SuperLega UnipolSai
6a giornata di andata: la Lube rischia con Padova ma acchiappa il vertice. Bene Monza e Verona in casa, Ravenna espugna Molfetta. Nel sold-out di Trento, la Diatec batte Sir Safety Conad. Maratona record: LPR piega Revivre dopo 2 ore e 45!
 
Il 40-38 del primo set a Piacenza è il nono parziale per punteggio elevato nella storia dei set a 25 in Campionato. Il record assoluto resta il 54-52, insuperato dal gennaio 2002, del match fra Cuneo e Treviso. Il match LPR-Revivre è la quinta gara più lunga di sempre, con 2 ore e 31’ di gioco effettivo.
E’ inoltre la terza gara della storia per punti giocati: 267, mentre il record spetta al già citato Cuneo-Treviso (275).
 
6a giornata, risultati
Cucine Lube Civitanova-Kioene Padova 3-2 (22-25, 25-20, 15-25, 25-14, 15-8); Diatec Trentino-Sir Safety Conad Perugia 3-1 (18-25, 25-21, 25-19, 25-21); Calzedonia Verona-Biosì Indexa Sora 3-1 (25-19, 25-16, 23-25, 28-26); Exprivia Molfetta-Bunge Ravenna 1-3 (21-25, 20-25, 25-22, 18-25); Gi Group Monza-Top Volley Latina 3-0 (25-20, 25-21, 25-22); LPR Piacenza-Revivre Milano 3-2 (40-38, 26-28, 29-31, 25-22, 15-13)
Giocata venerdì: Azimut Modena-Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (25-22, 25-21, 25-18)
 
 
GI GROUP MONZA – TOP VOLLEY LATINA 3-0 (25-20, 25-21, 25-22) – GI GROUP MONZA: Fromm 12, Dzavoronok 22, Daldello 4, Galliani, Rizzo (L), Botto 5, Verhees 5, Beretta 8. Non entrati Raic, Forni, Bucaioni, Brunetti. All. Falasca. TOP VOLLEY LATINA: Klinkenberg 4, Fei 13, Gitto, Sottile, Strugar, Quintana Guerra 5, Rossi 3, Maruotti 16, Penchev 6, Fanuli (L). Non entrati Caccioppola, Pistolesi, Ishikawa. All. Nacci. ARBITRI: Braico, Zanussi. NOTE – Spettatori 1330, durata set: 26′, 25′, 31′; tot: 82′. MVP: Dzavoronok.
 
Sabato di piena posta in palio e tante buone nuove per il Gi Group Team Monza di Miguel Àngel Falasca che, nella sesta giornata di andata della SuperLega UnipolSai 2016/2017, si impone con un rotondo 3-0 sulla Top Volley Latina e torna al successo dopo due turni senza sorrisi. Guidati da una prestazione corale di grande generosità, da un’ottima percentuale in tutti i fondamentali e da uno straripante Dzavoronok (23 punti, 2 ace e 51% in attacco), i brianzoli cancellano la prestazione opaca vista a Sora, dimostrando di avere le idee ben chiare su quale tipo di pallavolo voler esprimere. Che i padroni di casa abbiano voglia di riscatto, infatti, lo si vede già nel primo set quando, i tentativi di Sottile e compagni di prendere in mano la gara con Fei, Maruotti e Penchev vengono stoppati grazie ad un buon servizio (6 totali, di cui 2 nel primo gioco), alle invenzioni di Dzavoronok, Botto e Fromm, ben orchestrati da Daldello, e alle difese di Rizzo. Conquistato il primo gioco, Botto e compagni non calano d’intensità ma anche la Top Volley prova a tirare fuori le unghie, creando non pochi problemi al sestetto di casa nel secondo: Rossi e Fei trainano la truppa di Nacci, Fromm e Dzavoronok quella monzese (14-14). Si viaggia sull’equilibrio fino al 19-18, ma l’ace di Beretta e le accelerazioni di Fromm e Dzavoronok chiudono anche il secondo parziale per il Gi Group Team, 25-21. Nel terzo gioco i brianzoli viaggiano sull’onda dell’entusiasmo, figlio di personalismi di livello anche da parte di Beretta al servizio e Verhees a muro. Latina si aggrappa ai lampi di Quintana al centro e di un buon Klinkemberg in banda per rientrare, ma sono due break di tre punti monzesi a metà gioco (13-10) e (17-14) a dare il là per la conquista del Gi Group del gioco, 25-22, e della partita, 3-0.
 
