Come sempre dopo una sconfitta, bisogna fasciarsi le ferite e ripartire. Col lavoro e col sudore. Ed è quello che ha cominciato a fare a inizio di questa settimana la Conad dopo la sconfitta casalinga al tie-break contro Siena, domenica scorsa. L’obiettivo è quello di ritornare a vincere e soprattutto di trovare continuità: sabato sera alle 20,30 il Volley Tricolore andrà a fare visita a Potenza Picena per la 7a giornata di campionato di Serie A2 UnipolSai.
E in merito ad alcuni articoli sulla stampa locale che hanno parlato di un “Cantagalli sulla graticola” o “A rischio”, il team manager Mauro Gallingani, una figura che fa da collante tra squadra, staff tecnico e società, fa da scudo alle critiche e tiene a rispondere: “La squadra in questo momento deve restare unita e fare gruppo. Con Luca questa settimana analizzeremo ancora di più nel dettaglio gli aspetti da correggere per capire come uscire dalle difficoltà e cominciare davvero ad ingranare. Noi come staff tecnico dovremo essere ancora più concentrati sul lavoro, ma i giocatori devono dare qualcosa in più. Qualcuno sta rendendo sotto le aspettative e sono i primi a saperlo. Ci vuole coesione e tanto lavoro. Gli alibi ora non tengono più. Anche perché questa settimana, toccando ferro, avremo tutta la squadra al completo, compreso Marchiani che metterà un tutore per il dito, potendosi allenare ed essere a disposizione per sabato. Su Cantagalli voglio inoltre aggiungere un paio di considerazioni: l’anno scorso alla fine del girone d’andata eravamo messi peggio. Avevamo pochi punti e abbiamo perso sette gare consecutive. Nonostante questo, non è mai stato messo in discussione. E perché farlo ora che alla fine dei conti, siamo a due punti dal quinto posto e in zona playoff? Luca ha la nostra fiducia e tutti devono essere uniti. E’ vero che nei momenti difficili, qualcuno può puntare il dito contro il coach, ma in campo ci vanno i giocatori. E non si vincono tutte le partite cambiando semplicemente l’allenatore: ci vogliono forza di gruppo, duro lavoro e unione. La ricetta è questa. Io sono fiducioso, perché questi ragazzi hanno qualità”.