità di avere giocatori in rosa in grado di fare la differenza in tutti i ruoli. Domenica arriva Civita che è una delle squadre secondo me più forte del nostro girone, ma abbiamo battuto due capoliste nonostante la brutta partenza e stiamo dimostrando di appartenere alla fascia alta della classifica. Sono sicuro che faremo bene anche contro di loro”.
 
Il man of the match è stato sicuramente Federico Rossatti che è entrato sul 20-13 per Cantù nel terzo set poi vinto da Reggio 28-26. Un Rossatti in versione Super Sayan, coi capelli ossigenati che è lo “scotto” da pagare all’esordio in serie A2 secondo le regole del gruppo. Cosa capitata un po’ a tutti in casa Conad, come l’anno scorso a Cargioli: “Una vittoria fantastica e inaspettata – dice Rossatti – Ludo si è fatto male, sembrava una partita scritta per finire nelle mani di Cantù invece è andata bene. Io non ho fatto altro che buttare benzina sul fuoco che già c’era, anche se in quel momento era un po’ spento. Ho fatto il mio e mi è riuscito. Sono contentissimo. Ma il merito è di tutti, dai titolari ai cosiddetti “panchinari”. Siamo un’unica entità, nessuno si sente inferiore a nessuno. Una vittoria di squadra, sembrano parole fatte, ma è la realtà. Ci portiamo a casa altri tre punti contro un’altra prima in classifica e vincere qui a Cantù dove c’è un tifo molto caldo è sempre difficile, quindi il valore aumenta. Voglio dedicare questa bella vittoria a mia zia che spesso ci segue, ma che ora non sta molto bene ed è in ospedale. Questa è per lei”.
 
Capitan Giulio Silva applaude i suoi: “Andare a casa con tre punti dopo come si era messa… Però analizzando la partita, ci aspettavamo un loro calo perché sarebbe stato impensabile che durassero tutto il match. Ci hanno dato la possibilità di rientrare e siamo stati bravi a sfruttarla. Eravamo sotto 20-13 e abbiamo dato dimostrazione che mai nulla bisogna dare per perso. Dobbiamo crederci sempre. Nonostante la sfortuna capitata a Dolfo che per noi è fondamentale. Ma siamo stati bravi a non demoralizzarci. Ora godiamocela e poi penseremo a domenica prossima. Fino a due settimane fa eravamo una cenerentola? Siamo partiti un po’ in sordina, ma definirci così è azzardato. Non nascondiamoci, abbiamo una buona squadra. Sapevamo che i risultati sarebbero arrivati con amalgama, fiducia e lavoro. Da capitano voglio fare i complimenti a chi è entrato dalla panchina, soprattutto a Rossatti che se li merita tutti per quanto ha dato”.