Miguel Àngel Falasca (allenatore Gi Group Monza): “Abbiamo avuto una settimana per provare il nuovo assetto e questo oggi ci ha sicuramente aiutato. La coralità del gruppo e la concentrazione nei momenti caldi dei set, che ci ha visto quasi sempre strappare il break per primi, sono state le chiavi di questo importante successo. Mi è piaciuta molto la gestione della regia da parte di Daldello, l’impatto di Dzavoronok con il match, la generosità di Rizzo e la determinazione di Botto, Fromm, Verhees e Beretta. Ora testa a Padova, una partita sulla carta sicuramente più difficile, che dovremo affrontare con la massima concentrazione”.
Daniele Sottile (Top Volley Latina): “Credo che la vera Latina non si sia ancora vista. Dispiace, perché non riusciamo ad esprimere nessun fondamentale nel migliore dei modi. Secondo me non siamo questa squadra, anche se al momento la classifica e le nostre prestazione lo attestano. Dobbiamo lavorare tanto, insieme, con l’intento di dare una scossa a questo inizio di stagione finora avaro di sorrisi. Gli impegni si susseguono e c’è davvero poco tempo, motivo per cui dobbiamo reagire già a partire da martedì contro Molfetta”.
 
 
CUCINE LUBE CIVITANOVA – KIOENE PADOVA 3-2 (22-25, 25-20, 15-25, 25-14, 15-8) – CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 19, Candellaro 8, Pesaresi (L), Kaliberda 3, Juantorena 16, Casadei 1, Stankovic 7, Kovar, Christenson 4, Grebennikov, Corvetta, Cebulj 9. Non entrati Cester. All. Blengini. KIOENE PADOVA: Bassanello, Shaw 6, Giannotti 14, Balaso (L), Maar 16, Koncilja 7, Volpato 7, Milan, Fedrizzi 12. Non entrati Zoppellari, Canella, Link, Sestan. All. Baldovin. ARBITRI: Simbari, Pasquali. NOTE – Spettatori 2350, incasso 21634, durata set: 24′, 25′, 23′, 22′, 15′; tot: 109′. MVP: Klemen Cebulj
 
