Edilesse Conad Reggio Emilia-Cicchetti Isernia 2-3 (24-26, 30-32, 25-18, 26-24, 13-15)
Edilesse Conad Reggio Emilia: Luppi 10, Bakumovski 22, Bigarelli ne, Barbareschi 6, Orduna 2, Paoletti 21, Tondo 7, Casadei, Dall’Olio, Goi, Inserra 6, Ippolito 14, Peli (L). All. Conte
Cicchetti Isernia: Fiore 21, Poikela 1, Sesto 8, Torre ne, Cardona 16, De Caria (2° L) ne, Spampinato (L), Di Franco 12, Cayir 3, Simone ne, Mengozzi 21, Della Corte ne, Saitta 12. All. Fant
Arbitri: Florian e Bassan
Durata: 30’, 40’, 27’, 30’, 20’. Tot. 2h27’
Note Reggio Emilia: ace 3, service error 10, muri 17, ricezione 62%, attacco 49%.
Note Isernia: ace 6, service error 16, muri 14, ricezione 60%, attacco 53%.

Emozioni da Pala Bigi, emozioni targate Edilesse Conad.
Una serata indimenticabile, che non diventa da leggenda solo per quel maledetto muro di Saitta su Bakumovski che regala ad Isernia il successo al termine di un tie-break al cardiopalma.
Così com’è stato da cardiopalma tutto questo Edilesse Conad-Cicchetti Isernia, quart’ultima sfida del campionato di serie A2 Sustenium.
Centoquarantasette minuti, tanto è durata una delle partite più belle viste negli ultimi anni in via Guasco, una partita nella quale l’Edilesse Conad ha sfiorato il capolavoro, rimontando due set ad Isernia in un match dove in 4 set su 5 si è vinto con soli 2 punti di scarto.
Arriva comunque un punto in casa giallonera, e con le sconfitte di Atripalda e Cantù ora il vantaggio sul penultimo posto è di 2 punti, mentre Cantù finisce a -6 dai ragazzi di Conte.
A tre giornate dal termine, l’accesso ai play-out è ancora tutto da conquistare, e saranno brividi veri in queste ultime tre domeniche di regular season.

LA PARTITA

Da una parte ci sono i due ex Spampinato e Cardona e il nuovo tecnico di Isernia, Roberto Fant, dall’altra il ritorno in panchina di Alberto Bigarelli e quello “effettivo” di Giorgio Barbareschi, che sarà grande protagonista dal quarto set in avanti.
Si capisce subito che sarà una battaglia vera quella del Pala Bigi, con Isernia che scappa sul 3-8 lanciata dalle sassate di Cardona dai 9 metri e l’Edilesse Conad che torna sotto, aggancia i rivali sul 13 pari e prova a volare via con Paoletti, sino al 19-17.
L’opposto soffre però nel finale di set, capitan Fiore lo stoppa e nonostante il marchigiano salvi due set-ball, dal 22-24 al 24 pari, è Di Franco a fermare col block-in decisivo proprio Paoletti, per un amarissimo 24-26 finale.
Nel secondo set è storia diversa, Ippolito tiene avanti una Edilesse Conad che sembra potercela fare, quando vola sino al 23-20 che può valere l’1-1.
Ed invece, la battuta di Di Franco e la classe di Fiore valgono il sorpasso Isernia sul 23-24. Bakumovski si carica la squadra sulle spalle e fa pentole e coperchi, cancellando tre set-ball in un finale di set da brividi.
I gialloneri hanno pure tre palle per chiudere sul 28-27, 29-28 e 30-29, ma la chiusura è ancora di Isernia, con Sesto che ferma Paoletti: 30-32 e il Pala Bigi è gelato.
Non mollano però i ragazzi di Conte, con Inserra che entra di prepotenza nel match al posto di Luppi e Bakumovski che trascina l’Edilesse Conad subito al 4-0 in avvio di terzo set e ad un 25-18 sigillato dai muri di Luppi (tornato in campo per Tondo) e dalle frustate di Bakumovski dai 9 metri, con il tedesco che manda tutti al quarto set.
Fiore è un gigante, Bakumovski ancor di più: Eugen è una furia e i gialloneri tengono sempre la testa avanti, dall’8-6 al 18-15 sino al 24-19 che sembra portare la gara al tie-break.
Ed invece, il coraggio di Fiore ribalta tutto, con il capitano di Isernia che fa sfracelli al servizio e firma una clamorosa rimonta sino al 24 pari.
Giorgio Barbareschi, già inserito da coach Conte per Ippolito, mette giù una meravigliosa palla per il 25-24 Edilesse Conad, che diventa 26-24 dopo che il martello genovese regala col suo servizio la rigiocata che Bakumovski schianta sul mondoflex di via Guasco.
E si va al tie-break…
Paoletti, Barbareschi, una magia di Orduna… l’Edilesse Conad rimane avanti di 1 lunghezza al cambio campo (8-7), ma Isernia c’è eccome e, nonostante l’infortunio di Mengozzi che costringe Fant ad inserire Poikela, aggancia i gialloneri sul 10 pari.
Barbareschi timbra l’11-10 con un altro capolavoro, Poikela il sorpasso con il pallonetto del 12-13. Ancora lui, Giorgio Barbareschi e il suo ritorno da guerriero, per la palla del 13 pari, ma un errore al servizio del martello genovese e il muro finale di Saitta su Bakumovski scrivono la parola fine su una partita da annali.
E sono applausi dalle tribune. Per tutti.