ZENIT KAZAN – COPRA VOLLEY PIACENZA 3-2 (25-13, 24-26, 25-14, 30-32, 15-10)

ZENIT KAZAN : Anderson 25, Apalikov 4, Sivozhelez 5, Salparov (L), Marouflakrani 2, Leon Venero 15, Ashchev 6, Poletaev 5, Kobzar 2, Gutsalyuk 8, Spiridonov 3, Mikhailov 11. All. Alekno.
COPRA VOLLEY PIACENZA : Alletti 9, Marra (L), Poey Romero 7, Papi 1, Ter Horst 17, Da Silva Pedreira Junior (L), Massari 5, Zlatanov 5, Ostapenko 4, Tencati 2, Kohut 10, Tavares Rodrigues 1. All. Radici. ARBITRI: Todorov Milan – Zulfugarov Eldar. NOTE – Spettatori 2900, durata set: 20′, 29′, 27′, 37′, 15′

ZENIT KAZAN
Battuta
Ace 14
Errori 25

Ricezione
Positiva 53%
Perfetta 24%

Attacco 52%

Muri 10

COPRA VOLLEY PIACENZA
Battuta
Ace 8
Errori 20

Ricezione
Positiva 52%
Perfetta 27%

Attacco 38%

Muri 4

Kazan (Russia) – Non basta la determinazione della Copra Piacenza, che trascina Kazan al tie break, per proseguire il cammino in Champions League. Allo Zenit Kazan bastavano due set per strappare il lasciapassare ai PlayOffs6 e gli uomini di Alekno possono festeggiare il passaggio del turno con la conquista del terzo parziale. Piacenza esce dalla massima competizione europea a testa alta: è stata l’unica formazione ad essere in grado di conquistare due parziali a un’armata come Kazan che fino ad oggi aveva lasciato a bocca asciutta gli avversari nelle precedenti 7 sfide di Champions League.
A Kazan va in scena una partita ricca di alti e bassi per entrambe le formazioni: dopo un primo set a senso unico (25-13) dominato da Anderson e Leon, la Copra rientra in campo ritemprata riuscendo a tenere a bada e a mettere in difficoltà i padroni di casa per la conquista del secondo parziale (24-26). Di nuovo senza storia il terzo set: a farla da padrone sono gli ace di Kazan che riescono nell’immediato ad annientare Zlatanov e compagni per un duro 9-2. Piacenza cerca in tutti i modi di risollevarsi ma lo Zenit mette in campo ottimi fondamentali che le consentono di lasciare poca strada agli emiliani: il parziale si chiude sul 25-14 e Kazan può festeggiare l’accesso ai PlayOffs 6. Ora per Piacenza, con l’esclusione dalla massima serie europea, la gara non propone più obiettivi e con in campo le seconde linee non ha comunque intenzione di issare bandiera bianca: avanti di due lunghezze fino al 23-24 Kazan riesce ad affiancarsi agli emiliani per un punto a punto interminabile che si conclude a favore di Piacenza sul 30-32. Il tie break dà ragione a Kazan sul 15-10.
Anderson conquista il titolo di best scorer con 27 punti (di cui 4 ace e 2 muri) seguito da Leon (14 di cui 3 ace e 2 muri) e Mikhailov (11 di cui 4 ace e 1 muro). L’unico tra le fila di Piacenza a chiudere in doppia cifra è ter Horst con 17 punti (di cui 1 ace).
Come anticipato, a fare la differenza è stata la battuta (14 ace) e il muro (10) di Kazan; la Copra si difende e controbatte ai russi con 8 ace (i migliori Kohut e Alletti con ace 3 a testa) e 4 muri.
Radici per la gara di ritorno dei PlayOffs12 schiera in campo Tavares in regia, Poey opposto, Alletti e Ostapenko al centro, Zlatanov e Massari in posto 4, Mario Jr. libero.
Brutta partenza per Piacenza che non riesce a entrare in partita e si trova nell’immediato a soffrire al primo time out tecnico distante dai padroni di casa di ben 4 lunghezze (8-3).
Anderson conquista la scena fino al 10-4, poi la sua battuta out permette a Piacenza di andare a segno con Alletti sull’11-6. Poey trova il 14-8 ma serve a poco: Anderson si avvale anche del secondo time out tecnico doppiando gli ospiti per il 16-8. Al rientro Radici cerca di migliorare la situazione con la sostituzione di Massari per ter Horst con l’olandese in grado, sui 9 metri, di favorire Ostapenko e Zlatanov per il 17-11. Leon mura il 19-11. Radici chiede nuovamente time out, ma questa volta serve a poco; Kazan vola rapidamente verso il finale del set: il muro dei russi consolida il vantaggio per il +10 (22-11). Il quarto ace degli uomini di Alekno avvicinano la chiusura, ha poco valore il 24-13 di Zlatanov; il pallonetto di Marouflkrani consegna allo Zenit il 25-13.