Continua il percorso vincente della Cucine Lube Civitanova nella SuperLega UnipolSai. Nella gara valida per la 6a giornata di andata i marchigiani battono la Kioene Padova al tie break conquistando la sesta vittoria su sei partite giocate (22-25, 25-20, 15-25, 25-14, 15-8), confermandosi dunque sulla poltrona più alta della classifica anche se (per il punto perso) in coabitazione con Modena. Padova sorprende subito i padroni di casa nel primo parziale: forte di un servizio sempre pungente (anche con la float), di un cambio palla puntuale e soprattutto di una fase break capace di capitalizzare al meglio ogni magia in seconda linea di Balaso. specie con gli attacchi di un Maar quasi inarrestabile (6 punti, 75% di efficacia sule schiacciate). La Lube? Soffre più del dovuto in ricezione (solo 29% di positive) e sciupa diverse rigiocate, ma riesce ugualmente a ricucire gli strappi dei padovani in tre occasioni (nella prima risalendo dal 10-13 al 14-14), puntando con insistenza su Sokolov e Juantorena. Poi però lascia strada libera agli avversari, che ritrovano l’ennesimo break con un fallo in palleggio di Kaliberda (17-19), consolidano il vantaggio con il contrattacco vincente del 24-21 (Maar) e chiude sul 25-21 grazie ad un errore in battuta di Stankovic. Alza notevolmente il proprio livello di gioco la Cucine Lube nel secondo parziale (61% sulle schiacciate, 50% in ricezione), che la vede prendere il largo sin dalle prime battute: il 9-4 che arriva con un errore di Maar vale infatti già la fuga decisiva al cospetto di una Kioene Padova di colpo più timida e con le polveri bagnate (38% in attacco e 26% in ricezione) dinanzi al ritorno dei biancorossi. Magistralmente guidati da un Christenson che risulta incisivo anche nei contrasti a rete (suo il punto del 12-8) e dalla linea dei nove metri (firma l’ace del 24-18, mettendo ben 4 punti nello score personale del set). I marchigiani chiudono sul 25-20 con un mani out di Juantorena (4 punti col 67% in attacco), ma al ritorno in campo imboccano nuovamente il tunnel buio del primo set, lasciando il palcoscenico tutto per gli avversari. Che partono avanti 4-1 con un ace e due muri, allungano sul 10-4 con un contrattacco del solito Maar (altri 5 punti, 83% in attacco), quindi giocano sul velluto fino all’incredibile 25-15 finale(71% in attacco contro il 35% dei biancorossi, 64% in ricezione contro 40, 6-0 nei muri), mentre dall’altra parte il tecnico di casa Blengini prova senza successo a scuotere la sua squadra inserendo in serie Cebulj, Corvetta e Casadei. Nel quarto set resta in campo Cebulj per Kaliberda sulla sponda biancorossa, con il martello sloveno che sarà grandissimo protagonista in attacco, anche in avvio quando la formazione di Blengini riesce ad assicurarsi subito il tie break volando via con un incredibile turno al servzio di Juantorena (per lui anche 83% di positività in attacco su 6 palle schiacciate), che resta sulla linea dei nove metri dal 4-3 fino al 12-4 (chiuderà sul 25-14 il top scorer Sokolov, 6 punti).
Il quinto set sorride subito alla Cucine Lube, avanti 5-1 grazie al fallo a rete di Volpato, cui succedono un muro di Sokolov ed il contrattacco vincente in primo tempo di Candellaro. Finisce 15-8.
 
Valerio Baldovin (allenatore Kioene Padova): “Anche oggi abbiamo giocato una buona gara, peccato che alla fine siamo calati un po’ sia in ricezione, con tutti i meriti del caso per il servizio Lube, e anche nella fase di contrattacco. Stiamo attraversando un buon periodo, e queste partite ci devono servire per crescere ancora, in vista dei prossimi appuntamenti”.
Gianlorenzo Blengini (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Nei due set persi c’è stata una grande differenza. Nel primo loro fatto tutto molto bene, mentre nel terzo siamo noi che non siamo riusciti ad esprimerci come sappiamo, e questo fatto ha pesato sull’atteggiamento della squadra. Credo questo sia un aspetto molto importante per noi, perché in futuro di situazioni difficili ne incontreremo, e dobbiamo perciò crearci gli anticorpi il prima possibile”.
 
 
DIATEC TRENTINO – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 3-1 (18-25, 25-21, 25-19, 25-21) – DIATEC TRENTINO: Nelli 17, Antonov, Giannelli 7, Lanza 12, Solé, Van De Voorde 8, Colaci (L), Stokr, Urnaut 11, Mazzone D 6. Non entrati Burgsthaler, Mazzone T, Blasi, Chiappa. All. Lorenzetti. SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Tosi (L), Russell 17, Zaytsev 18, Della Lunga, Mitic, Berger 5, De Cecco 1, Bari (L), Birarelli 8, Podrascanin 14. Non entrati Buti, Chernokozhev, Franceschini, Atanasijevic. All. Kovac. ARBITRI: Rapisarda, Goitre. NOTE – Spettatori 4000, incasso 47438, durata set: 22′, 26′, 28′, 28′; tot: 104′. MVP: Giannelli
 
