Qualche giorno fa presso la Locanda Mingone di Arpino in località Carnello, la società Argos Volley ha salutato tutti gli atleti della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, lo staff tecnico, dirigenziale, medico e societario che ha preso parte al Campionato Italiano di Pallavolo Maschile Serie A2 Sustenium 2011/2012 conclusosi a gara 4 dei quarti di finale di Play Off promozione il 30 aprile a Segrate.
La “cena di fine anno”, che inevitabilmente segna il termine del progetto sportivo stagionale, ha sempre una duplice valenza per tutti i partecipanti, da una parte è l’occasione giusta per salutare e ringraziare il gruppo di lavoro che insieme ha sofferto, gioito e lottato tra alti e bassi, e dall’altra è il momento in cui automaticamente si tira la linea, si tracciano i bilanci complessivi e personali.
Il bilancio complessivo della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è ottimo, questa stagione è stata la migliore mai diputata nella categoria dalla compagine di patron Giannetti. Piccoli record sono stati messi a segno dalla squadra e dai singoli e altri per poco sono sfumati, ma questa è la dura legge dello sport.
Entrambi i bilanci li ha analizzati per noi il Direttore Generale Alberico Vitullo che, partendo dai dati reali alla mano si lascia andare anche a ricordi, sentimentalismi e grandi verità.
Alla fine dei conti il numero più importante della stagione è il 55, quello che ha fatto attestare la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora al quinto posto della classifica finale della regoular season. Scappaticcio e compagni nelle trenta gare di cartello hanno totalizzato diciotto vittorie di cui nove nette per 3-0, sette per 3-1 e due al tie break, racimolando poi altri punticini nei tre quinti set persi. Cinquantacinque lunghezze la Globo non le aveva mai raggiunte, neanche nella sua prima stagione regolare chiusa come questa al quinto posto. Nel campionato 2009/2010 infatti la quota tetto fu 49, mentre lo scorso anno si piazzò sul nono gradino della classifica con 45 punti. Quindi Sora quest’anno ha vinto molto di più e soprattutto nelle gare che contano come quelle di fine stagione regolare. Nelle ultime sei partite la Globo ha steccato solo l’incontro al Pala Joan di Città di Castello con la Gherardi Svi per cui in due mesi, Scappaticcio e compagni hanno perso solamente una gara andando nettamente a segno con Genova, Che Banca! Milano, Club Italia, Atripalda e soprattutto con Segrate. Proprio lo scontro diretto con la Crazy Diamond, all’epoca quinta della classe a parimerito con Città di Castello, ha aperto la strada ai volsci verso il grande sorpasso che al foto finish gli ha permesso di rientrare tra le quattro squadre meglio qualificate ai quarti di finale Play Off promozione e di partire nell’extra season dal vantaggio di +1 in fatto di gare vinte.
“Posso affermare con certezza che è stata una stagione positiva in considerazione del fatto che il livello tecnico del campionato si è alzato parecchio e quindi sono soddisfatto di come la squadra ha affrontato roster importanti e soprattutto dei risultati raggiunti, i 55 punti e il quinto posto, grazie anche a tutto lo staff che lavora al seguito del team. I punti più belli che abbiamo guadagnato sono stati quelli con Perugia, uno spledido 3-1 casalingo che ancora è negli occhi di tutti e che vorrei definire emblema della stagione. Mentre i punti più brutti lasciati sui campi sono stati quelli persi a Cantù. La sconfitta peggiore, inaspettata e che forse ha delineato l’andamento del campionato anche perchè con questo risultato negativo siamo poi andati a giocare quella infausta gara di Coppa Italia a Castellana Grotte. Chi mi conosce sa che sono sulle spine a ogni partita, che le vivo tutte con apprensione e l’adrenalina mi va in circolo dal venerdì, ma la sofferenza maggiore che ho provato quest’anno è stata alla terza gara dei play off al PalaGlobo contro Segrate quando abbiamo ceduto agli avversari il quinto set. Ora posso dire che quella partita ha chiuso ufficialmente la nostra stagione”.
Sora ha vinto molto grazie alle splendide individualità, prima fra tutte quella dell’opposto olandese Kay Van Dijk il quale dopo 31 partite tra campionato e play off ha totalizzato ben 706 punti di cui 33 ace e 49 muri, cento in più rispetto al fuori mano tanto amato e che tante soddisfazioni ha dato agli addetti ai lavori e al pubblico locale e non, Anderson Giacomini Menez. Andi con i suoi 609 punti totali realizzati ha anche vinto nell’annata 2009/2010, il “Premio Andrej Kuznetsov” assegnato dalla Lega Pallavolo Serie A al miglior realizzatore in assoluto che quest’anno sicuramente andrà a Uchikov che a oggi ha totalizzato 821 punti ma ancora deve giocare con la sua Molfetta la finale scudetto.
“Kay è stato un bel colpo di mercato ma di certo non l’ho scoperto io. Era già stato in Italia due anni fa a Loreto, ma non aveva avuto la sua possibilità in quanto un incidente stradale l’ha bloccato per più di tre mesi. È un giocatore importante e la sua stagione è stata considerevole, e in più è una gran persona, un grande uomo, un professionista che ha giocato bene le ultime gare nonostante il suo pensiero fosse rivolto alla madre malata. E anche questo mi conferma che non abbiamo sbagliato a puntare su Kay”.