La Copra sembra aver lasciato alle spalle il primo brutto parziale; al rientro in campo Alletti e Ostapenko favoriscono i biancorossi per l’1-3, vantaggio poi incrementato da Poey per il 3-7.
La battuta out di Leon consegna il primo time out tecnico a Piacenza sul +4 (4-8), l’ace di Poey mantiene il vantaggio (6-10); il muro e la battuta di Piacenza migliorano e il primo fondamentale permette ad Alletti di solcare il terreno avversario per l’8-13. Gutsalyuk cerca di raggiungere gli ospiti (10-14) ma Ostapenko e i troppi errori in battuta di Kazan conducono la Copra al secondo time out tecnico avanti di 4 lunghezze (12-16).
Anderson, sui 9 metri, accorcia la distanza da Piacenza: i suoi 2 ace consecutivi portano Kazan sul 15-16 costringendo coach Radici a chiedere tempo.
Alletti mura per il +3 (15-18), Leon mette il fiato sul collo ai biancorossi per il 18-19 così coach Radici dà spazio a Kohut (al posto di Ostapenko) e a Massari (al posto di ter Horst). La Copra riesce a mantenersi in vantaggio fino al 21-22, poi l’attacco out di Zlatanov concede a Kazan il pareggio del 22-22. Leon mura per il 23-23 ma Piacenza, con lucidità, non perde la testa: Alletti mette a terra il 23-24, Kazan manda out la battuta del 24-25 e la successiva azione finisce a favore di Zlatanov e compagni: il fallo di Kazan regala alla Copra la seconda frazione sul 24-26.
Devastante l’inizio del terzo set per Piacenza: Mikhailov e Apalikov si contendono i 9 metri e mettono a segno, in due, ben 5 ace conducendo il gioco fino al 10-2. L’ace di Kohut smussa la distanza dai padroni di casa per l’11-5 ma in questo parziale Kazan è un rullo compressore che si alterna tra muro e battuta; Anderson (13-6), Mikhailov (ace 16-8) e Leon (muro 20-9) annientano Piacenza che brancola nel buio e trova un po’ di ossigeno solo con Kohut (21-11) e l’ace di ter Horst sul 21-12. Risolto il problema alla rete, l’armata russa si aggiudica il restante parziale grazie a Leon (ace 24-13) e alla battuta out della Copra sul 25-14.
Per il quarto set coach Radici manda in campo le seconde linee, Alekno fa altrettanto. Dopo una brusca partenza (3-0 ace di Poletaev) la Copra si affianca ai padroni di casa sul 4-4 del muro di ter Horst. Il punto a punto vale fino al 7-7 poi Piacenza fa suo il +2 (7-9) con il primo tempo di Massari. Kohut sui 9 metri mette a segno due ace consecutivi che fanno correre la Copra sul +4 (9-13). Il vantaggio dura però poco: il turno in battuta di Spiridonov trascina Kazan sul -1 (12-13) per poi lasciare spazio a Anderson per il 14-14. Tencati (15-16) e l’ace di Alletti (15-17) riportano Piacenza avanti supportati dall’ace di Massari sul 20-23. Kazan non cede e con Anderson (22-24), Kobzar (ace 23-24) e Salparov (26-25) riesce prima ad annullare il vantaggio emiliano e poi a cercare il match point subito annullato dal servizio out di Anderson (26-26). Si innesca un punto a punto interminabile ricco di molti errori in battuta di entrambe le formazioni. La spunta Piacenza, sul 30-32, con l’attacco out di Anderson.
Tie break a braccetto fino al 2-2 poi l’attacco out di ter Horst vale il 4-2. Aschcev crea un break di 3 punti (7-4) con Radici costretto a chiedere time out. Ter Horst blocca i russi sul 7-5 , Kohut recupera l’8-6 ma Kazan si dimostra più solida bloccando a muro la Copra sul 12-8.
Ashcev mura per il 14-9, la gara finisce sul 15-10 con il servizio di Ostapenko che finisce in rete.

Andrea Radici (allenatore Copra Piacenza): “La battuta di Kazan ci ha messo in difficoltà soprattutto nel terzo set quando il turno di Mikhailov ci ha decisamente tagliato le gambe. Da parte nostra c’è stata una buona prestazione e speriamo di riportare quanto di buono visto in questa gara nel restante cammino della SuperLega UnipolSai. I ragazzi questa sera hanno dato tutto quello che potevano e avevano”.