La legge del PalaTrento si conferma tale anche di fronte alla Sir Safety Conad Perugia. Nel big match della sesta giornata di Regular Season SuperLega UnipolSai, la Diatec Trentino ha infatti mantenuto la propria imbattibilità interna cogliendo un successo per 3-1 carico di significati. A ben vedere i tre punti conquistati stasera dalla formazione di Angelo Lorenzetti, valgono molto più di quelli realmente messi da parte per la propria classifica; un po’ per l’entusiasmo che hanno generato nei 4.000 spettatori presenti (il tutto esaurito era stato fatto registrare già venerdì mattina) e un po’ perché colti ad appena 48 ore di distanza dalla precedente affermazione su Latina. Il temuto calo fisico e mentale dovuto ai tanti impegni sostenuti nell’ultimo periodo non si è così verificato; merito di una prestazione corale in crescita di tutta la squadra dopo un primo set troppo brutto. Sul 5-10 del secondo parziale, i padroni di casa hanno però cambiato decisamente ritmo sia in attacco sia a muro, mettendo all’angolo un avversario che è calato alla distanza perdendo le sicurezze che aveva mostrato nel primo parziale. Merito in principal modo di una Diatec Trentino trascinata da Nelli (17 punti col 52%), diretta abilmente in regia da Giannelli (mvp anche per il contributo offerto a rete) e resa continua dalla costanza di Urnaut e Lanza. Per la Sir Safety Conad la prima sconfitta in campionato fa segnare un passaggio a vuoto importante, soprattutto nella tenuta mentale. Zaytsev (18 punti ma anche 11 errori fra attacco e battuta) e Russell sono stati lasciati troppo soli.
 
Simone Giannelli (Diatec Trentino): “E’ un grandissimo risultato, prodotto dal lavoro collettivo che abbiamo fatto in questo primo periodo della stagione. Stasera credo che la reazione mostrata dopo aver perso il primo set sia stata eccezionale. A questi livelli ancora prima del gioco la differenza la fa il carattere”.
Slobodan Kovac (Sir Safety Conad Perugia): “Abbiamo giocato bene solo il primo set, specialmente grazie al servizio poi non siamo stati più all’altezza degli avversari. Trento ha giocato la partita che ci aspettavamo e noi non siamo più riusciti ad arginarla. Al PalaTrento è difficile reggere la loro onda d’urto”.
 
 
CALZEDONIA VERONA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-1 (25-19, 25-16, 23-25, 28-26) – CALZEDONIA VERONA: Zingel, Kovacevic 22, Paolucci, Lecat 1, Ferreira 11, Giovi (L), Baranowicz 1, Mengozzi 10, Djuric 20, Stern 2, Anzani 9. Non entrati Holt, Frigo. All. Giani. BIOSì INDEXA SORA: Marrazzo, Corsetti (L), Gotsev 12, Tiozzo 3, Lucarelli 1, Santucci (L), Kalinin 6, Mattei 9, Seganov 3, Sperandio, Miskevich 23, De Marchi 6. Non entrati Mauti. All. Bagnoli. ARBITRI: Satanassi, Florian. NOTE – Spettatori 3127, durata set: 21′, 22′, 27′, 33′; tot: 103′.
MVP: Kovacevic
 
Sarà la febbre del sabato sera, ma l’entusiasmo e il calore dell’Agsm Forum sembra quello delle grandi occasioni. Una vera bolgia, una grande passione collettiva per una Calzedonia Verona che con la Biosì Indexa Sora cerca continuità di risultato e prestazione. L’omaggio prima del match è tutto per il coach di Sora, vero ex della partita, Bruno Bagnoli. Palazzetto tutto in piedi e standing ovation per uno dei protagonisti della promozione in A1 della squadra scaligera nella stagione 2003/2004. Una partita in cui Verona mette in campo ritmo e concentrazione. Primi due set dominati interamente da Verona e giocati in poco più di quaranta minuti, terzo set punto su punto e quarto da cardiopalmo, in cui Verona chiude il set 28 a 26. Finisce 3 a1, Calzedonia Verona che porta a casa i tre punti. Calzedonia che parte fortissima, nel primo set, andando subito sul più cinque e a metà del parziale il risultato è fissato sul 12 a 7 per i gialloblu di Giani. Da evidenziare in questo inizio di match una grande forza di Verona, bene soprattutto con Djuric e Kovacevic (75% di positività in attacco a fine set). Verona sempre avanti con un buon divario su Sora, Ferreira sale altissimo e ferma il risultato sul 19 a 13. Finisce 25 a 19 per la Calzedonia Verona che chiude il set con il 61% di positività in attacco. Secondo set ancora di Verona, che continua senza sosta il suo gioco con un ritmo forsennato. A metà parziale il risultato è sul 17 a 9 per Verona. Si fa sotto Sora ma c’è solo Verona, termina a più nove con un ace di Kovacevic, 25 a 16. Terzo set molto più equilibrato con Calzedonia subito avanti ma poi raggiunta e superata da Sora. Sale in cattedra Anzani e con un ace si va in parità (13-13). Giani cambia e fa entrare Paolucci per Baranowicz e Stern al posto di Djuric. Break di Sora con un ace di De Marchi e risultato sul 16 a 18. Sora rimane davanti (20-23), Giovi salva l’impossibile ma poi Ferreira spreca in battuta (21-24). Verona non demorde, muro di Anzani (23-24) ma il set va Sora, termina 23 a 25. Quarto set punto su punto, fino al break di Verona che arriva da un muro a tre con Mengozzi più in alto di tutti (10-8). Una Calzedonia fallosa in battuta, con Djuric e Ferreira, permette a Sora di rimanere a rimorchio andando a pareggiare con De Marchi (11-11). E’ ancora Mengozzi a muro e poi un sovrumano Djuric, che salva due palle impossibili, a schiacciarla di là per ben due volte (14-11). Set che procede punto su punto e rimane sul filo del rasoio (21-21) con Sora che va sul più due (22-24). Si va avanti punto su punto, prima Djuric la mette giù e poi Lecat annulla il set point di Sora a muro (24-24). Mengozzi a muro mette le cose apposto. Finisce 28 a 26 per Verona.
 
Andrea Giani (allenatore Calzedonia Verona): “Due set sicuramente dove c’è stato poco da dire, il terzo più sofferto con errori diretti che hanno permesso alla squadra avversaria di prendere più ritmo e andare avanti tranquilla. Quarto set bello. Nella parte finale siamo andati un break sotto ma qui si vede il lavoro che facciamo con i giocatori”.
Bruno Bagnoli (allenatore Biosì Indexa Sora): “Al di là del risultato direi che abbiamo giocato un’ora di ottima pallavolo, forse alla fine avremo anche meritato un punto. Calzedonia nel quarto set è cresciuta molto a muro e questo ci ha impedito di smuovere la classifica, però è stata una bellissima reazione quella della nostra squadra, perché dopo i primi due set, dove eravamo in evidente difficoltà, siamo riusciti a reagire con l’ingresso di De Marchi. Dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo messo in campo nel terzo e quarto set e ripartire da li per cercare di muovere la classifica contro squadre del nostro livello”.
 