Un altro bell’acquisto è stato il centrale Filippo Pagni che ha chiuso la stagione collezionando 264 punti di cui 9 ace e 78 muri.
“Pippo è un giocatore e un uomo di grandissimo spessore caratteriale che ha saputo riscattare al meglio la sua passata stagione travagliata. È un atleta importante e noi ne abbiamo potuto ammirare tutta la sua esperienza”.
Ci sono anche le 43 battute vincenti messe a segno dal cecchino di Sofia Valentin Bratoev arrivato a Sora a fine novembre grazie al mercato inverneale iniziando il suo campionato dalla decima giornata d’andata e che ha salutato i suoi compagni subito dopo gara 3 dei quarti di play off per raggiungere la sua nazionale.
“Valentin per me è un discorso a parte. Tecnicamente ha delle doti e capacità che ho visto in pochi, ma paga l’immaturità sportiva che non gli permette di essere continuo e di dare l’apporto giusto alla squadra”.
E che dire di “El Pocho” Enrico Libraro?
“È il solito grande combattente che ha disputato un’eccezionale stagione. Da lui ci si aspetta sempre di più e quindi le sue prove sono sempre piene di valori tecnici e caratteriali importanti”.
Poi c’è l’ottima regia del capitano Super Mario Scappaticcio che non ha perso mai occasione di fare le sue magie in campo e di dimostrare il grande atleta che è utilizzando la sua forza e soprattutto la sua intelligenza.
“Mario è sempre estroso. Nella prima parte del campionato ha un po patito la non continuità della ricezione ma poi è arrivato Valentin che l’ha fatta quadrare un pochettino. Purtroppo c’è stato anche il momento dell’infortunio nel giorno della gara interna con Molfetta, ma la sua stagione è stata come al solito positiva”.
“Altra storia per il libero Michele Gatto. Quando è andato via il fratello, Alberto, abbiamo visto un altro giocatore forse perchè voleva dimostrare a tutti di non essere una sorta di gemello siamese ma bensì molto autonomo rispetto al fratello”.
“Il centrale Daniele Moretti invece all’inizio ha faticato un pochino per via dell’infortunio alla spalla dal quale veniva, però si è ripreso bene durante il campionato facendoci vedere le sue indiscusse qualità tecniche”.
“Lorenzo Scuderi è stata una piacevolissima sorpresa. Quando è stato chiamato in causa sia nel ruolo di libero, che di terzo martello o addirittura titolare, ha fatto vedere doti tecniche importanti. Chi non ricorda il muro a uno su Van Den Dries nell’ultima gara in casa contro Segrate? La sua è stata una stagione positivissima”.
“Lo schiacciatore Lorenzo Gemmi prima dell’infortunio si era dimostrato un giocatore esemplare ma dopo il brutto accadimento a Isernia, ha avuto un’involuzione penalizzato proprio dall’infortunio stesso e dalla voglia di accelerare i tempi di recupero”.
“Pierlorenzo Buzzelli è stato una soddisfacente sorpresa. Ricordate la partita a Loreto quando è entrato sull’infortunato Kay e ha giocato benissimo aiutando i suoi compagni a vincere 3-0? Buz ha dimostrato molto coraggio e carattere anche scegliendo di fare il secondo a Kay e ogni volta che è stato chiamato in causa è stato sempre prontissimo”.
“Per il centrale Marco Pagni invece ho un pensiero particolare. Mi dispiace che non sia riuscito a dimostrare il suo valore perchè io so che Marco non è quello che abbiamo visto. Purtroppo ha avuto prima il problema al ginocchio e poi alla schiena, ma a fine campionato era tornato in forma e forse avrebbe meritato un po di spazio in più”.
“Anche per Lazzaro Gaetano una stagione positiva e con dei progressi personali. E come per Buzzelli e gli altri compagni di sestetto, hanno dato un grande supporto ai titolari affinchè si potessero allenare al meglio per affrontare poi le gare”.
Quest’anno per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è stata anche la stagione di alcune “prime volte” come la rescissione consensuale del contratto con Dedè e l’esonero di coach Alberto Gatto.
“Purtroppo a Sora non abbiamo visto il vero Dedè. Forse ha pagato il prezzo di non essersi ben integrato, da buon brasialino avrà accusato la “saudagi”, però si è dimostrato un professionista serio soprattutto nel momento in cui si è trattato di fare un passo indietro. Per quanto riguarda Alberto, con lui ho condiviso tantissimi momenti sia belli che brutti e sicuramente il suo esonero è stato uno dei peggiori. Il quinto posto della Globo è frutto anche e soprattutto del lavoro di Alberto e delle scelte che abbiamo fatto insieme e quindi lo ringrazio. Il primo a pagare le conseguenze di una stagione che zoppica è sempre l’allenatore che chiaramente paga colpe che non sono completamente sue”.
Arrivati dunque alla fine della stagione, com’è il bilancio complessivo?
“Senza dubbio è stata una stagione positiva per tutte le argomentazioni date fin’ora, messa a segno dalla squadra più forte che Sora abbia costruito nei tre anni di serie A2. Ma è chiaro che bisogna sempre confrontarsi con il resto dei team della serie e gli avversari con i quali ci siamo misurati erano tutti di un livello tecnico importante e quindi, a chiusura del cerchio, anche questa affermazione spiega perchè la stagione 2011/2012 della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è stata positiva”.
Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora