Altro romanzo al Pala De Andrè, con adrenalina ed emozioni in quantità
industriale, purtroppo anche altra sconfitta (1-3) per una CMC che deve battersi il petto per il primo set buttato alle ortiche e poi può prendersela invece con l’arbitraggio di Sampaolo. Non con le provocazioni gratuite di Atanasijevic, che invece ridanno vita a Ravenna quando tutto, sotto 0-2 e Cebulj out per infortunio da poco tempo, era già perso. Parte con l’atteggiamento giusto la Cmc e con Klapwijk in evidenza va 3-1 e poi 7-3 con il muro in evidenza. Atanasijevic prova adaccorciare ma la Cmc è molto reattiva in difesa e Cebulj comincia ad ingranare a dovere (13-8). Toniutti è molto ispirato ed innesca a piacimento tutti i suoi attaccanti, che rispondono a dovere (16-10), segnando il passo solo al servizio (7 errori nel set). Kovac prova Cupkovic per Vujevic e Della Lunga per Petric, ma sono i servizi di Mitic a mettere in crisi la Cmc (18-16) e riaprire il set. La differente produzione in battuta consente a Perugia di agganciare (23-23) i romagnoli, poi Tillie regala il primo set-ball alla Cmc ma anche con un errore il primo alla Sir Safety, che chiude sul neo-entrato Koumentakis ancora dopo una ricezione difficoltosa di Ravenna. Koumentakis resta in campo per Klapwijk nel secondo set con Cebulj che passa opposto, ma Perugia va 8-10 anche grazie alle mancate chiamate arbitrali sui palleggi spesso poco ortodossi di Mitic. Il pubblico di casa, che ha visto giocare qui Vullo e sa quindi perfettamente che il palleggio pulito è una cosa diversa da questa, si arrabbia e la Cmc pure, ma in modo positivo con un paio di muri che ribaltano la situazione. Finisce ancora in volata, e finisce ancora male per Ravenna; questa volta è la classe olimpica di Vujevic a togliere le castagne dal fuoco agli ospiti. Ravenna ha il morale sotto i tacchi nel terzo set (1-6) ma si risveglia grazie all’adrenalina che arriva dalle proteste verso gli arbitri e dai servizi di Cebulj (5-6). Riscappa la Sir Safety ed esce per problemi al collo Cebulj, ma proprio nella situazione più difficile il cuore giallorosso rimette tutto in discussione (19-19) mentre il Pala De Andrè si scatena contro Sampaolo e contro Atanasjevic che sbeffeggia il pubblico e scatena la reazione generale, con Mengozzi che in campo piazza tre muri ravvicinati (22-20), poi ci pensano Klapwijk e Koumentakis ad allungare il match. Perugia parte meglio anche nel quarto parziale (4-7), poi per non far mancare nulla al pomeriggio del De Andrè arriva una sosta di 15 minuti dovuta ad un problema con il segnapunti che non porta conseguenze se non il break ravennate con sorpasso (10-9) ed allungo (16-13). Kovac prova Paolucci in regia ma il contro break arriva su errori romagnoli e poi con il nuovo break di Atanasijevic (20-22) e l’ace finale proprio del secondo palleggiatore.