 
EXPRIVIA MOLFETTA – BUNGE RAVENNA 1-3 (21-25, 20-25, 25-22, 18-25) – EXPRIVIA MOLFETTA: Sabbi 22, Jimenez 12, Di Martino 10, De Barros Ferreira 9, Polo 3, Vitelli 2, Pontes Veloso 1, Del Vecchio 0, Partenio 0, De Pandis (L), Porcelli (L). N.E. Hendriks, Cormio. All. Di pinto vincenzo. BUNGE RAVENNA: Torres 22, Lyneel 13, Van Garderen 12, Bossi 7, Ricci 5, Spirito 4, Kaminski 3, Grozdanov 3, Marchini 0, Raffaelli 0, Goi (L). N.E. Leoni, Calarco. All. Soli. ARBITRI: Lot, Zucca. NOTE – durata set: 27′, 29′, 26′, 32′; tot: 114′. Spettatori 1849. Incasso 4586 euro. Mvp Torres
 
Un’ottima Bunge Ravenna espugna il PalaPoli, sconfiggendo l’Exprivia Molfetta, guidata da un ottimo Torres, Mvp del match e autore di 22 punti, di cui 3 aces. Bene a muro la Bunge Ravenna: 13 block vincenti, di cui 3 di Van Garderen. In casa Exprivia bene Di Martino, 10 punti con il 75% in attacco, mentre gli attaccanti di palla alta Joao Rafael e Jimenez, chiudono solo con il 25% e al 37% di positività. Ben 4 ex in campo; tra le fila della Bunge Ravenna il regista Spirito, il centrale Bossi e il bomber portoricano Torres i quali hanno un passato, felice, in maglia Exprivia, mentre il centrale molfettese Polo nella passata era un punto di forza dei romagnoli. Mister Di Pinto schiera Thiaguinho al palleggio e Sabbi in sua diagonale. A schiacciare e ricevere Joao Rafael e Jimenez, al centro Polo e Di Martino. Libero De Pandis. Dall’altra parte della rete Soli risponde con la diagonale Spirito – Torres; laterali Van Garderen e Lyneel, al centro Ricci – Bossi, libero Goi. Inizio di match equilibrato con l’Exprivia Molfetta che si porta sul +2 con il muro di Joao Rafael su Torres (9-7), ma la Bunge Ravenna si riporta sotto e supera i pugliesi con tre muri consecutivi: Bossi ferma prima Joao Rafael e poi Sabbi (9-10), poi Torres stoppa Joao Rafael per il 9-11. Exprivia poco precisa in attacco, prima Jimenez (13-17), poi Polo (13-19) favoriscono l’allungo della Bunge. Joao Rafael, dalla linea dei 9 metri, firma il 19-21, ma l’attacco direttamente fuori di Sabbi consegna il parziale al Ravenna: 21-25. La Bunge parte bene anche nel secondo parziale sfruttando un attacco out di Sabbi (2-5) e allunga grazie all’attacco di Van Garderen che fissa il punteggio sul 7-11. L’Exprivia si sveglia: prima Joao Rafael, poi Jimenez suonano la carica; Vitelli, neoentrato, mura Torres (11-11), poi Jimenez fa lo stesso stoppando Lyneel:12-11. Torres firma il controsorpasso Ravenna, 15-16, poi la Bunge allunga con i muri di Lyneel (16-18) e Spirito (16-19). Grozdanov, entrato a metà parziale su Van Garderen, chiude il parziale in favore della Bunge Ravenna: 20-25. Molfetta parte bene nel terzo parziale portandosi sul 4-1; Soli chiama timeout, ma il muro di Polo e l’ace di Di Martino, allungano la serie positiva in casa Exprivia. La serie al servizio di Torres è devastante e Ravenna si porta a ridosso dei padroni di casa (7-6). L’Exprivia allunga sfruttando la linea dei 9 metri: Joao Rafael firma il 12-9, Di Martino fissa il punteggio sul 14-10. Lyneel non ci sta e piazza due punti consecutivi e la Bunge dimezza lo svantaggio (17-16). Jimenez ferma Torres (22-20), l’Exprivia preme sull’acceleratore e fa suo il parziale con Sabbi: 25-22. Partenza super per Ravenna nel quarto parziale con Torres che fa male dalla linea dei 9 metri (3-7) e Di Pinto chiama il timeout, ma al rientro in campo ancora l’opposto portoricano, con l’ausilio del check, allunga sul 3-8. Sabbi attacca out e Ravenna vola sul 15-8. Joao Rafael illude l’Exprivia portandola sul 17-20, ma Torres archivia set e match firmando il 18-25.
 
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Quest’oggi è stata determinata la fase break con muro e contrattacco che hanno funzionato benissimo. Abbiamo avuto pazienza negli scambi lunghi e importanti e siamo stati bravi a gestire Molfetta in un campo caldo come questo. Speriamo di mantenere il titolo di mina vagante che ci siamo conquistati sul campo”.
Francesco Del Vecchio (Exprivia Molfetta): “Dobbiamo rimanere sereni, diminuire il numero di errori e cercare di uscire da questo momento con lo spirito di squadra. Dobbiamo imparare a mantenere la calma nei momenti chiave del match. Adesso c’è solo da lavorare e mettercela tutta per risalire la china”.
 
 
LPR PIACENZA – REVIVRE MILANO 3-2 (40-38, 26-28, 29-31, 25-22, 15-13) – LPR PIACENZA: Hernandez Ramos 39, Clevenot 22, Marshall 19, Alletti 6, Hierrezuelo 5, Yosifov 3, Papi 1, Tencati 1, Cottarelli 0, Parodi 0, Manià (L). N.E. Zlatanov, Tzioumakas. All. Giuliani. REVIVRE MILANO: Dennis 31, Hoag 23, De Togni 11, Marretta 9, Nielsen 8, Tondo 7, Galassi 3, Boninfante 1, Cortina (L), Rudi (L). N.E. Starovic, Galaverna, Sbertoli. All. Monti. ARBITRI: Cipolla, Tanasi. NOTE – durata set: 43′, 31′, 35′, 25′, 17′; tot: 151′. MVP: Clevenot
 
Partita interminabile quella andata in scena al PalaBanca di Piacenza: servono ben 2 ore e 45 minuti per assegnare la vittoria alla squadra di casa nell’incontro Piacenza-Milano. Una LPR contratta e una Revivre rimaneggiata a causa dei numerosi infortuni si sono sfidate fino all’ultimo punto del tie break dando spettacolo tra le mura amiche dei biancorossi e consegnando ai padroni di casa la terza vittoria consecutiva chiusa al quinto parziale. Già il primo set aveva dato sentore di come potesse svolgersi il confronto tra gli uomini di Giuliani e Monti: il parziale, chiuso su un tiratissimo 40-38, ha dato poi spazio alle successive tre frazioni disputate tra tanti errori biancorossi e una grande carica milanese, assolutamente da applaudire. Milano, conquistato il secondo set (26-28) rialza la testa credendoci fino al 15-13 del quinto set. A far la differenza, tra le fila della LPR, Hernandez che, come sempre, si dimostra il miglior realizzatore piacentino: per lui 39 i punti messi a terra, di cui 3 ace e 3 muri. La vera rivelazione della gara si dimostra essere Clévenot (eletto MVP), presente nei momenti cruciali della sfida si carica sulle spalle la LPR nei momenti negativi: chiuderà con 22 punti all’attivo (di cui 3 ace e 3 muri). Servono la determinazione di Hernandez e Clévenot, uniti alla lucidità di Hierrezuelo, per chiudere la gara e conquistare altri due importantissimi e sudatissimi punti. Dall’altra parte della rete Milano si rende competitiva e pericolosa con Dennis nei panni di opposto: sono 31 i punti che danno del filo da torcere a Piacenza. Chiuderà a doppia cifra anche Hoag (23 di cui 4 ace e 1 muri) e De Togni (11 punti, 1 ace e 6 muri).
 
Alberto Giuliani (allenatore LPR Piacenza): “Sono contento per il risultato soprattutto visto l’andamento della gara. Milano ha giocato bene schierando Dennis opposto. Di noi non mi è piaciuta la condizione fisica, dobbiamo migliorare. Clévenot sta esponenzialmente crescendo, per gli altri giocatori stiamo ancora pagando gli infortuni subiti a inizio campionato”.
Luca Monti (allenatore Revivre Millano): “La nostra coperta momentaneamente è molto corta, il mio rammarico è quello di non avere avuto a disposizione tutti i giocatori. Questo è un gruppo che mi piace, quando reagisce è vivo e voglioso di giocarsela con tutti. Noi in questa condizione siamo obbligati a giocare anche sporco altrimenti saremmo già sconfitti sul piano fisico. Stasera abbiamo forzato al servizio nel momento giusto e abbiamo avuto in campo un ottimo Marretta. Sono contento di questa squadra, ha risposto presente alla mia richiesta non dandosi per persa prima di scendere in campo”.
 
 
Giocata venerdì
AZIMUT MODENA – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA 3-0 (25-22, 25-21, 25-18) – AZIMUT MODENA: Cook, Petric 14, Orduna, Massari, Rossini (L), Ngapeth E 10, Piano 11, Holt 7, Vettori 12. Non entrati Ngapeth S, Le Roux, Onwuelo, Salsi. All. Piazza. TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Costa 4, Coscione 3, Marra (L), Geiler 2, Michalovic 11, Barreto Silva 8, Barone 1, Alves Soares 2, Diamantini 7. Non entrati Buzzelli, Torchia, Corrado, Rejlek. All. Kantor. ARBITRI: Zavater, Puecher. NOTE – durata set: 28′, 28′, 24′; tot: 80′.
 
 
Classifica
Azimut Modena 17, Cucine Lube Civitanova 17, Calzedonia Verona 15, Diatec Trentino 14, Sir Safety Conad Perugia 13, Gi Group Monza 10, Kioene Padova 8, Bunge Ravenna 7, LPR Piacenza 6, Revivre Milano 5, Exprivia Molfetta 4, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3, Biosì Indexa Sora 3, Top Volley Latina 1.
1 Incontro in meno: Diatec Trentino, LPR Piacenza.
 
 
Prossimo turno
7a giornata di andata SuperLega UnipolSai
Martedì 1 novembre 2016, ore 17.15
Sir Safety Conad Perugia – Azimut Modena  Diretta RAI Sport 1
Diretta streaming su www.raisport.rai.it
(Pasquali-Cesare)
Addetto al Video Check: Giulietti  Segnapunti: Santucci
Martedì 1 novembre 2016, ore 18.00
Top Volley Latina – Exprivia Molfetta  Diretta Lega Volley Channel
(Vagni-Sobrero)
Addetto al Video Check: Diana  Segnapunti: Angeloni
Kioene Padova – Gi Group Monza  Diretta Lega Volley Channel
(Santi-Gnani)
Addetto al Video Check: Cacco  Segnapunti: Brasolin
Bunge Ravenna – Diatec Trentino  Diretta Lega Volley Channel
(Zanussi-Saltalippi F.)
Addetto al Video Check: Piccininni  Segnapunti: Tundo
Revivre Milano – Calzedonia Verona  Diretta Lega Volley Channel
(Bartolini-Frapiccini)
Addetto al Video Check: Armandola  Segnapunti: Pastore
Biosì Indexa Sora – LPR Piacenza  Diretta Lega Volley Channel
(Boris-Braico)
Addetto al Video Check: De Orchi  Segnapunti: Lisi
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Cucine Lube Civitanova  Diretta Lega Volley Channel
(Tanasi-Piana)
Addetto al Video Check: Donato  Segnapunti: Morello