Salvo impresti, domenica prossima nella rosa dei dodici giocatori della Cucine Lube Banca Marche per la partita di Perugia ci sarà anche Cristian Savani. E per lo schiacciatore di Castiglione delle Stiviere, infortunatosi in maniera molto grave alla caviglia sinistra lo scorso 4novembre al termine dell’allenamento di rifinitura svolto al Fontescodella in occasione della sfida con Latina nell’andata della Regular Season, pur non avendo ancora recuperato al 100% (il reinserimento nel lavoro di squadra è avvenuto solo in questi giorni e continuerà in maniera graduale) si tratta comunque di un ritorno alla vita vera (sportivamente parlando, si intende), dopo tre mesi trascorsi a guardare le partite dei suoi compagni da bordo campo, lavorando sodo quotidianamente con l’obiettivo di rientrare il più presto possibile. Quel momento adesso è davvero vicino, e pur nella consapevolezza che per rivedere il Savani che conosciamo ci vorrà ancora del tempo, il fatto di poterlo rivedere di nuovo con la maglia addosso è già una gran bella notizia per tutti, per il giocatore in primis, ma anche per la società campione d’Italia, che spera di ritrovare quanto prima anche Jiri Kovar, e per gli stessi tifosi, biancorossi e non solo visto che parliamo del capitano della Nazionale italiana. Tifosi che in questi mesi lo hanno letteralmente inondato di messaggi d’affetto.
“Finalmente posso affiancare di nuovo i miei compagni di squadra – dice Savani, che ha lavorato, spesso con doppie sedute quotidiane, in ben 85 di questi 90 giorni trascorsi dal giorno dell’infortunio – ed era questo l’obiettivo che avevo in mente mentre svolgevo la riabilitazione in questi mesi. Dobbiamo testare ancora meglio la caviglia nei prossimi giorni, ma già ieri mi sono allenato con la squadra ed è andata abbastanza bene, quindi sono fiducioso. Ovvio che per ora si tratta di un semplice ritorno nel gruppo, non posso certo pretendere di essere subito in forma. Per quello ci vorrà ancora tanta pazienza sia da parte mia che dei miei compagni. Ma dal punto di vista emotivo sono davvero contentissimo di far nuovamente parte della squadra, cui metterò a disposizione tutta la mia esperienza. se ci sarà bisogno di dare una mano la darò volentieri, questo sia chiaro. Chiaramente il mio obiettivo non è cercare la prestazione, bensì di star bene fisicamente e poi, pian piano, di ritrovare il livello di gioco cui ero abituato prima dell’infortunio”.

QUEL BRUTTO 4 NOVEMBRE – “Quel giorno- racconta Cristian – le emozioni che ho vissuto sono state davvero tante, come anche i pensieri. Appena è successo l’infortunio pensavo ad una normale distorsione, niente di più grave. Ma poi, alla vista del sangue ci siamo preoccupati un tutti e non poco, dato che la prima prognosi ipotizzava la possibile rottura di tibia e perone. Per fortuna però non è andata così. I dottori hanno detto che il mio è stato uno dei rarissimi casi di lussazione in cui non si è verificata nel contempo alcuna rottura, e di questo ringrazio madre natura. Inizialmente ho insomma pensato davvero che la stagione per me fosse già finita, e invece, dopo tre mesi, eccomi qua a saltare di nuovo”.

TRE MESI SENZA PALLAVOLO – “E’ bruttissimo – assicura Savani – guardare da bordo campo i propri compagni di squadra che giocano delle partite importanti. Si accumula tantissima tensione, stando fuori ho capito molto bene cosa provano i tifosi guardando la partita dalle tribune. Una vera sofferenza”.

TRE MESI DU DURO LAVORO CON KOVAR- “La scelta della società di far tornare il fisioterapista David Diaz Cueli per dedicarsi esclusivamente alla mia riabilitazione ed a quella di Jiri – dice ancora Savani – è stata fondamentale per il mio recupero, come lo sarà per quello di Kovar, che sono sicuro recupererà molto anche lui velocemente. Per il fisioterapista Marco Frontaloni sarebbe stato difficilissimo conciliare gli impegni che riguardano la squadra con quelli inerenti al nostro lavoro differenziato rispetto al gruppo, direi decisamente impossibile in occasione delle trasferte. E l’aver lavorato così tanto, e intensamente, è stato molto positivo perché mi ha permesso di mantenere per tutto il tempo la mentalità di atleta”.

I TRE MESI DELLA SQUADRA DI GIULIANI – “La squadra – commenta ancora il bomber biancorosso – è riuscita a raggiungere traguardi importanti anche senza di me e Kovar, centrando la finale di Coppa Italia, conquistando il primato in campionato e la qualificazione ai quarti di Champions League, dove l’avversario sarà Cuneo. L’allenatore Alberto Giuliani è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi tutte le risorse a sua disposizione, alternando anche diversi assetti. Hanno fatto grandi cose”.
(Guarda il video dell’intervista completa a Cristian, con ulteriori approfondimenti, al link http://youtu.be/fGFKYP1RgBA)