Anche nei momenti più belli bisogna fare i conti con giorni tristi. Oggi, 19 febbraio, la mente si allontana dalla prossima, attesissima partita contro Modena. Oggi la mente volta pagina, torna indietro nel tempo, anzi riannoda passato e presente. Per ricordare un uomo che a Molfetta fa rima con pallavolo. Esattamente un anno fa, all’improvviso, Nicola Solimini ci lasciava. E lasciava un vuoto che ancora oggi è impossibile colmare. Nicola Solimini, tra i padri fondatori della società. L’uomo amato da grandi e piccoli, senza differenza alcuna. Perché per lui non c’erano grandi, e tanto meno piccoli. C’erano persone di cui innamorarsi e storie da ascoltare, problemi da risolvere e consigli da offrire.
Ne ha dati tanti di consigli, Nicola, a quelli che ora cercano, con umiltà e impegno, di seguire le sue orme. Danilo Lazzizzera e Mariangela Guarino sono i responsabili della segreteria dell’Exprivia Neldiritto. Lavoravano gomito a gomito con lui, condividendo ore e ore del suo tempo. Non esitano a definirlo un esempio, a ricordarlo come un maestro. “Mi ha insegnato a rapportarmi nel modo giusto con le persone – afferma Danilo – e a intavolare relazioni sempre positive e corrette con i genitori, con gli atleti. Si faceva benvolere da tutti, ed era impossibile litigare con lui”. Persona dalla straordinaria umanità, pacato eppur grintoso, sapeva quando allentare la tensione oppure suonare la carica. “Mi ha insegnato a non mollare mai – dice Mariangela – ma anche a vivere le cose con serenità, quasi con leggerezza”.
Di Nicola si ricordano le centinaia, anzi le migliaia di partite vissute sempre allo stesso modo, con lo stesso trasporto e la medesima emozione: sempre lì, in un angolino della palestra, a incitare e consigliare dal primo all’ultimo dei ragazzi.
“Nicola Solimini è parte enorme della nostra storia – ricorda il presidente Antonio Antonaci – e se siamo arrivati fin qui, gran parte del merito è sua. Ci ha messo l’anima, il cuore, la passione. Sarebbe stato orgoglioso di questa squadra. Ecco, in questa fantastica stagione l’unica nota dolente è la sua assenza”.
Chissà cosa avrebbe fatto lui che, dopo la promozione in A1, emozionato come un bambino, scrisse una mail che ancora nessuno si è azzardato a cancellare. E tanto meno a dimenticare. Si rivolse a tutti i dirigenti e scrisse semplicemente grazie per aver realizzato l’inimmaginabile.
Ecco, oggi l’assenza di Nicola pesa non solo per l’impegno prezioso che ha sempre profuso. Pesa perché oggi saremmo stati noi a volerlo ringraziare e invece non possiamo. Avremmo voluto dirgli che l’Exprivia Neldiritto Molfetta ha realizzato l’inimmaginabile. Ma soprattutto che ci fu qualcuno, oltre 50 anni fa, che reputò l’inimmaginabile, del tutto realizzabile. Lui, Nicola, ci vide lungo.
Ed è per questo che oggi il nostro sogno è suo. È per questo che oggi, come un anno fa, ci batte forte il suo cuore.
FOTO DAVIDE PISCHETTOLA