Nei giorni scorsi il presidente del Città di Castello Pallavolo, Arveno Joan, ha ufficializzato l’ingresso in società di cinque nuovi dirigenti, cinque nuove persone che hanno deciso di dedicare il proprio tempo per la pallavolo tifernate. Si tratta di Matteo Testi, Stefania Tosti, Valentina Blonda, Giampaolo Innocenti e Giorgio Giannini. I cinque collaboreranno con altri dirigenti già presenti in società in alcuni ambiti come la contabilità, il marketing pubblicitario, la biglietteria. Curiosa senz’altro è la storia di Giampaolo Innocenti, 44 anni, arbitro benemerito di calcio e presidente per ben 11 anni (dal 2001 al 2012) della sezione dell’Associazione Italiana Arbitri di Città di Castello. Oltre a coadiuvare Nadio Tosti per la biglietteria e gli abbonamenti, ovviamente Giampaolo rivestirà il ruolo di addetto all’arbitro assieme ad Antonello Cardellini e Vinicio Ciani. Dal calcio al volley quindi.”Mi considero un appassionato di sport a 360 gradi –afferma orgoglioso Giampaolo Innocenti (nella foto) – perché in gioventù ho praticato nuoto agonistico e basket ma il calcio ha sempre avuto un ruolo preponderante tanto da spingermi poi a diventare arbitro; a Città di Castello la pallavolo è praticamente un’istituzione e negli anni ’80 ho cominciato a seguire settimanalmente dagli spalti la squadra biancorossa che negli anni successivi sarebbe arrivata fino alla serie A1. E questo sport mi ha sempre più appassionato anche per l’approccio, decisamente diverso rispetto al calcio, con la figura ed il ruolo dell’arbitro. Nel mio ruolo di formatore dei ragazzi più giovani ho avuto anche la possibilità di organizzare riunioni tecniche con personaggi importanti del mondo dello sport; ed una di quelle che ricordo con maggior piacere è stata quella di Simone Santi, arbitro internazionale di pallavolo che ha rappresentato l’Italia anche alle Olimpiadi di Londra, sulla “gestione psicologica dell’errore arbitrale”.
Dopo 12 anni ho chiuso l’esperienza come presidente, anche se rimango orgogliosamente associato dell’AIA, e siccome ho sempre ammirato la Pallavolo Città di Castello ed i suoi dirigenti per quello che sono riusciti a fare negli anni con dedizione e sacrificio, ho dato la disponibilità per contribuire nel mio piccolo alla riuscita di questo meraviglioso progetto sportivo che porta da decenni il nome della nostra città in giro per l’Italia.
Sono poi curioso, non lo nego, di avere la possibilità di vivere l’evento sportivo dall’altra metà del cielo cioè dalla parte di una società sportiva e non da quella dell’arbitro. Sono convinto che se tutti, in tutti gli sport, avessero modo di poter vedere come viene preparata la gara dai giocatori, dai tecnici, dai dirigenti ma anche dagli arbitri, ci sarebbe maggior rispetto dei ruoli e maggior comprensione anche degli errori. Il confronto porta sempre e solo benefici da questo punto di vista.”
CITTA’ DI CASTELLO PALLAVOLO Soc. Coop. S.D. a R.L.
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Stefano Signorelli
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