ACH VOLLEY LJUBLJANA – COPRA ELIOR PIACENZA 1-3 (25-22, 21-25, 15-25, 22-25)

ACH VOLLEY LJUBLJANA: Flajs 10, Pokersnik 10, Klobucar 1, Plesko, Cuk 17, Bregant 1, Ropret 3, Fabjan (L), Rasic 6, Brulec, Vidic 6. Non entrati Koncilja. All. Slabe. COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Le Roux 14, Papi 6, Fei 9, Kaliberda, Simon Aties 19, Zlatanov 15, Husaj, Tencati 3, Vettori 3, De Cecco 2. Non entrati Partenio. All. Monti. ARBITRI: Krticka Jan – Burkiewicz Pawel. NOTE – Spettatori 2920, durata set: 28′, 28′, 22′, 28′;

ACH VOLLEY LJUBLJANA
Battuta
Ace 5
Errori 13

Ricezione
Positiva 50%
Perfetta 14%

Attacco 36%

Muri 5

COPRA ELIOR PIACENZA
Battuta
Ace 9
Errori 18

Ricezione
Positiva 51%
Perfetta 21%

Attacco 41%

Muri 19

Lubiana (Slovenia) – Gli uomini di Monti non ritrattano i propri obiettivi e, come auspicato all’inizio dell’avventura di Champions League, approdano alla fase dei Play Off 12 nei panni della capolista del Pool A. Alla Copra Elior bastava 1 punto per mantenere la vetta della classifica ma Hristo Zlatanov e compagni hanno affrontato la gara senza badare i calcoli matematici. La Copra Elior, tra le mura amiche dell’ACH Volley Ljubljana, incassa un 3-1 che la vede salire a quota 16 punti: Tours, nonostante la netta vittoria contro la Marek Union Ivkoni Dupnitsa, è costretta a guardare gli emiliani dal secondo gradino del podio, a quota 13. Lasciato il primo set agli avversari, Piacenza si adatta al campo avversario e, forte degli errori del primo parziale, conquista i successivi tre, attraversando dei piccoli alti-bassi. Dei piccoli errori compromettono, a volte, il notevole distacco degli emiliani, ma Zlatanov e compagni non hanno intenzione di lasciare altri parziali a favore dei padroni di casa e con le armi vincenti del muro (19 contro 5) e della battuta (9 contro 5) annientano a bloccano gli sloveni. Simon si dimostrerà l’uomo partita: i suoi 4 ace e i 7 muri (a fine gara totalizzerà 20 punti) sono i fondamentali che servono agli uomini di Monti per emergere dai momenti negativi. A supportare il centrale cubano Zlatanov (16 punti di cui 1 ace e 4 muri), Le Roux (14, di cui 2 ace e 1 muro) e Fei (9, di cui 2 ace e 2 muri) che, grazie a un’attenta regia di De Cecco, riusciranno a sorprendere gli uomini di Slabe.
Dall’altra parte della rete, a tenere sempre sulle spine gli emiliani Cuk (15 punti), Pokersnik (11 di cui 2 muri), e Flajs (10 di cui 2 ace).
Slabe per la terza e ultima gara di ritorno di Champions League schiera in campo Ropret al palleggio, Cuk opposto, Flajs e Pokersnik in posto 4, Rasic e Vidic al centro, Fabjan libero.
Monti risponde con De Cecco in regia, Vettori in diagonale (che verrà sostituito a metà del primo parziale con Le Roux a causa di una piccola distorsione a una caviglia), Fei e Simon al centro, Zlatanov e Papi in posto 4, Marra libero.
L’avvio a braccetto (4-4) subisce un’accelerazione quando Ljubljana corre in vantaggio sul’11-7 che costringe Monti a chiedere time out. Le indicazioni del tecnico biancorosso rimettono in carreggiata gli emiliani che con i due muri consecutivi di Vettori e Simon, seguiti dall’ace di Zlatanov, riportano la formazione piacentina pari ai padroni di casa sul 12-12.
Fei (13-14), Vettori (14-15) e Papi (16-17) allungano sugli sloveni e coach Slabe è costretto a correre ai ripari sostituendo Brulec per Pokersnik, senza nessun cambiamento immediato: Simon mette a segno 3 muri consecutivi (20-22) e obbliga Slabe a chiedere tempo e a sostituire Klobucar per Flajs. La situazione si ribalta: Cuk trova il pareggio, Monti chiede time out ma il successivo out di Papi e l’ace di Cuk chiudono la prima frazione sul 25-23.
La Copra Elior, forte del finale di primo set, dopo l’avvio punto a punto (4-4) riesce a staccare gli avversari grazie ai muri di Le Roux (6-8) e Simon (7-10). Nonostante i numerosi errori in battuta di entrambi i sestetti Piacenza riesce a guadagnare un buon break con Simon sui 9 metri: il suo ace (11-16) porta Slabe a un doppio cambio: dentro Klobucar per Pokersnik e Brulec per Ropret. Cuk tenta di recuperare la scia emiliana (13-18) cosa che riesce solo a Flajs: dai 9 metri il n. 1 sloveno segna il solco nel campo biancorosso per due volte consecutive (16-18) ma è di nuovo il contributo di Cuk a portare gli sloveni pari sul 19-19. Monti, temendo un finale di set analogo al primo, chiede saggiamente time out e decide di alzare il muro con l’ingresso di Tencati per De Cecco. La decisione da ragione al tecnico italiano: 3 muri consecutivi portano Piacenza di nuovo in vantaggio (20-24 di Tencati), Ljubljana si blocca e la chiusura questa volta è di Piacenza (Simon 21-25).
Dopo l’avvio punto a punto (5-5) la Copra Elior prende il largo grazie a Fei (9-12) e a Le Roux in battuta (ace 10-14). Il distacco più importante lo mette però a segno il turno in battuta di Simon: il centrale cubano fa segnare un +8 (12-20) significativo che blocca definitivamente le forze di Ljubljana. Zlatanov mura per il 14-23 e Fei chiude in bellezza con l’ace del 15-25.
Avvio di quarto e ultimo set simile ai precedenti: la Copra Elior riesce a staccare Ljubljana grazie al muro di Tencati sull’8-9 dopodiché Le Roux (9-12) e Simon (11-16) consegnano alle casse biancorosse un solido break. A guastare i piani degli italiani intervengono, sui 9 metri, Vidic (ace 15-19) e Cuk (ace 18-20) che fanno tremare Zlatanov e compagni. Monti corre quindi al riparo e, oltre a sostituire prima Husaj per Papi e poi Kaliberda per Zlatanov, chiede time out. Al rientro in campo Piacenza torna a dettare legge: i tre muri consecutivi di Simon (dal 21-22 al 21-24) riconsegnano a Piacenza un piccolo vantaggio. Flajs si aggiudica il 22-24 ma è ancora Simon il protagonista dell’azione successiva: il suo 22-25 segna la fine definitiva della sesta e ultima giornata della fase di ritorno del Pool A.

Luca Monti (allenatore Copra Elior Piacenza): “Siamo partiti molto contratti e male e forse avevamo addosso un po’ le scorie della sconfitta di Trento. Non stiamo giocando bene, stiamo facendo molta fatica, forse dipenderà anche dal fatto che negli ultimi tempi stiamo giocando sempre in trasferta ma sta di fatto che arriviamo con il fiato corto. Il primo posto nel girone era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto ma certo speravo con tutto il cuore che la partita potesse essere più corta. Sono contento per la vittoria, per il passaggio al turno successivo da primi ma non certo per la prestazione che abbiamo offerto”.