Entusiasmo, euforia. L’Exprivia Neldiritto, dopo la vittoria per 3-2 contro Ravenna, è al settimo cielo. Te ne accorgi dalle parole dei protagonisti. Loro, gli autori di questa splendida cavalcata che li ha portati dritti ai playoff, sono quasi al settimo cielo.

“Per prima cosa voglio fare i complimenti a tutta la squadra – afferma un Sergio Noda Blanco ancora encomiabile – non solo per la partita di oggi, ma per l’intera stagione. Siamo partiti molto forte, poi è uscita la qualità di Ravenna e sono rientrati nel match. Ma noi non molliamo mai, finché l’arbitro non fischia l’ultimo punto. L’abbiamo mostrato vincendo il tie-break, dopo aver perso terzo e quarto set. Ora, in ottica playoff, dobbiamo divertirci, fare del nostro meglio, pensare partita dopo partita, pur consapevoli che giochiamo contro team forti”.

Orgoglioso del lavoro fatto anche Cosimo Marco Piscopo, sempre presente e fondamentale in gruppo, anche quando un infortunio alla mano l’ha costretto a un lungo stop. ”Da pugliese – sono le sue parole – sono contentissimo per questi playoff. Non si vede spesso una squadra pugliese a questo livello e soprattutto resistere due anni in A1. Per una squadra del sud è dura. Nella mia carriera ho avuto gioie e dolori, questa è una gioia sicuramente. Sono rammaricato per il mio infortunio, ma allo stesso tempo ringrazio la società per essermi stata vicina durante l’infortunio”.

Da un centrale all’altro, Elia Bossi ha nuovamente dimostrato il suo valore. “È stata una partita molto difficile – racconta – specie per me, centrale, che avevo due avversari molto forti. Nazionale? Non ci penso, non è questo il momento di pensarci. Guardo al presente e il mio presente è Molfetta, giocare al meglio questi playoff. Poi vedremo”.

”E’ stata una partita difficilissima, molto dura – commenta lucidamente Vincenzo Di Pinto, timoniere di questo gruppo eccezionale –. Dal terzo set Ravenna ha servito molto meglio, meritando di portare il match al tie-break. Alla fine l’abbiamo spuntata noi e ci siamo meritati questi playoff. Ce li siamo conquistati vincendo questo match e quello contro Piacenza. Un grande risultato, figlio di un lavoro programmato da agosto. Se questo risultato è come uno scudetto? Il nostro scudetto lo abbiamo vinto a metà campionato, poi siamo stati bravissimi a battere le grandi di questa SuperLega. In un ambiente molto caldo come questo, è importante non mollare mai di una virgola e ai playoff faremo il possibile”.

Dall’allenatore all’Mvp. Alen Sket merita gli applausi di tutti per la continuità mostrata, in questa partita e nel corso della stagione. “Se penso alle aspettative che c’erano a inizio stagione – dice lo schiacciatore sloveno – devo dire che mai mi sarei aspettato un campionato del genere. Stasera abbiamo fatto una grande cosa per noi stessi, per la società, per tutta la città. Ora è tutto molto più semplice. Abbiamo raggiunto un obiettivo incredibile e andiamo a Macerata con uno spirito positivo e senza nulla da perdere. Per la prima volta in Italia sono stato nominato Mvp, e questo mi inorgoglisce. Soprattutto perché è successo al termine di una partita così importante. Dall’altra parte della rete c’era un’ottima squadra, hanno giocato bene, ma noi siamo stati più bravi. Derby sloveno vinto con Cebulj? Possiamo anche dire così, ma sono le due squadre ad essersi espresse al meglio”.

Dulcis in fundo, il direttore sportivo Ninni De Nicolo, artefice di molte scelte in fase di mercato. Scelte vincenti. E se dirlo ora è molto facile, a lui va dato atto di averci sempre creduto. “Questo risultato – commenta – ci ripaga di tanto lavoro e tanti sacrifici. Tutti quanti, dal primo all’ultimo, abbiamo dato il massimo per realizzare un sogno. Il momento decisivo della stagione forse è stato proprio il match d’andata contro Ravenna, che arrivava dopo una brutta sconfitta a Piacenza. È stata quasi una svolta. Quando ho iniziato a credere nei playoff? Diciamo che la vittoria di Monza mi aveva già dato ottime sensazioni. Lì ho intuito che la strada potesse essere in discesa. Invece sabato scorso, se devo essere onesto, nei momenti più delicati del match contro Piacenza, ho un po’ temuto. Il nostro segreto è stato il lavoro, l’impegno in ogni allenamento. Avevamo puntato su giocatori motivati, che magari avevano voglia di dimostrare a tutti il loro valore. Ora andiamo ai playoff, con serenità. Se preferisco un avversario? A questi livelli, parliamo comunque di grandissime squadre. Diciamo che, per un fatto di prestigio, sarebbe bello giocare al PalaPanini. È la Scala del volley. Un po’ come San Siro è per il calcio”.