Piacenza-Ravenna 3-0
(25-19, 25-18, 25-23)
LPR PIACENZA: Clevenot 9, Tencati 6, Hernandez 17, Marshall 12, Alletti 4, Hierrezuelo 7, Papi (L); Cottarelli. Ne: Manià, Parodi, Tzioumakas, Zlatanov, Yosifov. All.: Giuliani.
BUNGE RAVENNA: Van Garderen 5, Bossi 3, Spirito 2, Grozdanov 11, Ricci 7, Torres 13, Goi (L); Calarco 1, Kaminski 1, Raffaelli 1, Marchini. Ne: Leoni, Lyneel. All.: Soli.
ARBITRI: Gnani di Ferrara e Pasquali di Ascoli Piceno.
NOTE – Piacenza: bs 10, bv 5, errori 6, muri 5; Ravenna: bs 13, bv 1, errori 7, muri 9. Spettatori: 2565 persone (incasso 12038 euro). Durata set: 22’, 23’, 24’ (tot. 69’). Mvp: Papi.

La Bunge lotta fino alla fine del match, tentando una rimonta nella terza frazione, ma alla fine deve inchinarsi alla forza di una LPR al limite della perfezione, implacabile soprattutto nella coppia formata dai cubani Marshall ed Hernandez. A Piacenza i biancorossi di casa sfruttano al massimo la loro potenza di fuoco, dimostrandosi incontrastabili soprattutto al servizio. Nonostante questo la formazione di Soli lotta e cerca di raddrizzare una terza frazione compromessa, portandosi da 21-15 a 22-21, poi sul 23-22 un errore dell’arbitro vanifica una splendida difesa di Goi, con palla in mano ai giallorossi per raggiungere il pareggio, con Hierrezuelo e compagni che poi chiudono la sfida.

Sestetti titolari Il coach Giuliani mischia un po’ le carte, puntando ovviamente sulla diagonale formata dai cubani Hierrezuelo ed Hernandez, ma cambiando molto negli altri reparti. In seconda linea, nel ruolo di libero, viene lanciato l’inossidabile Papi (poi votato Mvp), mentre al centro viene ‘sacrificato’ Yosifov a beneficio di Alletti e Tencati. Come schiacciatori ci sono Marshall e Clevenot. La Bunge invece parte con un sestetto composto da Spirito in regia, Torres opposto, Bossi e Ricci centrali, Grozdanov e Van Garderen bande (Goi libero). In panchina c’è anche Lyneel.

Primo set La LPR parte piazzando subito due muri consecutivi su Torres (4-2), poi Hierrezuelo scava un solco ancora maggiore: 8-4. Van Garderen riduce il gap di due punti (9-7) e un muro su Hernandez riporta il match in equilibrio: 11-11. Un ace dello stesso cubano rilancia i padroni di casa (13-11), che poi approfittano di un errore di Bossi e un muro di Tencati per scappare di nuovo: 19-14. Un muro di Ricci su Alletti dà qualche speranza alla Bunge (23-19), ma poi Marshall e lo stesso centrale biancorosso regalano la frazione agli emiliani (25-19).

Secondo set Una battuta vincente di Hernandez fa accelerare Piacenza (5-1), che sembra imprendibile con Tencati e lo stesso opposto: 13-6. Grozdanov riporta i suoi a -5 (13-8), ma questa volta sale alla ribalta il francese Clevenot: 16-9. Marshall e un errore di Grozdanov dilatano in modo ulteriore il gap (23-14), la Bunge abbozza una reazione con Torres (23-15), ma il divario è troppo ampio e i padroni di casa chiudono alla seconda occasione con Marshall (25-18).

Terzo set La Bunge si porta subito sull’1-3 grazie a un muro di Ricci, ma un ace di Hernandez fa mettere la freccia a Piacenza: 4-3. Tencati spinge i suoi sul 10-6, Marshall con un errore fa avvicinare i giallorossi (10-8), riscattandosi poi subito dopo: 13-8. Bossi suona la carica con un muro, venendo poi imitato da Grozdanov e Van Garderen: 16-12. L’errore di Clevenot vale il -3 (17-14), Marshall ristabilisce le distanze (19-14) e una schiacciata out di Grozdanov aumenta in modo ulteriore il distacco: 21-15. I giallorossi hanno uno scatto di orgoglio che vale un break di 4-0 a firma di Torres, Grozdanov e Ricci (21-19) e poi non si fermano, grazie ad altri due punti di fila dell’opposto portoricano: 22-21. Una chiamata affrettata dell’arbitro sul 23-22 vanifica una bella difesa di Goi, rigiocando il punto che viene vinto dagli emiliani grazie a Marshall: 24-22. Van Garderen a muro annulla il primo match ball, ma sul secondo Clevenot è spietato, mettendo a terra la palla del 25-23.

Le dichiarazioni del coach Fabio Soli: “Purtroppo siamo usciti dai soliti binari che ci avevano permesso di lottare contro qualsiasi avversario, anche i più forti della SuperLega. Dall’altra parte, è vero, abbiamo incontrato una squadra che ha messo in campo una grande continuità di rendimento, senza fare mai mancare la pressione, ma prima di tutto siamo mancati noi. Non siamo andati bene in situazioni che nel recente passato avevamo affrontato con grinta e concentrazione, trovando spesso delle contromisure. Oggi non eravamo pronti per affrontare queste situazioni e abbiamo lasciato andare con troppa facilità dei momenti di gioco in cui invece bisognava lottare. C’è mancata la voglia di soffrire tutti assieme e non do colpe ai tanti impegni ravvicinati di questo campionato: non possiamo aggrapparci alla stanchezza, in quanto avevamo di fronte una formazione con un’età media più alta della nostra. Più di questo, ha inciso l’incapacità tecnica nel cercare di contrastare Piacenza. Nemmeno l’assenza di Lyneel può rappresentare un alibi: Julien è un giocatore importantissimo per noi, ma in situazioni recenti, a Monza e contro Civitanova, abbiamo dimostrato di saper giocare di squadra, facendo fronte con la forza del gruppo alla sua mancanza”.

Luca Spirito: “Non abbiamo giocato una buona partita, abbiamo sbagliato in ogni fondamentale a partire dalla difesa per arrivare all’attacco e alla battuta. Siamo molto delusi, dobbiamo cancellare questa prestazione negativa e cercare di ripartire e tornare alla vittoria il prima possibile”.

Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini