Domani derby toscano con Siena

Ecco il derby toscano con Siena. Un derby con una scarsissima storia, forse meno sentito di tanti altri, chissà, di quelli che infiammavano soprattutto Santa Croce sull’Arno e San Miniato Basso negli anni Settanta, come pure gli asprissimi confronti con l´Use Empoli. In quel tempo c´erano anche i match di campanile con i castelfranchesi dell´Arno, ripropostisi anche in seguito. Poi arrivarono altri derby: Cus Firenze, Cus Pisa, Tomei Livorno, le gare con l´Arezzo, Prato, Massa, Grosseto e chi più ne ha più ne metta. I Lupi ci sono sempre stati, mentre gli altri, hanno ruotato. Domani tocca al Siena.

Un Siena, sponsorizzato Emma Villas, proveniente però dalla natìa Chiusi. I tempi hanno consigliato o imposto – non spetta a noi dirlo – di trasferirsi laddove c’è maggiore visibilità e così, domani pomeriggio, i conciari si ritroveranno, indirettamente, di fronte la squadra figlia di un´unione sportiva fra la cittadina di Chiusi e la Città col Palio più bello del mondo, per un confronto in programma alle 16.

“C’è chi si sposta da una città all’altra – faceva notare, ieri sera al PalaParenti, un attempato tifoso della Curva – ed anche i Lupi, in tempi non sospetti, avevano ricevuto accorati inviti da Firenze e Pisa, oppure c’era stata qualche altra piccola tentazione, ma l’idea – in 23 anni in giro per la Toscana in attesa del palazzetto a Santa Croce, di grossi sacrifici, di rinunce e di umilianti richieste per la società, per ottenere ospitalità – è sempre stata quella, ferma e decisa, di resistere ad oltranza, di non mollare mai, per avere un giorno il palasport a Santa Croce, senza distaccarsi dal paese di nascita. Questo è senso di grande appartenenza al territorio, un marchio di fabbrica, un dare un senso alla nostra storia ed è probabilmente tutto questo, che ci ha differenzia da tanti altri, facendoci restare uniti”.

Ed ora via al derby con la Emma Villas Siena, secondo le cui fonti ufficiali “Santa Croce è una delle squadre più forti del campionato e dispone di giocatori di qualità”.

Per quello che sarà un match impegnativo e sentito, dal grande valore anche per la classifica del girone bianco del campionato di A2, coach Paolo Tofoli, schiererà questa formazione iniziale: Fabroni-Padura Diaz, Patriarca-Spadavecchia, Vedovotto, Russomanno e Cesarini libero. A disposizione in panchina: l’ex “lupo” Noda Blanco, Gradi, Cannistrà, Di Tommaso, Battista e Menicali. La settimana di lavoro dei biancoblù è stata intensa in vista del derby con la Kemas Lamipel dell’ex Tamburo, l’anno scorso per qualche mese in forza al team del presidente Gianmarco Bisogno.

In precampionato le due squadre si sono già affrontate per un´amichevole al PalaParenti, lottata e frizzante, coi conciari vittoriosi per 3-2.

Stefano Patriarca, già in riva all’Arno in A2 nella stagione 2007-08 ed oggi capitano della Emma Villas, ha cosi dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione al match: “Quella di Santa Croce è tra le formazioni accreditate, più forti e migliori del campionato. Spero che ci sia una buona partecipazione dei nostri tifosi per quella che sarà una delle partite più difficili del girone. Per noi il fatto che ci sia un pubblico caldo deve essere uno stimolo in più e che può permetterci un passo avanti in personalità. Dobbiamo far capire ai santacrocesi che ci sarà da lottare, questa è una gara importante perché probabilmente saremo tre o quattro squadre a competere per le prime posizioni del girone e l´obiettivo è quello di conquistare il maggior numero possibile di punti”.

Fulvio Bertini, tecnico biancorosso, poco prima di riunire in mattinata i suoi uomini in sala-video, per poi sostenere l’allenamento del sabato, ha così commentato sul derby di domani: “Sarà una sfida molto difficile contro una squadra costruita per vincere il campionato. Ce la metteremo tutta per una gara sentita in cui dovremo dare qualcosa in più per ripagare l´appoggio dei nostri sostenitori.

Quella con Siena è una gara di difficile interpretazione perché loro hanno pochi punti deboli. Noi dovremo metterci il cuore; sento però che siamo pronti”.